Nicola Villa. Appunti e spunti

Nicola Villa, Mediterraneo, 2010, acquerelli su carta, 120x160, due elementi cm 120x80

 

Dal 23 Ottobre 2015 al 31 Dicembre 2015

Milano

Luogo: Galleria Bellinzona

Indirizzo: via Volta 10

Orari: dal martedì al sabato 16 - 19.30

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 6598631

E-Mail info: info@galleriabellinzona.it

Sito ufficiale: http://www.galleriabellinzona.com;


Dal 23 ottobre al 31 dicembre 2015, la sede milanese della Galleria Bellinzona ospita una rassegna dedicata a Nicola Villa (Lecco, 1976).
L’esposizione, dal titolo Appunti e spunti, ripercorre attraverso 40 opere, tra dipinti a olio, grafiche, lastre, carte, gli ultimi vent’anni di attività dell’artista lecchese.
La cifra più caratteristica dell’arte di Nicola Villa ruota attorno all’uomo e alla sua vita, un tema letterario e un soggetto che ha ispirato pittori e scultori dall’avanguardia storica del ventesimo secolo fino alla stagione esistenzialista che ha seguito la seconda guerra mondiale.
Nicola Villa è interessato alla condizione umana, qualunque essa sia, quella che si conduce all’interno delle metropoli, quella che trascorre lenta sulle rive del lago di Como o ancora quella che si svolge all’interno degli stretti caruggi di Genova, città che ha eletto come luogo dove vivere e lavorare.
Il suo è un reportage composto da immagini catturate quotidianamente camminando per le strade: figure che si muovono apparentemente senza destinazione, con volti che l’artista scorge di sfuggita e che ritornano immediatamente a essere sconosciuti.
La vita dei personaggi raffigurati da Nicola Villa appartiene a una storia senza trama. Corpi, automobili, segni e prospettive di edifici si rincorrono al di là della loro stessa presenza fisica e sono resi immateriali e irraggiungibili. Ciò che rimane è una rete di segni appena percepibili che suggerisce un’atmosfera immaginifica e uno stato di sottile ansia. Ansia che deriva dall’ineffabilità di quello che ci circonda e che è ulteriormente complicata dalla precarietà di ciò che concerne il mondo visibile.
L’iniziativa documenta anche alcune incisioni colorate a mano appartenenti al ciclo che l’artista lecchese ha dedicato a Tino Vaglieri, esponente del Realismo esistenziale, un autore che, come lui vedeva nell’uomo contemporaneo, il principale soggetto da esplorare, analizzare e riprodurre. E sono state proprio le opere dei maestri del Realismo Esistenziale (Giuseppe Banchieri, Floriano Bodini, Mino Ceretti, Gianfranco Ferroni, Giuseppe Guerreschi, Bepi Romagnoni, Tino Vaglieri), che Villa aveva ammirato per la prima volta nel 1996 in una mostra alla Galleria Bellinzona di Lecco, ad averlo spinto a intraprendere la carriera artistica.
Nicola Villa sarà protagonista di altre due mostre a Milano. La prima, Controluce, in programma dal 22 ottobre al 13 novembre 2015, alla Galleria Salamon & C. di Milano (via San Damiano, 2) proporrà una serie d’incisioni e opere recenti; la seconda si terrà, dal 19 novembre al 10 dicembre, al Centro Culturale San Fedele (piazza San Fedele, 4).

Nicola Villa è nato a Lecco nel 1976. Vive e lavora a Genova. Dal 2001 espone in mostre collettive, personali e fiere in Italia e all’estero. Nel 2007 partecipa al progetto Harlem Studio Fellowship di Montrasioarte trasferendosi per tre mesi a New York e prendendo parte alla mostra collettiva The Pioneers, a cura di Raffaele Bedarida; nello stesso anno vince l'edizione italiana del Premio Celeste sezione pittura ed è presente al Salon des estampes di Parigi con la Galleria Bellinzona. Nel 2009 una sua cartella di incisioni viene acquisita dal BDIC - Bibliotheque de documentation international contemporaine-musée d’histoire contemporaine - di Parigi. Tra le mostre più recenti Nouvelle figuration italienne, Galerie Beckel Odille Boicos (Parigi, 2011), Urbano/Mediterraneo, Mimmo Scognamiglio artecontemporanea (Napoli, 2010), Walking on the city, Moretti Fine Art (Londra, 2008), Entrée Reservée, Grand Hotel Villa Serbelloni (Bellagio 2009), Urban Visions, curata da Michele Tavola (Galerie Beckel Odille Boicos, Parigi, 2012).


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