Veronica Longo e Lucio Statti. Da Mantova a Napoli: Al di là del gioco
Dal 05 Dicembre 2014 al 31 Dicembre 2014
Pozzuoli | Napoli
Luogo: Atelier Controsegno
Indirizzo: via Napoli 201
Orari: da martedì a sabato 16-19.30
Curatori: Riccardo Battiferro Bertocchi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 333 2191113
E-Mail info: controsegno@libero.it
Sito ufficiale: http://www.controsegno.com/
Venerdì 5 dicembre 2014, alle ore 18.00, si inaugura la mostra Da Mantova a Napoli: Al di là del gioco degli artisti Veronica Longo e Lucio Statti, presso l’Atelier Controsegno, sito in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione della Cumana Dazio).
Giunge a Napoli, all’Atelier Controsegnodi Pozzuoli, la doppia personale degli artisti Veronica Longo e Lucio Statti, inauguratasi in anteprima il 13 settembre 2014 a Mantova, presso la Galleria Arte & Object Design di Arianna Sartori.
L’esposizione, a cura di Riccardo Battiferro Bertocchi, lì presente per l’occasione, viene ora introdotta dalla storica dell’arte Rosalba Volpe.
Dalle ore 18:00, il critico veronese sarà, quindi, “virtualmente” in sala, attraverso un filmato registrato durante il vernissage mantovano.
A completamento della serata, sarà possibile vedere un video dal titolo Desideri di bambino, realizzato dalla Longo nel 2007, con musiche di Ryuichi Sakamoto.
La mostra offrirà al pubblico napoletano la possibilità di vedere l’operato di questi due artisti conterranei che, pur avendo età così diverse ed esprimendosi con tecniche totalmente differenti, trovano il loro “trait d’union” nell’amore per la fanciullezza perduta.
“Due generazioni in dialogo tra loro, accomunate nell’arte dal medesimo, ancestrale richiamo dell’infanzia: Lucio Statti e Veronica Longo entrano empaticamente e con pudore nel mondo innocente e pieno di entusiastico stupore dei bimbi, nel loro ovattato universo dove il giocattolo, la bambola, il pupazzo, il cavallo a dondolo, persino una bolla di sapone soffiata al vento, evocano una nostalgia mai fine a se stessa, bensì forza viva e pregnante del presente. Abbandonarsi al sogno non è solo prerogativa del fanciullo, lo può fare anche un adulto che non si rassegna alla palude del contingente… È un anelito insopprimibile dello spirito che si materializza nei ninnoli dei più piccini, nei loro giochi spensierati, destinati, con metamorfosi prosaica, a divenire i totem del nostro lavoro quotidiano. Nella pittura e nell’incisione, Lucio Statti e Veronica Longo trovano la propria chiave espressiva, nei toni pastello di una dimensione onirica e nel segno preciso di immagini indelebili. Lucio e Veronica ci aiutano, per quanto possibile, a rammentarci il valore di quei giochi, a comprendere e riconoscerne l’essenza, troppo spesso travisata dall’indifferenza dell’uomo contemporaneo, lui sì schivo di una vita senza bagliori…”
Riccardo Battiferro Bertocchi
Giunge a Napoli, all’Atelier Controsegnodi Pozzuoli, la doppia personale degli artisti Veronica Longo e Lucio Statti, inauguratasi in anteprima il 13 settembre 2014 a Mantova, presso la Galleria Arte & Object Design di Arianna Sartori.
L’esposizione, a cura di Riccardo Battiferro Bertocchi, lì presente per l’occasione, viene ora introdotta dalla storica dell’arte Rosalba Volpe.
Dalle ore 18:00, il critico veronese sarà, quindi, “virtualmente” in sala, attraverso un filmato registrato durante il vernissage mantovano.
A completamento della serata, sarà possibile vedere un video dal titolo Desideri di bambino, realizzato dalla Longo nel 2007, con musiche di Ryuichi Sakamoto.
La mostra offrirà al pubblico napoletano la possibilità di vedere l’operato di questi due artisti conterranei che, pur avendo età così diverse ed esprimendosi con tecniche totalmente differenti, trovano il loro “trait d’union” nell’amore per la fanciullezza perduta.
“Due generazioni in dialogo tra loro, accomunate nell’arte dal medesimo, ancestrale richiamo dell’infanzia: Lucio Statti e Veronica Longo entrano empaticamente e con pudore nel mondo innocente e pieno di entusiastico stupore dei bimbi, nel loro ovattato universo dove il giocattolo, la bambola, il pupazzo, il cavallo a dondolo, persino una bolla di sapone soffiata al vento, evocano una nostalgia mai fine a se stessa, bensì forza viva e pregnante del presente. Abbandonarsi al sogno non è solo prerogativa del fanciullo, lo può fare anche un adulto che non si rassegna alla palude del contingente… È un anelito insopprimibile dello spirito che si materializza nei ninnoli dei più piccini, nei loro giochi spensierati, destinati, con metamorfosi prosaica, a divenire i totem del nostro lavoro quotidiano. Nella pittura e nell’incisione, Lucio Statti e Veronica Longo trovano la propria chiave espressiva, nei toni pastello di una dimensione onirica e nel segno preciso di immagini indelebili. Lucio e Veronica ci aiutano, per quanto possibile, a rammentarci il valore di quei giochi, a comprendere e riconoscerne l’essenza, troppo spesso travisata dall’indifferenza dell’uomo contemporaneo, lui sì schivo di una vita senza bagliori…”
Riccardo Battiferro Bertocchi
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