Luis Gómez Armenteros. Miserere

© Luis Gómez Armenteros | Luis Gómez Armenteros, La rivoluzione siamo noi, 2015. Graphics 3d by Yusnier Mentado

 

Dal 02 Luglio 2016 al 31 Luglio 2016

Milano

Luogo: Edicola Radetzky

Indirizzo: viale Gorizia

Orari: tutti i giorni 24 ore su 24

E-Mail info: edicolaradetzky@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.edicolaradetzky.it/



Progetto Città Ideale in collaborazione con il PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, presenta ad Edicola Radetzky "Miserere", opera site specific dell'artista cubano Luis Gómez Armenteros (Havana 1968). 
L'intervento è parte della mostra "CUBA. TATUARE LA STORIA", in programma al PAC dal 5 luglio al 12 settembre, che si estenderà anche all’Edicola Radetzky e al poco distante MUDEC, uniti in un ideale percorso pedonale.

La ricerca di Luis Gómez Armenteros lega alla dimensione quotidiana la necessità dell'impegno politico: nel Padiglione Cubano all'ultima Biennale di Venezia, accompagnati da una celebre citazione di Joseph Beuys, due scarni pallets ospitavano 250.000 biglietti da visita dell'artista, che dichiarava così la sua disponibilità ad essere parte di ogni gruppo ed esperienza in grado di proporre un cambiamento. Artista poliedrico e sperimentatore, Louis Gómez Armenteros ha esplorato l’uso del disegno, della scultura, dell’installazione, della fotografia e del video, con incursioni nell’azione artistica e nell’uso del web.
Nato a L’Avana nel 1968, città dove vive e lavora, nel 1987 si diploma all’Academia Nacional de Bellas Artes San Alejandro de L’Avana e si laurea nel 1991 all’Instituto Superior de Arte (ISA), dove oggi è il responsabile della cattedra di Nuovi Media.
Nel suo lavoro utilizza installazioni, video, fotografia e pittura con l’intento di mettere in scena rapporti di forza e relazioni di potere. Ha giocato un ruolo importante nell’arte cubana d’avanguardia e, in alcuni suoi lavori più recenti, ai rimandi alla poetica di Joseph Beuys è associata una buona dose di ironia, sperimentazione e tenace convinzione.
I suoi primi lavori erano caratterizzati da una forte introspezione emotiva – a partire sempre però da una base concettuale – volta a riflettere sui problemi dell’essere umano in quanto parte del mondo. Nella sua produzione più recente il suo interesse si è spostato sul ruolo e sull’essenza dell’arte, sulle relazioni di potere che la circondano e sulle forme di consumo che la interessano.
Nelle sue opere i materiali sono spesso portatori di un significato simbolico, sacro, in riferimento ad esempio alle religioni afrocubane ma anche celtiche, africane, buddiste, native americane, e diventano codici per leggere il mondo. La sua è un’arte concepita come esperienza e apprendimento, che preferisce catturare l’anima delle cose esaminando la loro essenza piuttosto che analizzando i fatti che le riguardano.
Per Luis Gómez l’arte è una risorsa per capire l’universo, uno strumento per agire, proteggendosi così dai mali, dai drammi della vita quotidiana, dal dolore. 

Per la mostra CUBA TATUARE LA STORIA l’artista lavorerà al PAC e all’Edicola Radetzky per realizzare due opere site-specific.

Inaugurazione sabato 2 luglio 2016 ore 19

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