Donazione Levi: in mostra alla Project Room le ceramiche decorate ad aerografo negli anni ‘30
Dal 08 Febbraio 2020 al 03 Maggio 2020
Faenza | Ravenna
Luogo: MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche
Indirizzo: viale Baccarini 19
Telefono per informazioni: +39 0546 697311
E-Mail info: info@micfaenza.org
Sito ufficiale: http://www.micfaenza.org
L’8 febbraio (ore 17) inaugura nella Project Room la mostra delle opere donate da Giorgio Levi. Si tratta di 35 pezzi, per lo più servizi da tavola, decorati ad aerografo di manifattura italiana ed europea degli anni '30.
I primi esempi della tecnica dell’aerografo applicata alla ceramica risalgono al clima modernista della Repubblica di Weimar e del Bauhaus in Germania. Poi la tecnica si diffuse anche in Italia a partire dalle metà degli anni ’20, in pieno gusto Decò.
In mostra alcuni esemplari di ceramiche tedesche sono affiancati a pezzi delle principali manifatture italiane. Tra tutte si distingue la Galvani di Pordenone che negli anni ’30 realizza un’imponente produzione di terraglie a costi ridotti caratterizzate da colori accesi dati dalla bassa temperatura e decorazioni all’aerografo di facile accesso e consumo.
Alla Galvani si accostano altre manifatture, di dimensioni medie e piccole, che hanno utilizzato l’aerografo in modo creativo e innovativo: le Ceramiche Rometti di Umbertide, Ceramiche Tosin - La Freccia di Vicenza, Barraud, Messeri & C. (B.M.C.) di Sesto Fiorentino, Carraresi e Lucchesi di Sesto Fiorentino, M.I.C.A. di Sesto Fiorentino, F.A.C.I. di Civita Castellana, Sbordoni di Civita Castellana-Roma.
Giorgio Levi collezionista e studioso di ceramica - nel suo saggio dal titolo “Ceramiche italiane Art Dèco” dipinte all’aerografo” (2017) - descrive il ruolo avuto dall’aerografo nella creazione di un linguaggio decorativo moderno in grado di tradurre, anche su oggetti d’uso, gli esiti delle ricerche formali futuriste. E afferma come, grazie alla maggiore economicità e rapidità rispetto alla tradizionale pittura manuale, l’aerografo portò anche alla semplificazione dei decori futuristi e Decò da parte di manifatture che si limitavano ad interpretarne gli stilemi in chiave esclusivamente decorativa.
Giorgio Levi è triestino di nascita e pisano di adozione. Professore ordinario di Informatica presso l’Università degli studi di Pisa fino al 2013, è collezionista e studioso di ceramica italiana del Novecento. Ha pubblicato una decina di volumi dedicati a manifatture toscane, Ezio Nesti e Bini & Carmignani di San Giovanni alla Vena, B.M.C. e Carraresi e Lucchesi di Sesto Fiorentino; il ceramista austriaco Leopold Anzengruber; l’influenza della secessione viennese sulla ceramica italiana. Ha curato una mostra su Ezio Nesti, a Vicopisano, una su B.M.C. e Carraresi e Lucchesi a Campli e Sesto Fiorentino e una sugli epigoni di Rometti a Umbertide. Ha anche curato una mostra di ceramica contemporanea, Bestiale, tenutasi a Napoli, Salerno e Pisa. È il fondatore della rivista scientifica Ceramica e Arti Decorative del Novecento.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 20 aprile 2024 al 27 ottobre 2024
Conversano | Castello Conti Acquaviva D'Aragona
CHAGALL. SOGNO D’AMORE
-
Dal 20 aprile 2024 al 29 settembre 2024
Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
Canova. Quattro Tempi. Fotografie di Luigi Spina
-
Dal 20 aprile 2024 al 21 luglio 2024
Torino | Mastio della Cittadella
Henri de Toulouse-Lautrec. Il mondo del circo e di Montmartre
-
Dal 20 aprile 2024 al 24 novembre 2024
Venezia | Sedi varie
60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere
-
Dal 16 aprile 2024 al 15 settembre 2024
Venezia | Gallerie dell’Accademia
Willem de Kooning e l’Italia
-
Dal 17 aprile 2024 al 22 settembre 2024
Venezia | Ateneo Veneto
Walton Ford. Lion of God