John Knuth. Powerplant / Letha Wilson. Terra Firma

John Knuth. Powerplant, Brand New Gallery, Milano

 

Dal 15 Gennaio 2015 al 22 Febbraio 2015

Milano

Luogo: Brand New Gallery

Indirizzo: via Farini 32

Orari: da martedì a sabato 11-13 / 14.30-19

Telefono per informazioni: +39 02 89053083

E-Mail info: info@brandnew-gallery.com

Sito ufficiale: http://www.brandnew-gallery.com


Galleria 1

John Knuth. Powerplant 

Brand New Gallery è orgogliosa di presentare Powerplant, la prima mostra personale in Italia dell’artista americano John Knuth. In occasione di Powerplant, Knuth esporrà due serie di lavori: un nuovo gruppo di opere realizzate con l’aiuto di migliaia di mosche e una serie di dipinti lunghi e stretti, ottenuti distendendo coperte termiche fuse sopra a pannelli di plexiglas specchiato. 
I poliedrici lavori di Knuth esplorano i temi della trascendenza attraverso la manipolazione dei materiali. Mediante un procedimento alchemico, l’artista trasforma materiali in apparenza banali in oggetti straordinari. Il suo processo di ricerca unisce le discipline dell’estetica e della chimica per rivelare nuove vie di percezione. 
Per realizzare il nuovo gruppo dei suoi popolari fly painting, Knuth ha allevato 700.000 mosche dal loro stadio larvale, nutrendole con una miscela di zucchero e vernice acrilica. Le mosche digeriscono e rigurgitano questa sostanza sui dipinti, lasciando i segni di milioni di escrementi sulla superficie di ogni tela. Mentre questo è un processo basato sul caso, Knuth esercita il controllo attraverso l’uso attento del colore e la stratificazione della pittura. I lavori ottenuti risiedono in uno spazio compreso tra il minimalismo, la performance e l’arte concettuale. Per Knuth, sintetizzano anche il panorama della sua città natale, Los Angeles, catturandone sia la densità che la distesa delle infrastrutture artificiali. 
Con i suoi lavori realizzati con coperte termiche, l’interesse di Knuth per il mondo naturale si estende anche ai temi della sopravvivenza selvaggia. 
Le coperte termiche o d’emergenza furono originariamente concepite per proteggere le persone in ambienti estremi. Caratterizzate da un lato di colore argento metallico, che cattura il calore del corpo, e dall’altro lato di un rosso brillante, che permette di avvistare chi lo indossa da lunghe distanze. Knuth realizza dei fori su queste coperte usando razzi di segnalazione (anch’essi utilizzati in situazioni d’emergenza), rivelando così la superficie specchiata sottostante. Superfici lisce e serene contrastano con rotture violente. Quando gli spettatori camminano intorno a queste opere, devono confrontarsi con uno spostamento e un riflesso distorto di se stessi e dell’ambiente circostante. 

John Knuth (b. 1978, Los Angeles, CA) vive e lavora a Los Angeles, California. 
Ha conseguito un MFA presso la University of Southern California e un BFA nell’Università del Minesota. 
Tra le mostre personali più recenti di Knuth: Base Alchemy 5 Car Garage, Santa Monica, CA; Master Plan Andrew Rafacz Gallery, Chicago, IL; Elevated Uncertainty Marie Kirkegaard, Copenaghen, Danimarca; Fading Horizon Human Resources, Los Angeles, CA. 
I suoi lavori sono stati recentemente inclusi in group show presso International Print Center, New York, NY; Speed Art Museum, Louisville, KY; MassArt, Boston, MA; Self-Titled, Tilburg, NL; Loudhailer, Greene Exhibitions e China Art Objects Los Angeles. 

Galleria 2 

Letha Wilson. Terra Firma 

Brand New Gallery è orgogliosa di presentare Terra Firma, una mostra di nuovi lavori dell’artista Letha Wilson. Questa è la sua prima mostra personale in Italia. In occasione di Terra Firma, Wilson esporrà delle nuove sculture a parete, un’opera site specific e lavori su carta. 
Nata a Honolulu (Hawaii), cresciuta in Colorado e attualmente residente a Brooklyn, Wilson usa la natura come punto di partenza della sua arte. 
Durante lunghe escursioni nei paesaggi dell’America occidentale (California, Utah, Colorado), Letha Wilson fotografa quelle che in apparenza sono immagini ordinarie, quasi amatoriali, di montagne, alberi, rocce e canyon. I suoi scatti a colori di paesaggi vengono scattate durante le sue passeggiate e poi trasformate in fotografie scultoree o installazioni fotografiche, confondendo il confine tra i due medium. Il suo lavoro ha tanto a che fare con la scultura e con l’installazione quanto con la fotografia, che funge da prima scintilla d’ispirazione. Gli scatti indefiniti di piante, neve e orizzonti sono soggette a diversi esperimenti e processi fisici che comprendono di essere pieghettati, tagliati, sgualciti, e ricoperti di cemento. L’intervento scultoreo compensa l’immaginario statico della fotografia di paesaggio, reinventando la classificazione nella sua interezza. Letha Wilson afferma che “il genere della fotografia di paesaggio è affrontato con riverenza e scetticismo in parti uguali”. 
I suoi lavori sono ricchi e complessi, usa materiali da costruzione grossolani che trovano equilibrio e poesia con la semplicità di immagini contrastanti del mondo naturale. Creando rapporti tra architettura e natura, lo spazio della galleria e i grandi spazi all’aria aperta, Letha Wilson costringe lo spettatore ad esplorare le sue opere innovative con un nuovo sguardo. 

Letha Wilson (b. 1976, Honolulu, HI) vive e lavora a Brooklyn, New York. 
Ha ricevuto una laurea in Fine Art presso la Syracuse University, e un Master in Fine Art presso Hunter College. 
I suoi lavori sono stati esposti in numerosi spazi espositivi, tra cui Aldrich Museum of Contemporary Art, Ridgefield, CT; Bemis Center for Contemporary Art, Omaha, NE; Brooklyn Academy of Music, Brooklyn, NY; the Bronx Museum of the Arts, Bronx, NY; Socrates Sculpture Park, Queens, NY; ARKO Art Center, Seoul, Corea del Sud; Essl Museum, Vienna, Austria; Fleisher/Ollman, Philadelphia, PA; P.P.O.W, New York, NY. 
Mostre personali recent includono Grimm Gallery, Amsterdam, NL (2015); Letha Wilson, Higher Pictures, New York, NY (2014); Letha Wilson, Galerie Christophe Gallard Parigi, FR; Monuments and Landmarks, Art in General, New York, NY (2013). Tra le residenze: The Headlands Center for the Arts Residency in California, 2013; The Corporation of Yaddo, Saratoga Springs, NY (2012); The Farpath Foundation, Dijon, FR (2012); Bemis Center for Contemporary Arts, Omaha, NE (2011). Nel 2013 le è stato conferito il premio New York Foundation for the Arts Fellowship in Photography. Il suo lavoro è stato recensito in pubblicazioni tra cui Artforum, Art in America, The New York Times, The New Yorker e Time Out New York. 

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