Japan Pop. EdoPop e nipposuggestioni

Tomoko Nagao, Hokusai-The Great Wave of Kanagawa with mc, cupnoodle, kewpie, kikkoman and kitty, 2012. Digital Art, 50 x 70 cm - 70 x 100 cm

 

Dal 10 Marzo 2016 al 31 Marzo 2016

Milano

Luogo: Deodato Arte

Indirizzo: via Pisacane 36

Orari: da lunedì a sabato 10-19

Curatori: Christian Gangitano

Telefono per informazioni: +39 02 80886294

E-Mail info: galleria@deodato-arte.it

Sito ufficiale: http://www.deodato.com



Dopo il successo di pubblico e di critica riscontrato alla serata "Japan Pop Art Preview", gli artisti Tomoko Nagao, Hiroyuki Takahashi, Hikari Shimoda e Hitomi Maehashi tornano protagonisti alla Deodato Arte con la mostra "Japan Pop – EdoPop e nipposuggestioni", in programma dal 10 al 31 marzo presso la sede di via Pisacane 36 della galleria milanese.

Quattro artisti, quattro stili e linguaggi estetici differenti e un unico comune denominatore: la cultura giapponese. Il mondo delle anime e dei manga vive nelle opere di Tomoko Nagao, Hiroyuki Takahashi, Hikari Shimoda e Hitomi Maehashi. Quattro punte di diamante che incarnano il manifesto delle ultime tendenze artistiche del Sol Levante e della generazione successiva ai grandi maestri del Superflat style Takashi Murakami e Nara Yoshitomo.

Il Giappone è oggi un trendsetter mondiale, una potenza artistica paragonabile agli Stati Uniti del secolo scorso: una fucina di talenti e un laboratorio inarrestabile di idee al quale è impossibile non volgere il proprio interesse. Ne è una conferma il vasto consenso ottenuto in occasione della preview della mostra organizzata presso la galleria Deodato Arte lo scorso 28 gennaio (e replicata il 1° febbraio per via delle numerossisime richieste di partecipazione pervenute). Il progetto curatoriale della Deodato Arte, realizzato in collaborazione con il curatore indipendente Christian Gangitano ha mosso l'intera Milano e non solo, attirando moltissimi giovani. Segno questo della vivacità del mercato e del risveglio di una nuova generazione di collezionisti, attenta alle ultime tendenze.

La mostra muove i passi dalla più iconica opera dell'arte giapponese, "La grande onda di Kanagawa" di Hokusai, reinterpretata qui dall'artista Tomoko Nagao. La sua versione contemporanea, intitolata “The Great Wave of Kanagawa with mc, cupnoodle, kewpie, kikkoman and kitty” è una sottile e ironica critica alla società, addolcita dall'estetica giapkawaiiponese "kawaii" che rende ogni elemento carino e amorevole. 
  Tomoko Nagao è nata nel 1976 a Nagoya in Giappone ma attualmente vive e opera a Milano ed è riconosciuta come la più importante esponente della MicroPop Art e del SuperFlat in Italia. Nei suoi lavori rivivono capolavori dell’arte classica: iconiche opere di Caravaggio, Botticelli, Velazquez, Tiziano rivisitate in chiave pop e rilette secondo l’estetica “kawaii”. Esse si dividono in dipinti ad olio, vectorial art e stencil. Tra le sue opere vettoriali spicca “The Birth of Venus with baci”, recentemente esposta alla Gemalde Galerie di Berlino nella mostra “The Botticelli Renaissance” e prossimamente in mostra al Victoria & Albert Museum di Londra.

Dall'estetica "kawaii" di Tomoko Nagao si passa al linguaggio "mood shōjo" delle opere di Hiroyuki Takahashi. Particolarmente affermato a Tokyo, dove è considerato una vera star, Takahashi realizza opere digitali che incarnano i principi della tradizione Shōjo, ovvero una cultura neo-femminista e dai tratti trasgressivi. Lanciando forti messaggi di emancipazione, l'artista ritrae ragazze di ispirazione Manga e spesso affette da profonde crisi d'identità, inserendole in contesti urbani. Takahashi è inoltre molto popolare anche nel mondo della moda e del design. Con le sue grafiche, vengono infatti realizzati capi d'abbigliamento e gadget di vario genere molto apprezzati in Giappone.

Hikari Shimoda sarà la terza punta di diamante della galleria Deodato Arte. Anche Shimoda si ispira al mondo dei Manga e delle Anime, ricollegandosi allo stile chiamato “irasuto", termine col quale in Giappone si indica l’illustrazione. Nelle sue opere già esposte in Giappone, in Canada, negli Stati Uniti e in Italia, realizzate con una straordinaria abilità tecnica, la realtà incontra il mondo fantastico e elementi di tenerezza e di orrore convivono dando vita ad un linguaggio artistico innovativo e contemporaneo, denso di significati simbolici. I protagonisti delle tele di Shimoda sono spesso bambini in veste di supereroi o magiche ragazze, i cui occhi diventano specchio delle problematiche sociali contemporanee. La loro innocenza e semplicità è per Shimoda occasione per sottolineare l’importanza della crescita e della formazione delle nuove generazioni. Con l’auto degli adulti, i bambini dovrebbero imparare a guardare questo mondo caotico, conoscerne la storia e auspicare un futuro migliore. “Children of this planet 24” e “Children of this planet 30” saranno tra le opere di Shimoda presenti in mostra.

Si conclude con Hitomi Maehashi. Nata nel 1989 ad Aichi in Giappone, ha frequentato la stessa scuola d'arte del maestro Nara Yoshitomo e della pop artist Tomoko Nagao e oggi è riconosciuta come un'esponente della pittura digitale su fotografia. Si tratta di un'innovativa tecnica artistica che va oltre l'utilizzo di Photoshop, il foto-ritocco e la pittura grafica digitale: uno stile meticoloso e all'avanguardia, particolarmente rappresentativo delle nuove tendenze artistiche giapponesi. Dopo aver scattato fotografie a persone comuni o a se stessa, Hitomi Maehashi modifica le immagini al computer combinando la realtà a tratti caratteristici della cultura Manga e delle Anime, ispirandosi alla pratica del cosplay e alle maschere giapponesi chiamate Kigurumi.

La galleria Deodato Arte, colorata dei colori Pop dell'estetica Manga, presenterà Tomoko Nagao, Hiroyuki Takahashi, Hikari Shimoda e Hitomi Maehashi alle prossime fiere d'arte contemporanea. Dopo Arte Genova (12-15 febbraio), la Pop Art giapponese sarà infatti proposta all'Affordable Art Fair di Milano (17-20 marzo) e Asia Contemporary Art Show di Hong Kong (24-27 marzo).
La mostra “Japan Pop – EdoPop e nipposuggestioni” resterà visitabile nella sede di via Pisacane 36 fino al 31 marzo. 

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