Massimo Kaufmann. Le regole del gioco
Dal 31 Maggio 2023 al 31 Agosto 2023
Milano
Luogo: Museo del Novecento
Indirizzo: Piazza Duomo 8
Telefono per informazioni: +39 02 884 440 61
E-Mail info: c.inaugurazioniM900@comune.milano.it
Sito ufficiale: http://www.museodelnovecento.org
Apre il 31 maggio al Museo del Novecento di Milano “Le regole del gioco” di Massimo Kaufmann, una mostra dal forte carattere interattivo e performativo che anima FORUM900.
In esposizione quattro opere, vere e proprie scacchiere d’artista: tre di queste, realizzate in legno e con misure regolamentari (57x57 cm), sono costituite dalle consuete 64 case e da 32 scacchi dipinti con colori a olio in 96 colori differenti, la quarta, "Pan", di dimensioni più ridotte, è destinata ai bambini.
Nonostante il chiaro sovvertimento della prima regola degli scacchi - che qui non prevede più unicamente il bianco e il nero contrapporsi bensì un’infinita possibilità di colori - le modalità e le regole del gioco rimangono identiche e le scacchiere perfettamente fruibili: due giocatori abbastanza esperti possono confrontarsi secondo tutte le regole canoniche senza incorrere in alcun altro inconveniente che non sia la confusione percettiva generata dai colori e accentuata dal continuo spostamento dei pezzi.
A dimostrazione di ciò, le quattro scacchiere sono rese disponibili ai visitatori che, previa prenotazione, potranno competere in appassionanti duelli scacchistici il martedì durante la pausa pranzo e il giovedì prima dei talk in programma. Anche l’artista sarà disponibile alle sfide: una presenza che trasforma il progetto espositivo in performance.
Le scacchiere di Massimo Kaufmann sono concepite in un momento storico critico, il 2020, che non si chiuderà con lo scemare della pandemia ma proseguirà nel conflitto russo-ucraino. È dunque proprio nel tema del conflitto che le opere di Kaufmann affondano le loro radici: la “guerra”, che il gioco degli scacchi rappresenta e riproduce, si mostra sotto un aspetto differente. Ciascun pezzo della scacchiera mantiene le sue caratteristiche funzionali ma ha un’identità, data dal colore, che gli impedisce di appartenere a un preciso schieramento. Una situazione che genera confusione cognitiva e favorisce cambi di campo e di appartenenza.
La partita a scacchi diviene quindi metafora di un conflitto che vede non solo due antagonisti confrontarsi ma un’innumerevole compagine di differenti soggettività animarsi nel gioco, come a mostrare una multilateralità delle componenti in causa. Come nelle guerre reali, esistono fattori che moltiplicano i punti di vista e gli interessi in campo.
Il gioco si complica, tanto quanto il tema del conflitto si fa più chiaro, nella terza scacchiera. Realizzata in 96 tonalità di grigio, si ispira dichiaratamente a "Guernica" di Picasso adottandone lo stesso titolo perché contrariamente a quanto si pensa "Guernica" non è bianca e nera, ma dipinta in un’infinita varietà di grigi, risultato dell’aggiunta del nero ai rossi, ai blu, ai gialli, in una gamma di colori “bruciati”, come la guerra incenerisce tutto ciò che tocca.
È forse questo lavoro, nel suo tributo a quella che da molti è considerata la più importante opera del Novecento, a costituire il trai d'union" tra i due grandi nuclei tematici della mostra: il conflitto, appunto, e la pittura. Per Massimo Kaufmann il gioco principale rimane la pittura, la sua stessa definizione, con le sue infinite variabili e le sue infinite possibilità di dare forma a un significato, sia esso enigmatico o polivalente, senza ignorare che qualsiasi gioco ha pur sempre le sue regole.
Anche nelle altre due scacchiere, quelle dai colori più vivaci, "Le regole del gioco" e "Calibano", la pittura emerge come protagonista. L’artista cita come i colori nella pittura si siano sempre dati battaglia. Nelle più straordinarie opere dedicate alla guerra, come quelle di Paolo Uccello o di Boccioni, lo scontro prende forma attraverso una disputa cromatica che sembra preparare un’esplosione di energia. L’idea che i colori rappresentino l’energia dinamica, come squilli di tromba e rulli di tamburi, mostra tutta la volontà di potenza che ha da sempre accompagnato la retorica della guerra.
Un programma di sfide e incontri è inoltre previsto nel mese di giugno, alla presenza dello stesso Massimo Kaufmann e dei tre autori dei testi in catalogo - Marco Senaldi, filosofo, curatore e teorico d’arte contemporanea, Francesco Cataluccio, scrittore e saggista e Lorenzo Madaro, critico d’arte e curatore - che converseranno di scacchi, letteratura e arte contemporanea.
La mostra, realizzata con il sostegno di Analysis, è accompagnata dal catalogo “Le regole del gioco” edito da Pondus.
Calendario incontri:
Giovedì 8 giugno, ore 19: con Marco Senaldi, “A cosa serve una scacchiera?”.
Giovedì 15 giugno, ore 19: con Francesco M. Cataluccio “Una vita a scacchi. Figure e storie”.
Giovedì 29 giugno, ore 19: con Lorenzo Madaro, “Giocare per meditare”.
