Thomas Lange. Golgota

Thomas Lange. Golgota, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto

 

Dal 14 Dicembre 2013 al 16 Marzo 2014

Spoleto | Perugia

Luogo: Palazzo Collicola Arti Visive - Chiesa SS. Giovanni e Paolo - Casa Romana

Indirizzo: piazza Collicola 1

Curatori: Davide Sarchioni, Gianluca Marziani

Telefono per informazioni: +39 02 87067842

E-Mail info: bg@barbaragianuzzi.com

Sito ufficiale: http://www.palazzocollicola.it/


Da sabato 14 dicembre 2013, Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto ospita il progetto Golgota, una mostra dell'artista tedesco Thomas Lange realizzata in collaborazione con Museum am Dom di Würzburg, a cura di Davide Sarchioni e Gianluca Marziani.
L'artista presenta dipinti, sculture, oggetti e, in esclusiva, anche due interventi site-specific presso la Chiesa SS. Giovanni e Paolo e la Casa Romana. Il progetto Golgota nasce dalle recenti analisi che Lange ha dedicato al simbolo della croce, al suo peculiare peso storico e culturale e alle sue valenze formali. Un lavoro ispirato alle narrazioni dei Vangeli e all'iconografia della Crocifissione di Gesù sul monte omonimo, l'altura nei pressi di Gerusalemme utilizzata per le esecuzioni, dove egli venne crocefisso in mezzo ai due ladroni. Il tema della croce è stato affrontato attraverso un gran numero di lavori eterogenei e diversi per tipologia come emblema della sofferenza umana, del dramma della tortura, del martirio, ma anche della speranza nella resurrezione e della vittoria della vita sulla morte, che allude alla salvezza e alla redenzione. Per il Palazzo Collicola di Spoleto l'artista ha realizzato una grande installazione in dialogo con l'opera on the wall di Sten & Lex rifacendosi ad un'estetica del caos contemporaneo e della frammentarietà, in una commistione di linguaggi e di sollecitazioni dove gruppi di opere, fra croci e sculture in ceramica e terracotta dipinta di diversi dimensioni sono state disposte e assemblate coerentemente al fluire dei percorsi segnati dai lunghissimi tessuti istoriati da graffiti di natura cristologica, producendo interessanti relazioni e sorprendenti traslazioni di significato. Il risultato è un'immagine complessiva di drammatica e rutilante suggestione scenografica e potente impatto emotivo carico di tensioni, nella continua dialettica tra cruda verità e attraente bellezza. Ad essa si collega il grande dittico “Ultima Spiaggia”, una rappresentazione in chiave contemporanea degli episodi della Genesi “La Cacciata dal Paradiso” e “La tentazione”, ispirati a fotografie di una spiaggia per nudisti; e l'imponente infilata di 12 dipinti inediti denominati “Apostoli” disposti in successione nella galleria. L' intervento nella Chiesa dei SS. Apostoli dialoga perfettamente con gli affreschi datati fra tra il XII e il XVI secolo. Si tratta di una pala d'altare concepita come trittico composto da tre lavori inediti su tela della serie “Hommage a Rainer” e collocati nella zona absidale dalla quale discendono come fiumi in piena lunghe sindoni dipinte per creare l'dea di un caos cromatico altamente suggestivo. In ultimo è l'intervento presso la Casa romana, dove l'artista ha disposto eleganti e colorate sculture in ceramica denominate “Bagnanti”, un riferimento all'arte classica, ma abbigliate con stravaganti elementi come ombrelli, parrucche e tubi di scarico. Ad esse rispondono “Il letto di Euridice” e innumerevoli croci di ogni genere e dimensione che sembrano spuntare ovunque come in una sorta di allucinazione. Si tratta di un confronto fra cultura pagana e simbologia cristiana. È come se Lange, sperimentando diverse soluzioni installative, ove tele imponenti dialogano con accumuli di oggetti, frammenti di corpi, croci e crocifissi, volesse rintracciare nella messa in scena del Golgota, fra tanti feticci e velleità, la verità del vivere umano, quel senso profondo dell'esistenza, fra sofferenza e redenzione, riproposto emblematicamente nelle immagini del martirio e della resurrezione di Cristo. In ogni opera egli riesce ad analizzare questi significati attualizzandoli al proprio vissuto quotidiano, alla cronaca sociale e alla cultura contemporanea, agendo per stratificazioni memoriali e temporali in grado di disseppellire dalle macerie della storia quel messaggio universale che dal passato giunge direttamente al nostro presente. Golgota è stato concepito come progetto itinerante grazie alla collaborazione con il Museum am Dom di Würzburg, un dialogo serrato fra le opere all'interno di sedi e spazi speciali per creare situazioni sempre nuove di coinvolgimento ambientale. La prima tappa è stata presentata nel 2012 al Museo Diocesano di Brescia a cui è seguita quella presso il Museo della Città-Palazzo Vescovile di Acquapendente e nel 2013 presso il Museum.Burg.Miltenberg e il Museum am Dom di Würzburg all'interno della mostra Schnittpunkt, dove era esposta la grande pala d'altare che costituisce il punto di riferimento cardine per l'intero programma. La mostra è accompagnata da un ampio catalogo “Golgota”, a cura di Davide Sarchioni e edito da Jürgen Lenssen, Museum am Dom, Würzburg, che ripercorre le tappe dell'intero progetto, con testi (tedesco/italiano) di Andrea B. Del Guercio, Francesca Fiorentini, Thomas Lange, Jürgen Lenssen, Gianluca Marziani, Hermann Neubert, Davide Sarchioni. La mostra rimarrà aperta fino al 16 marzo 2014.
Thomas Lange (Berlino, 1957) è un artista tedesco appartenente alla generazione dei cosiddetti “Giovani Selvaggi” che emerse tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta dalla trasgressiva scena underground di ex Berlino Ovest, ancora la “città del muro”, rivendicando una pittura caratterizzata da un'esasperazione gestuale e figurale e da un'immediatezza nella stesura cromatica spinta fino ai limiti di un'esecuzione veloce e trasandata, come reazione alle diverse sollecitazioni e alle tensioni del particolarissimo clima storico, politico e culturale di quegli anni. Dal 1990 Lange stabilisce il suo atelier in Italia centrale e si interessa sempre più frequentemente ai repertori iconografici del passato e della storia dell'arte, inesauribile fonte d'ispirazione per la sua pittura esuberante ed esplosiva, per un confronto fra Ieri-Oggi-Domani, seguendo un complesso e variegato percorso evolutivo quale intensa riflessione sul significato delle immagini e l'atto stesso del dipingere in relazione al trascorrere del tempo. Nel suo lavoro egli si misura continuamente con passato, presente e futuro per elaborare nuove ipotesi sull'origine e la destinazione ultima dell'uomo, in cui fondamentale è il ricongiungimento al presente e la sua traduzione in immagini. 

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