Lorenza Boisi. Maybe there is a beast... Maybe it’s only us

© Lorenza Boisi.

 

Dal 14 Dicembre 2016 al 04 Febbraio 2017

Milano

Luogo: RIBOT arte contemporanea

Indirizzo: via Enrico Nöe 23

Orari: da martedì a venerdì dalle ore 15 alle 19.30; sabato dalle ore 11.30 alle 18.30; anche su appuntamento

Telefono per informazioni: +39 347 050 93 23

E-Mail info: info@ribotgallery.com

Sito ufficiale: http://www.ribotgallery.com/



RIBOT è lieta di presentare la personale di Lorenza Boisi (Milano, 1972), una selezione di opere recenti, oli su tela e sculture in ceramica, realizzate dall’artista in occasione della mostra.
 
Il titolo “Maybe there is a beast... Maybe it’s only us." rimanda ad un momento topico del celeberrimo romanzo inglese di William Golding Il Signore delle Mosche. Nel cosiddetto “discorso di Simon”, il vaticinio di Shim’on, colui che ascolta, il timido ragazzo, l’inspirato, il veggente tenta di dare una spiegazione logica, ma anche interpretativa, alla possibile esistenza di una “Bestia” che minaccia la sopravvivenza dei protagonisti. 
 
Bestia che esiste o non esiste… che potrebbe esistere dentro i ragazzi stessi, proiezione del lato oscuro, incarnazione fisica o immaginaria delle loro paure, dei loro ancestrali bisogni di reificazione dell’Ignoto, della loro solitudine. Con i tempi che corrono, Lorenza Boisi suggerisce un mondo che sia egualmente casa e corpo dell’Inquietudine. Un’inquietudine personale, estesa, sociale e storica che resta metaforicamente aderente al romanzo di Golding. 
 
I dipinti esposti raccontano le possibilità quasi-sociologiche di una o più figure esistenziali, alter ego dell’artista, narrano per sineddoche il suo universo e la sua parzialità inguaribile, la sua soggettività e, per estensione, molto altro.
 
Le ceramiche, sculture e installazioni, portano un rimando estetico di ridiscussione del medium, di conosciute tecniche da cui l’artista prende una distanza plastica, le opere generano un piccolo mondo di vita, un luogo indistinto, attribuendo un significato di Storia a quel terreno vago che è la memoria affabulata.
 
Luogo di abbandono ed abbandoni, di transito, quale l’adolescenza. Luogo di mistificazione e di indecifrabile qualità morale, nell’avvento dell’irrazionalità. Luogo/tempo generico e/o personalissimo, dove rimane mistero la precisa natura delle intenzioni e della dinamica narrativa. 
Dove, qui esattamente, la Bestia c’è e non c’è o siamo soprattutto Noi... 
 
Lorenza Boisi (Milano, 1972) vive e lavora fra Milano e il Lago Maggiore. Ha studiato sia in Italia che all’estero, presso la Royal Dutch Academy, L’Aia, la Villa Arson, Nizza e il CERCCO, Ginevra. L'artista conta personali e collettive presso musei e gallerie internazionali, fra cui: MIDeC, Laveno Mombello, 2016; Musée Ariana, Ginevra, 2015; Musei di Villa Torlonia, Roma, 2015; Museo del Paesaggio, Verbania Pallanza, 2014; Espace Sicli, Ginevra, 2014; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2014; Villa Necchi Campiglio, Milano, 2013; Museo del Novecento, Milano, 2013; Triangle Arts Association, New York, 2012; MARCA, Catanzaro, 2011; Italian Embassy, NYC, 2011; CIAC, Genazzano, Roma, 2010; Ca’ Pesaro, Venezia, 2009; Biennale di Praga, Praga, 2009; Museo di Storia Naturale di Rovereto, Rovereto, 2008; National Museum of Fine Arts, Hanoi, 2007; MUSEION, Bolzano, 2007. Inoltre, residente presso: Civitella Ranieri, Umbertite, 2016; Triangle Arts Association, New York, 2012; M4Gastatelier, Amsterdam, 2008.

Inaugurazione mercoledì 14 dicembre - ore 19
Sarà presente l’artista


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