Prenota la tua sfida
FORUM900 ospita giocatori che si vogliono sfidare o giocare con Massimo Kaufmann il martedì dalle 12.30 alle 14.30 nel mese di giugno e prima settimana di luglio e dalle 17 alle 19 prima degli incontri del giovedì.
Prenotazione obbligatoria
In esposizione quattro opere, vere e proprie scacchiere d’artista: tre di queste, realizzate in legno e con misure regolamentari (57x57 cm), sono costituite dalle consuete 64 case e da 32 scacchi dipinti con colori a olio in 96 colori differenti, la quarta, "Pan", di dimensioni più ridotte, è destinata ai bambini.
Nonostante il chiaro sovvertimento della prima regola degli scacchi - che qui non prevede più unicamente il bianco e il nero contrapporsi bensì un’infinita possibilità di colori - le modalità e le regole del gioco rimangono identiche e le scacchiere perfettamente fruibili: due giocatori abbastanza esperti possono confrontarsi secondo tutte le regole canoniche senza incorrere in alcun altro inconveniente che non sia la confusione percettiva generata dai colori e accentuata dal continuo spostamento dei pezzi.
A dimostrazione di ciò, le quattro scacchiere sono rese disponibili ai visitatori che, previa prenotazione, potranno competere in appassionanti duelli scacchistici il martedì durante la pausa pranzo e il giovedì prima dei talk in programma. Anche l’artista sarà disponibile alle sfide: una presenza che trasforma il progetto espositivo in performance.
Le scacchiere di Massimo Kaufmann sono concepite in un momento storico critico, il 2020, che non si chiuderà con lo scemare della pandemia ma proseguirà nel conflitto russo-ucraino. È dunque proprio nel tema del conflitto che le opere di Kaufmann affondano le loro radici: la “guerra”, che il gioco degli scacchi rappresenta e riproduce, si mostra sotto un aspetto differente. Ciascun pezzo della scacchiera mantiene le sue caratteristiche funzionali ma ha un’identità, data dal colore, che gli impedisce di appartenere a un preciso schieramento. Una situazione che genera confusione cognitiva e favorisce cambi di campo e di appartenenza.
La partita a scacchi diviene quindi metafora di un conflitto che vede non solo due antagonisti confrontarsi ma un’innumerevole compagine di differenti soggettività animarsi nel gioco, come a mostrare una multilateralità delle componenti in causa. Come nelle guerre reali, esistono fattori che moltiplicano i punti di vista e gli interessi in campo.
Il gioco si complica, tanto quanto il tema del conflitto si fa più chiaro, nella terza scacchiera. Realizzata in 96 tonalità di grigio, si ispira dichiaratamente a "Guernica" di Picasso adottandone lo stesso titolo perché contrariamente a quanto si pensa "Guernica" non è bianca e nera, ma dipinta in un’infinita varietà di grigi, risultato dell’aggiunta del nero ai rossi, ai blu, ai gialli, in una gamma di colori “bruciati”, come la guerra incenerisce tutto ciò che tocca.
È forse questo lavoro, nel suo tributo a quella che da molti è considerata la più importante opera del Novecento, a costituire il trai d'union" tra i due grandi nuclei tematici della mostra: il conflitto, appunto, e la pittura. Per Massimo Kaufmann il gioco principale rimane la pittura, la sua stessa definizione, con le sue infinite variabili e le sue infinite possibilità di dare forma a un significato, sia esso enigmatico o polivalente, senza ignorare che qualsiasi gioco ha pur sempre le sue regole.
Anche nelle altre due scacchiere, quelle dai colori più vivaci, "Le regole del gioco" e "Calibano", la pittura emerge come protagonista. L’artista cita come i colori nella pittura si siano sempre dati battaglia. Nelle più straordinarie opere dedicate alla guerra, come quelle di Paolo Uccello o di Boccioni, lo scontro prende forma attraverso una disputa cromatica che sembra preparare un’esplosione di energia. L’idea che i colori rappresentino l’energia dinamica, come squilli di tromba e rulli di tamburi, mostra tutta la volontà di potenza che ha da sempre accompagnato la retorica della guerra.
Un programma di sfide e incontri è inoltre previsto nel mese di giugno, alla presenza dello stesso Massimo Kaufmann e dei tre autori dei testi in catalogo - Marco Senaldi, filosofo, curatore e teorico d’arte contemporanea, Francesco Cataluccio, scrittore e saggista e Lorenzo Madaro, critico d’arte e curatore - che converseranno di scacchi, letteratura e arte contemporanea.
La mostra, realizzata con il sostegno di Analysis, è accompagnata dal catalogo “Le regole del gioco” edito da Pondus.
Calendario incontri:
Giovedì 8 giugno, ore 19: con Marco Senaldi, “A cosa serve una scacchiera?”.
Giovedì 15 giugno, ore 19: con Francesco M. Cataluccio “Una vita a scacchi. Figure e storie”.
Giovedì 29 giugno, ore 19: con Lorenzo Madaro, “Giocare per meditare”.
Prenota la tua sfida
FORUM900 ospita giocatori che si vogliono sfidare o giocare con Massimo Kaufmann il martedì dalle 12.30 alle 14.30 nel mese di giugno e prima settimana di luglio e dalle 17 alle 19 prima degli incontri del giovedì.
Prenotazione obbligatoria
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