CORPUS. ARTE IN AZIONE
Dal 07 Dicembre 2011 al 28 Marzo 2012
Napoli
Luogo: MADRE
Indirizzo: Via Settembrini 79
Orari: Lunedì, Mercoledì Giovedì, Venerdì, Sabato 10.30 - 19.30 Domenica 10.30 - 23.00
Curatori: Adriana Rispoli, Eugenio Viola
Costo del biglietto: Intero € 7,00 Ridotto € 3,50 GRATUITO il Lunedí
Telefono per informazioni: +39.081.193.13.016
Sito ufficiale: http://www.museomadre.it
CORPUS.ARTE IN AZIONE
a cura di : ADRIANA RISPOLI, EUGENIO VIOLA
DICEMBRE 2011 - MARZO 2012
Corpus. Arte in Azione è una rassegna che indaga l’utilizzo della performance come mezzo di espressione privilegiato. Sinestetica e partecipativa, la performance si conferma oggi uno degli ambiti più proficui della sperimentazione artistica, all’incrocio di diversi linguaggi: teatro, installazione, cinema, musica, arte visiva, danza, culture popolari. Ponendosi all’incrocio di pubblici e saperi diversi, la performance è da tempo entrata con pervasività nella vita pubblica e privata di ognuno di noi. È anzi la sua contiguità col quotidiano che la rende campo particolarmente fertile e produttivo: non è un caso che una performatività “diffusa” informi oggi il linguaggio dei media come quello dello spettacolo e la stessa politica. Le prime due edizioni di Corpus. Arte in Azione hanno indagato i territori della cosiddetta Body Art estrema, le proficue tangenze con la musica underground e le ricerche delle artiste latinoamericane.L’edizione del 2011 di Corpus propone invece un focus sulla scena italiana. Una serie di artisti che si esprimono, prevalentemente, ma non solo, con la performance: Davide Balliano (Torino 1983), Filippo Berta (Bergamo 1977), Cristian Chironi (Nuoro 1974),Francesca Grilli (Bologna 1978), Jacopo Miliani (Firenze 1978), Luigi Presicce (Lecce 1976), Rosy Rox (Napoli 1976). Artisti diversi, tesi a rielaborare l’eterogeneità del vissuto e ad eliminare ogni slancio utopico dall'atto performativo, contestualizzandolo storicamente e culturalmente, ambendo, attraverso le rispettive sensibilità e poetiche, a indagare gli esiti, compositi, e l’eredità della performing art. Il primo appuntamento di Corpus. Arte in Azione 2011 è con Jacopo Miliani, mercoledì 7 dicembre alle ore 18:00A Napoli, per questa mostra ”ancora senza titolo”, come in memoria di altri viaggi e di altre epiche, Xhafa impagina il suo racconto visivo partendo da una frase che diviene l'incipit della narrazione. Una frase che, dopo l'11 settembre, compare sempre più spesso nei luoghi pubblici di New York: “If you see something, say something”, che in italiano si potrebbe tradurre “Se noti qualcosa, riferiscila subito”. Questa scritta è il modo autoritario di allontanare il reale che, invece, dal punto di vista dell'artista dovrebbe essere soprattutto sogno, riflessione, perturbamento e perciò gioco di specchi e di silenzi, di detto e non detto, tra ciò che si vede e ciò che si dice. Nel modo dell'arte – secondo Xhafa - il reale è vita e la vita è tempo, soprattutto tempo per pensare e agire in modo libero e creativo, spesso fuori dagli schemi. Nella grande mostra napoletana il visitatore è invitato a percorrere un dispositivo di immagini in sosta, come parcheggiate in seconda fila, certamente irregolari, pronte a creare senso e significato ed a migrare altrove, oltrepassando un'altra frontiera.
a cura di : ADRIANA RISPOLI, EUGENIO VIOLA
DICEMBRE 2011 - MARZO 2012
Corpus. Arte in Azione è una rassegna che indaga l’utilizzo della performance come mezzo di espressione privilegiato. Sinestetica e partecipativa, la performance si conferma oggi uno degli ambiti più proficui della sperimentazione artistica, all’incrocio di diversi linguaggi: teatro, installazione, cinema, musica, arte visiva, danza, culture popolari. Ponendosi all’incrocio di pubblici e saperi diversi, la performance è da tempo entrata con pervasività nella vita pubblica e privata di ognuno di noi. È anzi la sua contiguità col quotidiano che la rende campo particolarmente fertile e produttivo: non è un caso che una performatività “diffusa” informi oggi il linguaggio dei media come quello dello spettacolo e la stessa politica. Le prime due edizioni di Corpus. Arte in Azione hanno indagato i territori della cosiddetta Body Art estrema, le proficue tangenze con la musica underground e le ricerche delle artiste latinoamericane.L’edizione del 2011 di Corpus propone invece un focus sulla scena italiana. Una serie di artisti che si esprimono, prevalentemente, ma non solo, con la performance: Davide Balliano (Torino 1983), Filippo Berta (Bergamo 1977), Cristian Chironi (Nuoro 1974),Francesca Grilli (Bologna 1978), Jacopo Miliani (Firenze 1978), Luigi Presicce (Lecce 1976), Rosy Rox (Napoli 1976). Artisti diversi, tesi a rielaborare l’eterogeneità del vissuto e ad eliminare ogni slancio utopico dall'atto performativo, contestualizzandolo storicamente e culturalmente, ambendo, attraverso le rispettive sensibilità e poetiche, a indagare gli esiti, compositi, e l’eredità della performing art. Il primo appuntamento di Corpus. Arte in Azione 2011 è con Jacopo Miliani, mercoledì 7 dicembre alle ore 18:00A Napoli, per questa mostra ”ancora senza titolo”, come in memoria di altri viaggi e di altre epiche, Xhafa impagina il suo racconto visivo partendo da una frase che diviene l'incipit della narrazione. Una frase che, dopo l'11 settembre, compare sempre più spesso nei luoghi pubblici di New York: “If you see something, say something”, che in italiano si potrebbe tradurre “Se noti qualcosa, riferiscila subito”. Questa scritta è il modo autoritario di allontanare il reale che, invece, dal punto di vista dell'artista dovrebbe essere soprattutto sogno, riflessione, perturbamento e perciò gioco di specchi e di silenzi, di detto e non detto, tra ciò che si vede e ciò che si dice. Nel modo dell'arte – secondo Xhafa - il reale è vita e la vita è tempo, soprattutto tempo per pensare e agire in modo libero e creativo, spesso fuori dagli schemi. Nella grande mostra napoletana il visitatore è invitato a percorrere un dispositivo di immagini in sosta, come parcheggiate in seconda fila, certamente irregolari, pronte a creare senso e significato ed a migrare altrove, oltrepassando un'altra frontiera.
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