Francesco Correggia. Opere su carta (1975-2015)
Dal 06 Maggio 2015 al 26 Giugno 2015
Milano
Luogo: Accademia di Belle Arti di Brera
Indirizzo: via Brera 28
Orari: Lunedì-Martedì-Venerdì 9-15; Mercoledì-Giovedì 9-17
Telefono per informazioni: +39 02 86461929
E-Mail info: comunicazione@accademiadibrera.milano.it
Sito ufficiale: http://www.accademiadibrera.milano.it
’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla ricerca artistica di Francesco Correggia (Catanzaro, 1950) con un’esposizione di opere su carta scelte nell’arco della sua attività, dalla metà degli anni Settanta a oggi. Impegnato a riflettere intorno alla natura dell’atto creativo, Correggia si muove tra arte e filosofia privilegiando la relazione tra pittura e scrittura, immagine e parola, strumenti di reciproco attraversamento e sconfinamento dai paradigmi stabiliti.
Nei pittogrammi degli anni Settanta si avvertono gesti primari, segni sinuosi di memoria informale, calligrammi ed esercizi di scrittura che recuperano archetipi e primordi, valori primari legati al flusso simultaneo di connessioni verbo-visuali. Si tratta di percorsi creativi che proseguono negli anni Ottanta alternando il valore strutturale della scrittura all’espansione lirica del colore, sovrapponendo il significato testuale della parola alla dimensione evocativa dell’evento pittorico. Nelle ricerche dei decenni successivi, Correggia approfondisce la valenza visiva della scrittura con precisi riferimenti alla poesia, composizioni affidate al puro ritmo calligrafico oppure alla scoperta di nuove relazioni tra parola e colore, segno fluido e corpo cromatico, impulso scritturale e costruzione analitica del visibile. In questa fase di ricerca l’artista usa simboli, metafore e citazioni desunte dal vasto repertorio d'interessi maturati come poeta visivo, pittore, performer, saggista e teorico, in tal senso nasce una tensione interdisciplinare che verte sulla funzione ancora possibile dell’opera come mezzo di una nuova etica della comunicazione.
Nell’ultimo decennio Correggia si dedica a un ciclo di “ex-libris” recuperando il valore oggettuale del libro come supporto che accoglie interventi di varia natura verbale e cromatica. L’identità dell’oggetto è amplificata con diversi materiali, garze, lacerti di carta, lembi di materie prelevate dalla realtà quotidiana e inserite come contaminazioni percettive e conoscitive. Copertine di vecchi libri entrano simbolicamente in scena attraverso sensibili modificazioni con cui l’artista ridefinisce il testo originale con inediti caratteri fisico-tattili. Ogni libro-oggetto racchiude un viaggio sospeso tra senso e non senso (Maurice Merleau- Ponty), movimento di costante interrogazione del mondo nel suo divenire originario, infinita rotta di avvicinamento alla sensibilità poetica dell’immagine totale. Dal 1984 al 2013 Francesco Correggia è stato titolare di una cattedra di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove è stato anche docente di Teorie e Pratiche del Contemporaneo e coordinatore del Centro di Ricerca Crab.
Nei pittogrammi degli anni Settanta si avvertono gesti primari, segni sinuosi di memoria informale, calligrammi ed esercizi di scrittura che recuperano archetipi e primordi, valori primari legati al flusso simultaneo di connessioni verbo-visuali. Si tratta di percorsi creativi che proseguono negli anni Ottanta alternando il valore strutturale della scrittura all’espansione lirica del colore, sovrapponendo il significato testuale della parola alla dimensione evocativa dell’evento pittorico. Nelle ricerche dei decenni successivi, Correggia approfondisce la valenza visiva della scrittura con precisi riferimenti alla poesia, composizioni affidate al puro ritmo calligrafico oppure alla scoperta di nuove relazioni tra parola e colore, segno fluido e corpo cromatico, impulso scritturale e costruzione analitica del visibile. In questa fase di ricerca l’artista usa simboli, metafore e citazioni desunte dal vasto repertorio d'interessi maturati come poeta visivo, pittore, performer, saggista e teorico, in tal senso nasce una tensione interdisciplinare che verte sulla funzione ancora possibile dell’opera come mezzo di una nuova etica della comunicazione.
Nell’ultimo decennio Correggia si dedica a un ciclo di “ex-libris” recuperando il valore oggettuale del libro come supporto che accoglie interventi di varia natura verbale e cromatica. L’identità dell’oggetto è amplificata con diversi materiali, garze, lacerti di carta, lembi di materie prelevate dalla realtà quotidiana e inserite come contaminazioni percettive e conoscitive. Copertine di vecchi libri entrano simbolicamente in scena attraverso sensibili modificazioni con cui l’artista ridefinisce il testo originale con inediti caratteri fisico-tattili. Ogni libro-oggetto racchiude un viaggio sospeso tra senso e non senso (Maurice Merleau- Ponty), movimento di costante interrogazione del mondo nel suo divenire originario, infinita rotta di avvicinamento alla sensibilità poetica dell’immagine totale. Dal 1984 al 2013 Francesco Correggia è stato titolare di una cattedra di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove è stato anche docente di Teorie e Pratiche del Contemporaneo e coordinatore del Centro di Ricerca Crab.
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