Massimiliano Galliani. Le Strade Del Tempo, Dagli occhi della Gioconda

Massimiliano Galliani, Le Strade Del Tempo, 2016, litografia numerata, cm. 100x140

 

Dal 05 Marzo 2016 al 05 Marzo 2016

Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia

Luogo: 2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte

Indirizzo: via Sessi 1/F

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0522 580143

E-Mail info: duemilanovecento@tin.it

Sito ufficiale: http://www.duemilanovecento.it



Nell’ambito della mostra “Colori polari”, visitabile fino al 10 aprile 2016 alla Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F), sabato 5 marzo 2016, alle ore 18, si terrà la presentazione della nuova produzione litografica di Massimiliano Galliani, nata da un’analisi lenticolare della “Gioconda” di Leonardo Da Vinci.

Ad illustrare le opere, Alberto Zanchetta, Direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone e curatore delle personali dell’artista recentemente allestite presso lo Spazioborgogno di Milano e la Sinagoga di Reggio Emilia. Nel corso della serata, si terrà un intervento di Massimiliano Galliani su una litografia originale.

Le opere pittoriche e le litografie della serie “Le Strade Del Tempo” riproducono le screpolature formatesi negli anni sul capolavoro del Louvre. Affascinato dalla casualità delle linee, l’artista ha deciso di esplorare questo intrico di strade avvalendosi di diversi supporti e materiali.

«Di primo acchito – scrive Alberto Zanchetta – nei quadri di Massimiliano Galliani non è possibile riconoscere lo sguardo ipnotico, seducente e sibillino della Gioconda. Dobbiamo frapporre tra lei e noi una distanza, non solo corporea ma persino cronologica. Più ci avviciniamo ad essa e più ci smarriamo nei suoi intrichi di segni. In queste crepe-rughe, l’artista ha riconosciuto delle Strade, “percorsi” che da lontano si infittiscono fino a farci riconoscere il luogo-volto dipinto da Leonardo, da vicino perdono invece ogni connotazione somatica, si astraggono facendo perdere noi stessi dentro loro...».
Il titolo della mostra – “Colori polari” – fa riferimento alla dominante cromatica delle opere esposte, accomunate dalla presenza del bianco, del rosso e del nero, ossia dei tre “poli” attorno ai quali si articolano tutti i sistemi simbolici legati all’uso del colore sino all’epoca altomedievale, con numerosi rimandi in fiabe, miti e leggende.

In mostra, gli “inganni” della visione di Mario Ballocco, artista milanese che concepiva il quadro come verifica percettiva di un risultato sperimentale, due tempere del 1963 di Pino Pascali, bozzetti realizzati per la copertina della rivista dell’INAPLI (Istituto Nazionale per l’Addestramento e il Perfezionamento dei Lavoratori dell’Industria), un dittico tattile di Pino Pinelli che vede l’utilizzo congiunto di pigmenti e materia plastica, nonché una grande tempera su tela del 1961 di Antonio Sanfilippo, maestro dell’Astrattismo europeo.

Il percorso espositivo comprende, inoltre, opere di Enrico Della Torre, Massimiliano Galliani, Omar Galliani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Antonio Ligabue, Carlo Mattioli, Nunzio, Paola Pezzi e Piero Ruggeri. 

La mostra è visitabile fino al 10 aprile 2016, tutti i giorni con orario 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi.    

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