Jan Šibík. Il diavolo dentro di noi

Jan Šibík, Goma, Zaire 1994

 

Dal 03 Maggio 2016 al 10 Maggio 2016

Milano

Luogo: Galleria del Centro Ceco di Milano

Indirizzo: via G.B. Morgagni 20

Orari: Lun-Giov. 13-18; Ven. 10-16

Enti promotori:

  • Ambasciata della Repubblica Ceca presso la Santa Sede
  • Sovrano Ordine di Malta
  • Delegazione di EU in Italia

Telefono per informazioni: +39 02 29411242

E-Mail info: ccmilan@czech.cz

Sito ufficiale: http://milano.czechcentres.cz/



Si svolgerà nella galleria del Centro Ceco di Milano la mostra retrospettiva del fotoreporter ceco Jan Šibík, il quale riprende nelle sue fotografie vari centri di conflitto e catastrofi umanitarie nel mondo. La mostra raccoglie gli scatti realizzati negli ultimi 25 anni dal fotografo della Repubblica Ceca in alcuni dei più drammatici scenari del pianeta. Un invito alla riflessione in vista del World Humanitarian Summit, Istanbul 23-24 maggio 2016. Šibík, è stato premiato varie volte nella competizione World Press Photo e  Czech Press Photo.                                                                                                                                               La mostra si svolge in collaborazione con l'Ambasciata della Repubblica Ceca presso la Santa Sede, Sovrano Ordine di Malta e la Delegazione di EU in Italia.                                                                                                                           Inaugurazione si terrà mercoledì 4 maggio dalle 18.30.
 
Inaugurazione della mostra si terrà mercoledì 4 maggio 2016 dalle 18:30 presso la Galleria del Centro Ceco. Interverranno la direttrice di Centro Ceco di Milano Radka Neumannova, Eugenio Ajroldi di Robbiate, Direttore dell'Ufficio Comunicazioni, Il Sovrano Ordine di Malta, Fabrizio Spada direttore dell'ufficio di rappresentanza della Commissione europea a Milano e S.E. Pavel Vošalík, Ambasciatore della Repubblica Ceca presso la Santa Sede. Dopo Milano alla fine di maggio la collezione delle fotografie viene presentata a Istanbul, dove accompagnerà il Summit umanitario delle Nazioni Unite.
 
Mostra retrospettiva del fotoreporter ceco Jan Šibík, il quale documenta regolarmente i centri di conflitto e catastrofi umanitarie nel mondo. Le fotografie presentano il suo lavoro degli ultimi venticinque anni, dall´inizio degli anni novanta: la carestia in Sudan, Etiopia e Somalia, i conflitti di guerra in Angola, Kosovo e Palestina, massacri in Sierra Leone. La mostra contiene anche le fotografie dello tsunami, della guerra in Iraq, Afghanistan e Liberia, la crisi di Ucraina, l´esodo degli immigrati in Europa degli ultimi anni e mesi. Šibík si è dedicato a questi temi dall´inizio della sua carriera di fotoreporter. Le sue fotografie ricordano l´importanza dell’aiuto umanitario ai paesi ed alle persone che fuggono da guerra e terrore. Ci presenta anche la ricorrenza di certi avvenimenti e la lunga ricostruzione della vita normale nei paesi colpiti dai conflitti di guerra o da catastrofi.
 
Nell’anno 2004 Jan Šibík è stato premiato varie volte durante la competizione World Press Photo e  Czech Press Photo, dove gli sono stati assegnati quarantacinque premi, di cui due volte il primo premio. Per tre volte gli è stato conferito il Premio Fuji Press Photo. Ha vinto due volte il premio principale alla competizione internazionale di calendari fotografici Golden Prisma Award. Jan Šibík è stato insignito del Premio 1° giugno, assegnato dalla città di Pilsen, che viene dato alle persone che diffondono le idee di democrazia e di difesa dei diritti umani. Nel 2000 ha organizzato l'azione umanitaria ,,Date una mano ai bambini della Sierra Leone” durante la quale è riuscito raccogliere 1.1 milioni di corone ceche per i bambini disabili della Sierra Leone. Quattro anni dopo, nel 2005 Šibík ha organizzato l'azione umanitaria  ,,Ho ancora voglia di vivere”, per aiutare le persone affette da AIDS ad Odessa in Ucraina, dove ha raccolto sempre 1 milione di corone. Il Fotografo ha pubblicato fino ad ora tre pubblicazioni: Tutte le lacrime del mondo (1997), Il Diavolo dentro di noi (2001) e il libro Storie, che presenta i lavori dal 2001 al 2005.

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