Wonderwalls. International Art Exhibition

Fabio Giampietro, Aletide

 

Dal 10 Luglio 2014 al 20 Luglio 2014

Milano

Luogo: Fabbrica del Vapore

Indirizzo: via G. Procaccini 4

Orari: da lunedì a venerdì 11-23; sabato e domenica 11-24

Curatori: Caterina Seri

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 89540127

E-Mail info: info@restateinfabbrica.it

Sito ufficiale: http://www.restateinfabbrica.it


Wonderwalls. Letteralmente “muri di meraviglie”, ma anche di speranza:  il titolo è tratto da una delle canzoni più famose degli Oasis, dedicata al chitarrista George Harrison. Qualcuno ha detto che con la scomparsa di Harrison sono finiti  gli anni Sessanta. Forse, ma non è finita l'eredità di quel decennio, il senso di comunità e di positività che sono, alla fine, la cosa più bella che ci resta di quel periodo indimenticabile.
E’ questo lo spirito di Wonderwalls, la grande mostra d’arte contemporanea allestita nella “Cattedrale” della Fabbrica del Vapore che ospiterà  dal 10 al 20 luglio le opere di oltre cento artisti provenienti da tutto il mondo. Un evento internazionale che corona nel modo migliore il palinsesto di (R) Estate in Fabbrica, la manifestazione che ha trasformato gli spazi di via Procaccini 4  in un centro di produzione di cultura giovanile: un vero e proprio laboratorio per nuovi talenti italiani e stranieri.
La curatela della mostra, affidata da Euroglobo Productions a Caterina Seri, ha avuto come primo obbiettivo proprio quello di riunire negli spazi di Fabbrica del Vapore innanzitutto artisti emergenti, per dar loro una straordinaria  chance di visibilità. Grazie alla collaborazione tra Euroglobo Productions, Consolati ed Associazioni operanti in ambito internazionale presenti in Italia, ma anche ad iniziative di singoli artisti  e di realtà private non istituzionali, questa mostra rappresenta per il visitatore un'occasione per conoscere attraverso l'arte emergente anche le sensibilità, le problematiche, le tradizioni delle varie nazioni presenti. 
Ponendosi sempre dal punto di vista dello spettatore, la curatela si è prefissa di avvicinare sempre più i giovani all'arte e di portare soprattutto loro a visitare questa mostra;  per tale motivo saranno esposte opere di autori  già con uno storico importante alle spalle, come Fabio Giampietro con l'installazione interattiva "Aletide", vicina ai nuovi linguaggi digitali. Giampietro è presente con uno dei suoi lavori pittorici anche nel progetto berlinese Ende Neu, con la curatrice Paola Verde, lei stessa artista.  Si tratta di un collettivo di artisti italiani di Berlino,  qui presentato in forma ridotta, dove l’arte sconfina nei nuovi linguaggi digitali e in realtà anti utopiche e apocalittiche.
Una tendenza  individuabile anche nei lavori di una piccola collettiva di artisti italiani emergenti di arte "urbana" ("Urban Prototypes"), alcuni dei quali legati tra l'altro al tema del riciclo. Sempre nell'ottica di invogliare i giovani ad abbracciare questa esposizione internazionale, è prevista un'area  con spazio dedicato ai fumetti (con la giovane casa Edizioni BD), opere di "game art"(Neoludica Gallery), lavori  di artisti emergenti italiani molto apprezzati dai giovani: i "micromondi, alternativi punti di vista" di Johnny Pixel;  il progetto "Metaborg", curato da due artisti dell'hinterland milanese che realizzano sculture di robot e animali con multimateriale metallico di riciclo. E uno spazio, espositivo e di laboratorio, per gli studenti di Brera e di Naba ("to be continued ...") riuniti in collettiva. A fine mostra una giuria assegnerà un premio ad una delle opere realizzate, che sarà poi esposta presso il museo Spazio Tadini di Milano.
Ad accogliere i visitatori nell’area centrale della grande “Cattedrale”, un pensiero allo sport nazionale per eccellenza non solo in Italia, il calcio, e alla competizione mondiale festeggiata da (R)Estate in Fabbrica.  Pensiero che si lega comunque all'obbiettivo principale di rendere innanzitutto questa mostra un "regalo" ai giovani. Il progetto di questa particolare "squadra" nasce da uno scambio di idee della curatrice con Giancarlo Pedrazzini di Fabbrica EOS (Milano) . 
Quest'ultimo, in veste di "allenatore",  grazie alla preziosa collaborazione di alcune note gallerie  (C.A.M. Galeri, Istanbul; Contini Galleria d'Arte, Venezia; Fabbrica Eos, Milano; Glauco Cavaciuti Arte, Milano; Galleria Goethe, Bolzano; Galleria Pack, Milano; Galleria Russo, Roma) ha fatto scendere  in campo 11 artisti  di fama internazionale: pittori, scultori e fotografi per la prima volta insieme.  Schierati nell'allestimento seguendo lo schema  4-3-1-2: in porta Fabio Giampietro; in difesa Monica Marioni, Tommaso Ottieri, Manuel Felisi, Vins Grosso; Giuseppe Mastromatteo, Massimo Giannoni, Robert Pan al centrocampo; in attacco Robert Gligorov, Giovanni Sesia ed Enzo Fiore.
La "squadra" che gioca nella“Cattedrale” della Fabbrica del Vapore ha però un significato che va ben oltre il gioco del calcio. Come nella poesia di Leopardi  "il vincitore nel pallone", dietro la figura dell’atleta c’è  quella dell’eroe civile, del mito di fama “nazionale”, che l’autore prende come esempio per i giovani, considerati poco vitali: un testo in cui emerge l’idea leopardiana della vita da prendere come un gioco, dove l’importante è agire con il massimo impegno, senza adagiarsi oziosamente. E agire in "squadra" rende il singolo più forte, nella difesa di obbiettivi e valori universalmente riconosciuti. 
Questa  "nazionale italiana artisti" resta qui schierata in campo nonostante l’esclusione dalla competizione mondiale della nostra formazione, a riprova che l'arte e la cultura in generale è un valore stabile, superiore, che prescinde da tutto ciò che accade intorno. Medesimo messaggio viene espresso anche dalla grande struttura in esterna di fronte all'ingresso della Cattedrale del progetto di "Doppio Ristretto", di Riccardo Riva ed Emanuele Naggi, dal titolo "Lotta Primaria". 
Robert Gligorov oltre che come "giocatore", con la nota gigantografia  "Bonjour monsieur Marcel",  presenterà (in data dedicata)  la rivista Hystery, opera d’arte in forma di rivista, contenitore di immagini e riflessioni  con distribuzione internazionale. 
E’ infine doveroso ricordare quanto Wonderwalls sia anche frutto della collaborazione di diverse realtà attive nel mondo dell’arte e di professionisti che hanno condiviso i contenuti e le finalità del progetto.  Un 
ringraziamento particolare va ad Euroglobo Productions, Giancarlo Pedrazzini  di Fabbrica EOS, al dott. Paolo Cacciato di Asian Studies Group, a Carlo Greco e Alessandra Magni di Exaltnewart, a Mattia Zappile per il prezioso aiuto alla curatela nella stesura dei testi relativi alla "nazionale italiana artisti", a Milano Arte Expo, media partner dell’evento e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra.



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