AltoFest 2014

AltoFest 2014, Napoli

 

Dal 22 Settembre 2014 al 28 Settembre 2014

Napoli

Luogo: Varie sedi

Indirizzo: varie sedi

Telefono per informazioni: +39 320 0304861

E-Mail info: info@altofest.net

Sito ufficiale: http://www.altofest.net


ALTO FEST, ideato e diretto da TeatrInGestAzione, giunto alla sua IV edizione, è un Festival Internazionale d’Arti Performative e Interventi Trasversali inaugurato nel luglio 2011, totalmente costruito insieme ai cittadini di Napoli, che nelle loro case, e/o spazi privati di altra natura (giardini, cantine, botteghe artigiane, palestre, ecc.) ospitano artisti internazionali, provenienti da ogni parte del mondo. 
Il Festival intende sensibilizzare il territorio alla rinascita culturale, impegnando i cittadini in prima persona, invitandoli a condividere con gli artisti e con il pubblico l'intimità delle loro case, la quotidianità del posto di lavoro, la memoria delle cantine, diventando promotori diretti di una cultura attiva fatta negli spazi privati, per DARE LUOGO a una riqualificazione umana/urbana. 
Fin dalla sua prima edizione Dare luogo è il principio che accompagna Alto Fest. Dare luogo evoca il principio del dono, sul quale il festival si regge, ma anche l'iniziativa consapevole, la scelta, presupposta a questo dono. Dare luogo indica inoltre la direzione estetica delle opere e degli interventi che Alto Fest genera e accoglie: interventi nati da un dialogo singolare con gli spazi che li ospitano, destinati a far emergere il luogo altro, il luogo possibile dentro, attraverso le pieghe di spazi già abitati, risignificando forme, oggetti, usi, già praticati, già disposti alle relazioni e alle azioni che accolgono quotidianamente. 
Quest'anno “ReWriting spaces ” è il criterio da cui parte l'osservazione: come la presenza dell'opera, la sua natura pubblica, che scardina l'essere privato dello spazio domestico, innesca un processo di riscrittura? Quali pratiche, quali estetiche, quali processi mette in opera l'intervento artistico, per ridisegnare la disposizione del luogo, per mettersi in cerca del luogo altro, dentro il luogo abitato? Come l'opera, ridisponendo oggetti e forme in una logica diversa da quella dell’uso quotidiano, può inaugurare uno spazio di riscrittura?

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