Jessica Backhaus. Six Degrees of Freedom

Jessica Backhaus, Believing, 2014

 

Dal 20 Gennaio 2017 al 25 Febbraio 2017

Milano

Luogo: Micamera - lens based arts

Indirizzo: via Medardo Rosso 19

Orari: dal mercoledì al sabato 10-13 e 16-19 oppure su appuntamento

Telefono per informazioni: +39 02 4548 1569

E-Mail info: associazione@micamera.it

Sito ufficiale: http://www.micamera.it



Inaugurazione con l’artista: venerdì 20 gennaio
workshop con Jessica Backhaus sabato 21 e domenica 22 gennaio (ospite speciale: Robert Morat)
Aperitivo con il gallerista domenica 22 gennaio alle 19

Six Degrees of Freedom
 è l’ultimo lavoro di Jessica Backhaus. Il titolo è un riferimento alla libertà di movimento di un corpo nello spazio, in ogni direzione possibile.
Sei gradi di libertà è una definizione mutuata dalla scienza. Allo stesso tempo esprime perfettamente l’idea che siamo il risultato delle nostre scelte in un dato contesto.

In questo lavoro autrice ha guardato alla propria vita; nel suo complesso, questa serie di immagini esprime il desiderio della Backhaus di indagare le proprie radici. Jessica Backhaus ha visitato i luoghi della propria infanzia e adolescenza, cercando di esprimere simbolicamente il senso di questa ricerca e le diverse fasi della vita.
Allo stesso tempo, le fotografie sono aperte all’interpretazione dell’osservatore. In Six Degrees of Freedom i temi ricorrenti sono la memoria, il contesto, il desiderio, l’identità e il destino. La ricerca delle nostre radici, nel lavoro dell’artista, è il desiderio di trovare la nostra vera identità e infine un invito a vivere secondo le nostre convinzioni, senza compromessi.
Tutto questo, attraverso meravigliosi still life.

Come ha scritto Jean Christoph Amman nell’introduzione a un precedente lavoro (Once, Still and Forever, pubblicato da Kehrer Verlag nel 2012)
A volte, comprendere il significato del lavoro di un artista richiede tempo. Quante volte l’attenzione è catturata da un tratto evidente. Nel caso di Jessica Backhaus, tale caratteristica evidente rappresenta anche l’occasione per contemplare ‘i modi del mondo, l’ordine delle cose (che il disordine rende necessario), in quanto luce e colore diventano, nel suo lavoro, generatori di vita. Ma non è tutto qui, c’è anche una sottile malinconia, a suggerirci che non possiamo cambiare il flusso delle cose. In altre parole, che dovremmo piuttosto seguirlo.’

Six Degrees of Freedom è anche un libro, pubblicato da Kehrer Verlag nel 2015.

Questa è la terza mostra di Jessica Backhaus da Micamera. Inauguriamo con l’artista tedesca una nuova serie di eventi in collaborazione con quelle che, secondo noi, sono le gallerie più interessanti che si occupano di fotografia in Europa e a cui ci ispiriamo nel nostro percorso espositivo. In questo modo, Micamera compie un altro passo nel suo progetto di essere un luogo di scambio, approfondimento e incontro tra artisti, galleristi, editori, autori e appassionati di fotografia.
Questa mostra è quindi organizzata in collaborazione con la galleria di Berlino Robert Morat, che rappresenta l’artista internazionalmente (Micamera in Italia), portando il suo lavoro nelle fiere di settore (Paris Photo a Parigi e Los Angeles, per esempio)

Robert Morat, fondatore e direttore della galleria, sarà a Milano durante il fine settimana
, partecipando come ospite speciale al workshop. Micamera vi invita inoltre per un aperitivo aperto a tutti con il gallerista tedesco domenica 22 gennaio alle ore 19
La mostra di Jessica Backhaus inaugura venerdì 20 gennaio alle ore 19, alla presenza dell’artista

Jessica Backhaus
 è nata nel 1970 a Cuxhaven, in Germania, in una famiglia di artisti. A sedici anni si è trasferita a Parigi dove ha studiato fotografia e comunicazione visiva. Proprio a Parigi nel 1992 incontra Gisèle Freund, sua affezionata maestra. Nel 1995, la passione per la fotografia la porta a New York, dove lavora come assistente di diversi fotografi, sviluppa i propri progetti personali e vive fino al 2009. Jessica Backhaus è considerata una delle voci più originali nel panorama della fotografia contemporanea tedesca. Il suo lavoro è stato esposto in varie mostre personali e collettive, dalla National Portrait Gallery a Londra al Martin-Gropius-Bau a Berlino. Ha pubblicato sette libri con l’editore Kehrer Verlag: Jesus and the Cherries (2005), What Still Remains (2008), One Day in November (2008, dedicato a Gisèle Freund), I Wanted to See the World (2010), ONE DAY – Ten Photographers (2010), Once, Still and Forever (2012), Six Degrees of Freedom (2015). Le sue fotografie appartengono a diverse collezioni tra cui l’Art Collection della Deutsche Börse (Germania), la ING Art Collection (Belgio), la collezione del Museum of Fine Arts di Houston (USA) e la Margulies Collection di Miami (USA). Vive a Berlino.
Oltre alle monografie pubblicate con l’editore Kehrer Verlag, il lavoro di Jessica Backhaus è incluso in due importanti volumi:
Women Photographers. From Julia Margaret Cameron to Cindy Sherman di Boris Friedewald (Prestel, 2014) e The Photographers’ Sketchbooks di Stephen McLaren e Bryan Formhals (Thames & Hudson, 2014)


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