Galleria Fumagalli resta connessa | Keith Sonnier

© Keith Sonnier Studio / Ph. Caterina Verde | Keith Sonnier, 2013

 

Dal 08 Maggio 2020 al 31 Maggio 2020

Milano

Luogo: Vimeo

Indirizzo: streaming



Da febbraio 2018 la Galleria Fumagalli ha il piacere di rappresentare in Italia l'artista americano Keith Sonnier, tra i primi e più significativi rappresentanti di una generazione che ha aperto la strada a un approccio radicale all'arte.

  Desideriamo rendergli omaggio con un approfondimento sul suo lavoro con brani da testi selezionati e immagini d'archivio gentilmente condivisi dallo Studio Sonnier e provenienti dall'archivio della galleria.

  Al termine di questo focus è incluso il link per accedere all'estratto dal video Positive-Negative, girato nel 1970 presso il Medical Studio dell'Università della California a San Diego.
Keith Sonnier è nato a Mamou in Louisiana nel 1941, vive e lavora tra New York e Bridgehampton (New York). Dopo la laurea alla University of Southwestern Louisiana nel 1963 e un Master of Fine Arts alla Rutgers University nel 1966, comincia a sperimentare materiali industriali ed effimeri che vanno dal lattice al raso, dagli objets trouvés ai trasmettitori e ai video. Nel 1968 realizza le prime sculture utilizzando la luce a incandescenza e successivamente il neon, che rapidamente diventa l’elemento caratterizzante del suo lavoro, con l’obiettivo di dare nuova forma alla luce e nuovo significato al materiale.

  L'artista lavora spesso in serie, alcune delle quali ha continuato a sviluppare lungo il corso della sua carriera. Elementi delle prime opere sperimentali sono spesso riconoscibili in successive sculture e interventi architettonici.

  L’opera di Keith Sonnier è stata esposta in importanti istituzioni in tutto il mondo. Tra le mostre personali più recenti: NOMA, New Orleans (2019), DIA/Dan Flavin Art Institute, Bridgehampton NY e Parrish Art Museum, Water Mill NY (2018), Wadsworth Atheneum, Hartford (2017), Musee d’Art Moderne et d’Art Contemporain, Nizza (2015), BMW Museum, Monaco (2012), Louisiana Art and Science Museum, Baton Rouge (2010), Rathausgalerie, Monaco e Neue Nationalgalerie, Berlino (2002). Sonnier ha partecipato a più di 360 mostre collettive, tra le quali si ricordano le partecipazioni alla Biennale di Venezia (1982, 1976, 1972) e a Documenta di Kassel (1972).

  Nel 1969 l'artista ha preso parte all'iconica mostra Live in Your Head: When Attitudes Become Form alla Kunsthalle di Berna, a cura di Harald Szeemann che ha riunito 69 artisti europei e americani, come Carl Andre, Joseph Beuys, Marinus Boezem, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Richard Long, Mario Merz, Bruce Nauman, Dennis Oppenheim, Gilberto Zorio, e molti altri pionieri dell'arte contemporanea: una mostra storica, chiave, ricordata per l'approccio radicale del curatore alla pratica espositiva concepita come mezzo linguistico, che ha sancito l'inizio di molte nuove prospettive e di nuove ricerche in campo artistico, segnando la produzione artistica fino ai giorni nostri: dalla Body Art, al Minimalismo, alla Land, all'Arte Povera, al Concettuale.
In occasione di questo approfondimento, la Galleria Fumagalli condivide un estratto del video Positive-Negative, realizzato nel 1970 presso il Medical Studio dell'Università della California a San Diego, e proiettato durante una performance dal vivo nel relativo dipartimento artistico.

  È il primo nastro registrato da Sonnier in uno studio televisivo con l'aiuto di tecnici e di elaborate apparecchiature di missaggio. Due grandi telecamere da studio inquadrano la testa del performer che ruota a 360 gradi, così da generare viste complementari che sono simultaneamente proiettate su ciascuna metà dello schermo, una in positivo e l’altra in negativo. Mentre il performer si gira, le telecamere riprendono autonomamente il viso e la parte posteriore della testa, o i suoi profili sinistro e destro, mantenendo una relazione binaria costante. La solarizzazione della telecamera dissolve l'immagine e, alla fine, le sovrapposizioni alterano la percezione figura-sfondo.
Il video, mai mostrato prima in Italia, è stato presentato nel gennaio 2019 dalla Fondazione Converso a Milano nei locali del piano terra della Torre Velasca, insieme ad altri sei corti di Sonnier.
https://vimeo.com/180949388

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