Lorenzo Ceva Valla. Parashoot. Un diario intimo

© Lorenzo Ceva Valla, Urban micro cosmos

 

Dal 28 Marzo 2017 al 04 Maggio 2017

Milano

Luogo: Spazio IDEA4MI

Indirizzo: via Lanzone 23

Orari: da lunedì a venerdì 9-18. Aperture straordinarie Milano Design Week mercoledì 5 aprile fino a mezzanotte in occasione della serata di 5vie district, sabato 8 e domenica 9 aprile 9-18

Telefono per informazioni: +39 335120 9804

E-Mail info: idea4mi@gmail.com

Sito ufficiale: http://milanohomescouting.com/idea4mi



Lorenzo Ceva Valla, fotografo e regista, presenta nello spazio milanese IDEA4MI la personale Parashoot. Un diario intimo.
Giocando con l’assonanza tra parachute (paracadute) e parashoot (shoot, scatto), conia un neologismo per definire il suo lavoro che racconta di un percorso intimo iniziato nel luglio 2016, condotto in forma di diario giornaliero e che utilizza l’immagine al posto della parola.
Un evento traumatico e doloroso può trasformarsi in un viaggio di guarigione e bellezza, arrivando a scoprire nuove sfumature di sé e a conquistare nuove certezze. La fotografia, dunque, come paracadute, come ancora di salvezza. Così è stato per Lorenzo Ceva Valla che, senza un iniziale obiettivo preciso, ha cominciato a fotografare – unicamente con l’iPhone – il terreno urbano milanese.
Scampoli di strada che prima lo attraggono dal punto di vista estetico, nelle loro imperfezioni, nei dettagli e soprattutto nel colore, poi, in alcuni casi nello stesso istante dello scatto e in altri a distanza di giorni, rivelano la loro carica emotiva e un significato sempre personale e mai scontato. Ogni scatto porta con sé un titolo preciso, scelto, meditato e quindi fortemente legato all’immagine, formando così un’opera d’arte unica. Giocati sulla riflessione, sull’ironia, e l’autoironia, i titoli raccontano la storia quotidiana di Ceva Valla, dove ognuno di noi può rispecchiarsi con semplicità e immediatezza.
Usare l’iPhone rappresenta l’emancipazione dalle scelte tecniche che la Reflex impone. Ha reso il processo d’inquadratura e scatto più istintivo, immediato. La ricerca di colori forti, incisivi, lo hanno spinto a trovare la bellezza e il senso in ciò che sembra brutto e insignificante. Marciapiedi, rotaie del tram, segnaletica stradale, tombini, resti vari di oggetti e umanità, raccontano un’esistenza di rinascita giornaliera, anche attraverso la ricerca di un valore estetico inaspettato.
La post produzione fa poi il resto e per Lorenzo Ceva Valla è una forma espressiva fondamentale. L’inquadratura non viene quasi mai ritoccata, ma sono i colori e le texture a essere esaltati al massimo, in un vero e proprio processo curativo di “cromoterapia”, come lui stesso lo definisce. I colori che affiorano dalla post produzione sono già nell’occhio del fotografo al momento dello scatto, da qui la necessità di farli emergere per esprimere la sua visione fisica e mentale e quindi artistica.  Ed è così che ogni foto e il suo titolo compongono il diario intimo del fotografo, una teoria d’immagini che, come pagine scritte, possono essere lette, sfogliate, criticate, ammirate o solo vissute.
La mostra ‘Parashoot. Un diario intimo’ partecipa alla rassegna Milano Photofestival, il circuito espositivo annuale dedicato alla fotografia d’autore a Milano.

Lorenzo Ceva Valla è nato a Milano nel 1967. Diplomato alla scuola di fotografia CFP Riccardo Bauer, inizia la professione nel 1989 come assistente del fotografo Cesare Colombo. Libero professionista dal 1993, opera soprattutto nel campo del reportage industriale, dell'architettura e del ritratto, per monografie aziendali e riviste del settore informatico; realizza anche servizi in teatro e set cinematografici. Conduce le sue ricerche personali prevalentemente in esterni, indagando il paesaggio urbano e i suoi abitanti. Già nel 1997 si accosta alla tecnologia digitale utilizzando programmi di fotoritocco, approfondendo, oltre agli aspetti tecnici, anche la riflessione culturale sulle nuove tecnologie applicate all'immagine. Tiene corsi e workshop in tutta Italia sulle applicazioni delle tecnologie digitali in fotografia e sull'utilizzo della luce flash nella ripresa professionale. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all'estero e pubblicato in numerose riviste e edizioni librarie. La sua immagine La pace appesa a un filo (una composizione di 81 file diversi) è stata utilizzata per la campagna a sostegno della pace nel 2003 e compare in Storia d'Italia. Annali 20. L'immagine fotografica 1945-2000, Einaudi. Dal 2006 lavora anche come direttore della fotografia e regista di lungometraggi. Il prossimo 27 aprile uscirà nelle sale italiane il suo ultimo film da co-regista con Mario Garofalo, dal titolo Madeleine. 
Inaugurazione 28 marzo 2017 dalle 18:30 

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