Evaristo Fusar. I grandi reportages

Evaristo Fusar, All'uscita dalla Miniera, Charleroi 1958

 

Dal 11 Marzo 2017 al 28 Maggio 2017

Maniago | Pordenone

Luogo: Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie

Indirizzo: via Maestri del Lavoro d'Italia 1

Curatori: Evaristo Fusar

Costo del biglietto: ingresso gratuito



Con le sue fotografie Evaristo Fusar ha raccontato cinquant’anni di vita e di storia. Ha immortalato grandi star, personaggi della politica e del jet set, miti del cinema.

Ha realizzato grandi reportage fotografici lavorando accanto a giornalisti del calibro di Enzo Biagi. Le sue mostre emozionano a tal punto che le sue immagini, scattate a partire dai primi anni Cinquanta quando è diventato fotoreporter per la Interpix, sono diventate un prezioso volume dal titolo “8”, a tiratura limitata, che farà da cornice ad altrettanti differenti mostre che gireranno il mondo toccando le principali capitali europee ed americane.

La mostra riassume alcuni degli aspetti tra quelli più significativi del lavoro di Fusar, come i Minatori di Charleroi, i ritratti dei “Magnifici Sette” del cinema (Groucho Marx, Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Sophia Loren, Orson Welles, Federico Fellini, John Ford; Il Viaggio nell'Europa Comunista  (L'ora del tè in un bar di Dresda, matrimonio civile a Heisenhuttenstadt, posto di ristoro a Rostock, la piscina coperta a Budapest, Night Club a Belgrado, Papa Giovanni Paolo II ad Auschwitz, in coda per entrare a Berlino Est…); la dolce Francia degli anni sessanta; L' Europa in cammino verso l'Unione; Nel Sud d'Italia tra tradizione futuro..oltre ché una serie di copertine che Fusar ha realizzato.per l' Europeo e la Domenica del Corriere.
Dalla mostra emerge così una vedurta d'insieme di una ntiera epoca storica, come quella della seconda metà del Novecento per come è stata – in modo eccezionale – raccontata agli italiani.

Evaristo Fusar (Milano, 1934) conseguito il Diploma Magistrale, inizia il lavoro di fotoreporter nel 1953 presso l'Agenzia Interpix.
Produce reportages in tutta Europa da freelance.
Risiede a Parigi, Londra e Madrid e collabora con il settimanale Settimo Giorno.
Nell'ottobre del 1960 è assunto all'Europeo. Dal 1960 al 1967 è inviato per questa testata. Documenta i maggiori avvenimenti mondiali. E' sul set di Luchino Visconti nel Gattopardo, di Antonioni nel Deserto Rosso, di Fellini in Giulietta degli Spiriti, poi con Germi, Monicelli...
Nel 1967 passa alla Domenica del Corriere, illustrato del Corriere della Sera e fotografa i luoghi e gli avvenimenti in ogni angolo della terra, dalla Siberia all'Australia, al Sud Africa, alle Americhe.
Pubblica I grandi personaggi del firmamento USA: John Ford, Rita Hayworth, Groucho Marx, Zsa Zsa Gabor, Bing Crosby, Clint Eastwood e tanti altri.
Raggiunge e supera il traguardo delle 100 copertine. Nel 1986 passa alla redazione di Capital. Dal 1989 torna libero professionista.
Le sue fotografie sono apparse nelle principali riviste e quotidiani italiani e stranieri.
Nominato Cavaliere della Repubblica nel 1974, nel 1978 gli è stata conferita la grande Medaglia d'oro di Benemerenza della città di Milano.
Nell'aprile 1964 ha esposto alla Galleria Gianferrari di Milano, nel 1978 è stato il primo fotografo italiano dopo Cartier-Bresson e Bischof alla quale la Permanente ha dedicato una personale.
Nel 1988 espone alla Galleria d'Arte Cafiso di Milano I suoi Fusarbolli. Nel dicembre 1994 è alla Galleria Il Diaframma-Kodak Cultura con la personale dedicata ai 100 anni del cinema.
Vive a Ottobiano in provincia di Pavia, dove a creato una sede espositiva polifunzionale per mostre fotografiche e culturali.
Sua madre e suo fratello dove sono nati a Maniago e vi hanno vissuto anche un periodo. Vi abitavano anche gli zii.

Venerdì 10 marzo, alle ore 20.30 presso il ridotto del Teatro Verdi, avrà luogo un incontro con Evaristo Fusar e il direttore del Messaggero Veneto Omar Monastier introdotti da Andrea Carli, Sindaco di Maniago.

Orario: lunedì-giovedì-venerdì-sabato e domenica 9.30-12.30 / 15.30.18.30

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