Riflessi in sospensione - 25 anni d'arte (2000-2025) di Paolo Terdich
Riflessi in sospensione - 25 anni d'arte (2000-2025) di Paolo Terdich, Piacenza
Dal 29 November 2025 al 8 December 2025
Piacenza
Luogo: Palazzo Gotico
Indirizzo: Piazza Cavalli
Orari: Lunedì-venerdì 17:00-20:00 Sabato 6 dicembre: 15:00-20:00 Domenica: 15:00-19:00
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: info@lucieombrepiacenza.it
Il prestigioso Salone Monumentale di Palazzo Gotico, luogo storico e simbolo della città di Piacenza, ospita dal 29 novembre all'8 dicembre 2025 la mostra antologica “Riflessi in Sospensione”, un evento espositivo unico, che celebra venticinque anni di ricerca artistica di Paolo Terdich, pittore figurativo di vocazione internazionale e maestro nella rappresentazione della luce e dell'acqua. La mostra è accompagnata da una monografia.
Realizzata con la collaborazione del Comune di Piacenza, il Patrocinio della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna, l'esposizione ripercorre l'evoluzione del linguaggio pittorico di Terdich attraverso una selezione di opere che testimoniano il suo percorso creativo dalla prima personale al Cairo nel 2000, fino ai più recenti sviluppi della sua poetica visiva.
Nato a Piacenza nel 1960, Paolo Terdich si distingue per un realismo emozionale che travalica la mera rappresentazione della superficie visibile per penetrare nel mondo interiore delle emozioni. Il blu, colore predominante nella sua produzione, diviene simbolo di tranquillità e armonia, un elemento cromatico che dona equilibrio emotivo e riesce a trasmette serenità.
La cifra stilistica di Terdich si riconosce nella maestria tecnica con cui affronta una delle sfide più ardue per un pittore: la rappresentazione dell'acqua e dei giochi di luce che si riflettono su una superficie in costante movimento. Le sue composizioni, complesse e dinamiche, trasmettono sensazioni di libertà, quiete e sospensione attraverso un cromatismo vibrante e un'attenta costruzione compositiva.
Nella serie delle nature morte, Terdich trasforma gli oggetti in presenze metafisiche, emblemi di uno stato d'animo. La sua idea di luce è sinonimo di purezza e assurge a protagonista assoluta. Attraverso una tecnica molto raffinata riesce a governare riflessi e trasparenze appartengono, ormai da molti anni, al suo stile particolare e riconoscibile.
Il percorso espositivo di Terdich, nel tempo, si è sviluppato su scala internazionale con personali in sedi museali di grande pregio: dall'Istituto Italiano di Cultura al Cairo (2000) alla Von Zeidler Art Gallery di Berlino (2019), dalla Galerie Sonia Monti di Parigi (2021) alla Saphira&Ventura Gallery di New York (2022). Di particolare rilievo inoltre segnalo la partecipazione, su invito, alla 59ª Biennale di Venezia 2022, nel Padiglione Nazionale Grenada.
Il 2023 segna una svolta tematica con il progetto Esodo, dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, presentato in anteprima su invito della Presidenza della Camera e promosso in occasione del Giorno del Ricordo il 10 febbraio 2025 presso la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. In questo nuovo ciclo, Terdich sperimenta una pittura materica con cromie neutre e atmosfere particolarmente cariche di paura e smarrimento in un registro di realismo surreale e metafisico. Qui Terdich supera se stesso e affronta una tematica che le è particolarmente cara perché legata anche alla storia della sua famiglia. La capacità di mettersi in gioco nuovamente con un argomento tanto profondo e personale è stata premiata dal grande pubblico e dalla critica che ha riconosciuto all’artista lo spessore culturale ed espressivo tipico di un artista ormai ampiamente affermato.
“Terdich con la sua sensibilità pittorica unica, si fa interprete del dolore storico e della memoria negata, traducendo l'indicibile in composizioni visive che toccano le corde più profonde. Il cuore della sua poetica risiede nella capacità di rappresentare il dramma umano senza mai scadere nella mera responsabilità politica degli eventi.” Christian Fiazza Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Piacenza.
Nel 2024 Paolo Terdich è stato inserito su ULAN (Union List of Artist Names) da Getty Union Research per Getty Vocabulary (ID 500780730). Nel 2025 è apparsa anche una pagina a lui dedicata su Wikipedia nelle pagine italiana e inglese. Due sue opere sono conservate nella collezione del Copelouzos Family Art Museum di Atene. La sua attività è stata recensita e pubblicata in numerose riviste e libri d'arte, tra cui Watercolor - Paintings by Contemporary Artists, dove figura come unico artista italiano selezionato fra i 21 maestri dell'acquerello. Circa sessanta critici e storici d'arte hanno dedicato saggi al suo lavoro, tra cui Paolo Levi, Alberto Moioli, Alfredo Pasolino, Elisa Manzoni, Carlo Francou, Fabio Bianchi, Stefania Pieralice, Daniele Radini Tedeschi e Leslie Dutcher.
