Il tempo e lo spazio di Francesco Leonetti
Il tempo e lo spazio di Francesco Leonetti, Fondazione Mudima, Milano
Dal 15 January 2019 al 31 January 2019
Milano
Luogo: Fondazione Mudima
Indirizzo: via Tadino 26
Orari: da lunedì a venerdì 11-13 / 15-19
Curatori: Marco Rustioni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 2940 9633
E-Mail info: info@mudima.net
Sito ufficiale: http://www.mudima.net
Una mostra su Francesco Leonetti, a circa un anno dalla morte nella città in cui si è pienamente affermato come scrittore e intellettuale militante, ha l’obiettivo di restituire la sua multiforme attività di poeta, romanziere, regista, attore, teorico delle arti, saggista e attivista politico attraverso spazi selezionati di fruizione, destinati a evidenziare una parte dei materiali prodotti in quasi sessant’anni di produzione culturale.
Il titolo scelto Il tempo e lo spazio di Francesco Leonetti allude al modo in cui l’autore ha profondamente vissuto le dinamiche storico-sociali del suo tempo. Leonetti ha agito all’insegna del molteplice, sia nella scelta dei generi che dei media; e per recuperare la forza della sua personalità intellettuale è necessario muoversi con cautela fra i moti centrifughi della sua opera e seguire per frammenti la natura rabdomantica e zigzagante del suo pensiero, sempre teso alla ricerca di fondamenti teorici che pos- sano restituire il lato eversivo, asistematico e decentrato della prassi estetica.
Dalla selezione proposta emergono due modalità di fruizione. Da un lato, Leonetti ha vissuto tra i libri ed è stato soprattutto scrittore. Per far conoscere una parte del suo lavoro culturale viene perciò allestita una antologia visiva di alcune sue opere narrative e poetiche, che sono state ritagliate e ricomposte in estratti fruibili, tali da poter attrarre l’attenzione e la curiosità del visitatore. Dall’altro Leonetti è vissuto discutendo e elaborando con altri idee, progetti, iniziative. Se c’è un aspetto che lo distingue da qualunque altro autore del secondo Novecento è proprio la disponibilità ideologica a condividere e a dialogizzare l’esperienza intellettuale, come dimostrano le cinque riviste da lui fondate (Officina, Che fare, Alfabeta, Campo e Tutto da capo) e la rete di relazioni intrecciate nel corso di una vita (e nella mostra si fa riferimento al rapporto privilegiato instaurato con Pasolini, Vittorini, Volponi e Arnaldo Pomodoro). Viene inoltre documentata la sua esperienza performativa, sia come attore che come regista. Proprio per questo, per tutta la durata dell’evento viene proiettato il film-documentario Processo politico (1970).
Con questa mostra, a cura di Marco Rustioni, si intende verificare quale sia la ricezione attuale del corpus leonettiano. Essa si rivolge a chi si avvicina per la prima volta all'autore e vuole sapere qualcosa di più di un rappresentante, certo significativo ma malcompreso, della cultura italiana del secondo Novecento. Per chi avesse invece un interesse di tipo scientifico, relativamente ai temi dello sperimentalismo e delle avanguardie letterarie degli anni Sessanta, sarà questa l’occasione per valutare diversamente questa epoca di rinnovamento e di trasformazione culturale, proprio perché il punto di vista di Leonetti, rispetto a quello di altri sodali di Officina o degli esponenti del Gruppo 63, non è ancora emerso in modo organico.
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