Javier Marín. Corpus

Javier Marin, Cabeza de Mujer, dettaglio, 137x99x54 cm., Terracotta di Zacatecas e Oaxaca con ingobbio, 1997

 

Dal 20 Giugno 2018 al 09 Settembre 2018

Milano

Luogo: MUDEC - Museo delle Culture

Indirizzo: via Tortona 56

Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30. La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso). Apertura straordinaria il giorno di Ferragosto, 15 agosto 9.30-19.3'

Curatori: Christian Barragàn

Enti promotori:

  • Fondazione Javier Marìn
  • MUDEC – Museo delle Culture di Milano
  • 24Ore Cultura
  • Ambasciata del Messico in Italia

Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8 / € 6 (Dipendenti Deloitte, dipendenti Gruppo Sole 24 Ore), 3-13 anni € 3, gratuito minori di 3 anni, guide turistiche di Milano munite di tesserino di abilitazione, tesserati ICOM, giornalisti con tesserino ODG previo accredito (non si accredita nel week-end e nei festivi), 1 accompagnatore per persone con disabilità che presentino necessità e regolare documentazione, possessori di mudec Membership Card (eventualmente accompagnatore al seguito 8,00 €)

Telefono per informazioni: +39 02 54917

Sito ufficiale: http://www.mudec.it/ita/



Il MUDEC - Museo delle Culture della città di Milano ospita lo scultore messicano Javier Marín con CORPUS, una retrospettiva che aprirà il 20 giugno e si concluderà il 9 settembre 2018. In occasione della giornata inaugurale, saranno presenti l’artista, Javier Marín, il curatore, Christian Barragàn e Simona Serini, responsabile del MUDEC per 24Ore Cultura, oltre al team che ha reso possibile questa esperienza. In occasione di CORPUS, è stato pubblicato un importante catalogo che vede il contributo con testi del curatore Christian Barragàn, di Achille Bonito Oliva e del critico Alessandro Romanini.

Javier Marín torna a Milano dopo dieci anni dal progetto che aveva letteralmente invaso il centro città, da Palazzo Reale a Piazza della Scala, con le sue Cabezas, grandi sculture colorate con le fattezze di teste femminili. Le 36 opere d’arte che compongono CORPUS sono state realizzate con tecniche e materiali diversi e in un arco temporale ampio all’interno del percorso di Javier Marín, a sottolineare tutti i passaggi salienti della sua carriera: le sculture incroceranno le loro strade nelle sale del MUDEC, perché una ventina di lavori arriveranno dal Messico, tra cui Reflejos e Nudos, da Pietrasanta ne approdano altri 15, anch’essi già esistenti, mentre arriverà dalla Val Gardena la monumentale scultura in legno Cabeza Chico Grande, concepita e realizzata appositamente per questa occasione insieme ad artigiani specializzati della zona. Tutte le opere sono caratterizzate da un forte impatto visivo grazie alla loro dimensione e alla loro imponenza: il famoso tappeto di corpi, l’opera En Blanco, torna in Italia per essere esposta dopo la presentazione alla Biennale di Venezia del 2003, mentre il cavalloReflejo VII , scultura in bronzo realizzata in Messico nel 2016 e della sorprendente altezza di oltre 7 metri, sarà collocato di fronte all’ingresso del museo a dare un benvenuto ai visitatori dal carattere forte e travolgente tipico delle grandi opere di Marìn.
CORPUS, curata dal critico messicano Christian Barragàn, aprirà in continuità con un approfondimento del museo sul Messico, offerto sia in occasione della mostra Frida Kahlo. Oltre il mito che dal percorso espositivo legato alle collezioni permanenti del MUDEC Il sogno degli antenati. L’archeologia del Messico nell’immaginario di Frida Kahlo: il lavoro di Marin è un ulteriore elemento per una visione di insieme sulla produzione artistica messicana, che mette le sue radici nel passato e si proietta in un presente in cui questo stesso artista è uno dei dettagli di un disegno contemporaneo.

La mostra CORPUS è stata realizzata grazie alla Fondazione Javier Marìn con la presenza dell’Ambasciata del Messico in Italia.
JAVIER MARÍN (1962 Uruapan, Messico) in oltre trent’anni di carriera ha esposto in un centinaio di personali e un importante numero di collettive in tutto il mondo. La sua ricerca pone al centro l’essere umano, sfruttando il processo di costruzione/de-costruzione delle forme tridimensionali, soprattutto perché egli utilizza principalmente la scultura come metodo di lavoro. Tra le sedi delle sue mostre più importanti personali, citiamo la Pinacoteca Comunale Casa Rusca a Locarno (2016, Svizzera), il MACRO Testaccio (2013, Roma), il Museé Royaux des Beaux-Arts de Belgique (2010, Bruxelles), Palazzo Reale (2008, Milano), il Bass Museum of Art (2006, Miami Beach), il Museo Colonial e il Museo Santa Clara (2006, Bogotà) oltre alla retrospettiva Corpus Terra presso Antiguo Colegio de San Ildefonso e Palacio de Iturbide (2015, Città del Messico). Le opere di Javier Marin sono presenti in importanti collezioni internazionali, tra cui Museo Moderno e Secretaría de Hacienda y Crédito Pùblico di Città del Messico; negli Stati Uniti al Santa Barbara Museum of Art, al Museum of Fine Arts di Boston, al Boca Raton Museum of Art in Florida e nella Collezione Purnell a New York; nella Collezione Ersel di Torino; nella Collezione del Principe di Monaco. Javier Marin è stato invitato a esporre in progetti pubblici a L’Aja (2010), Pietrasanta (2008), Madrid (2007) per citarne alcuni, ed è stato invitato a esporre in rassegne internazionali come Exhibition for the World Art Treasures, l’inaugurazione del China Art Museum di Shanghai (2012), in occasione della Biennale di Venezia (2001 e 2003), la Terza Biennale di Pechino, dove ha vinto il primo premio (2008). La Regina dei Paesi Bassi ha conferito a Javier Marín il titolo di Cavaliere dell’Ordine di Orange-Nassau (2009) per il progetto itinerante De 3 en 3, esposto in sette città europee diverse.

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