Inaugurazione: Sabato 29 novembre 2025, ore 17
All’inaugurazione interverranno oltre alle autorità cittadine, Maria Lisa Skarpa, presidente Associazione Luci e Ombre – Arti Visive Piacenza, che ha curato l’organizzazione e il critico d’arte Alberto Moioli, direttore ed. dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.
Realizzata con la collaborazione del Comune di Piacenza, il Patrocinio della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna, l'esposizione ripercorre l'evoluzione del linguaggio pittorico di Terdich attraverso una selezione di opere che testimoniano il suo percorso creativo dalla prima personale al Cairo nel 2000, fino ai più recenti sviluppi della sua poetica visiva.
Nato a Piacenza nel 1960, Paolo Terdich si distingue per un realismo emozionale che travalica la mera rappresentazione della superficie visibile per penetrare nel mondo interiore delle emozioni. Il blu, colore predominante nella sua produzione, diviene simbolo di tranquillità e armonia, un elemento cromatico che dona equilibrio emotivo e riesce a trasmette serenità.
La cifra stilistica di Terdich si riconosce nella maestria tecnica con cui affronta una delle sfide più ardue per un pittore: la rappresentazione dell'acqua e dei giochi di luce che si riflettono su una superficie in costante movimento. Le sue composizioni, complesse e dinamiche, trasmettono sensazioni di libertà, quiete e sospensione attraverso un cromatismo vibrante e un'attenta costruzione compositiva.
Nella serie delle nature morte, Terdich trasforma gli oggetti in presenze metafisiche, emblemi di uno stato d'animo. La sua idea di luce è sinonimo di purezza e assurge a protagonista assoluta. Attraverso una tecnica molto raffinata riesce a governare riflessi e trasparenze appartengono, ormai da molti anni, al suo stile particolare e riconoscibile.
Il percorso espositivo di Terdich, nel tempo, si è sviluppato su scala internazionale con personali in sedi museali di grande pregio: dall'Istituto Italiano di Cultura al Cairo (2000) alla Von Zeidler Art Gallery di Berlino (2019), dalla Galerie Sonia Monti di Parigi (2021) alla Saphira&Ventura Gallery di New York (2022). Di particolare rilievo inoltre segnalo la partecipazione, su invito, alla 59ª Biennale di Venezia 2022, nel Padiglione Nazionale Grenada.
Il 2023 segna una svolta tematica con il progetto Esodo, dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, presentato in anteprima su invito della Presidenza della Camera e promosso in occasione del Giorno del Ricordo il 10 febbraio 2025 presso la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. In questo nuovo ciclo, Terdich sperimenta una pittura materica con cromie neutre e atmosfere particolarmente cariche di paura e smarrimento in un registro di realismo surreale e metafisico. Qui Terdich supera se stesso e affronta una tematica che le è particolarmente cara perché legata anche alla storia della sua famiglia. La capacità di mettersi in gioco nuovamente con un argomento tanto profondo e personale è stata premiata dal grande pubblico e dalla critica che ha riconosciuto all’artista lo spessore culturale ed espressivo tipico di un artista ormai ampiamente affermato.
“Terdich con la sua sensibilità pittorica unica, si fa interprete del dolore storico e della memoria negata, traducendo l'indicibile in composizioni visive che toccano le corde più profonde. Il cuore della sua poetica risiede nella capacità di rappresentare il dramma umano senza mai scadere nella mera responsabilità politica degli eventi.” Christian Fiazza Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Piacenza.
Nel 2024 Paolo Terdich è stato inserito su ULAN (Union List of Artist Names) da Getty Union Research per Getty Vocabulary (ID 500780730). Nel 2025 è apparsa anche una pagina a lui dedicata su Wikipedia nelle pagine italiana e inglese. Due sue opere sono conservate nella collezione del Copelouzos Family Art Museum di Atene. La sua attività è stata recensita e pubblicata in numerose riviste e libri d'arte, tra cui Watercolor - Paintings by Contemporary Artists, dove figura come unico artista italiano selezionato fra i 21 maestri dell'acquerello. Circa sessanta critici e storici d'arte hanno dedicato saggi al suo lavoro, tra cui Paolo Levi, Alberto Moioli, Alfredo Pasolino, Elisa Manzoni, Carlo Francou, Fabio Bianchi, Stefania Pieralice, Daniele Radini Tedeschi e Leslie Dutcher.
Inaugurazione: Sabato 29 novembre 2025, ore 17
All’inaugurazione interverranno oltre alle autorità cittadine, Maria Lisa Skarpa, presidente Associazione Luci e Ombre – Arti Visive Piacenza, che ha curato l’organizzazione e il critico d’arte Alberto Moioli, direttore ed. dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.
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