Jacques Henri Lartigue – André Kertész. La grande fotografia del Novecento
![Jacques Henri Lartigue, René Croquet sur une Théo Schneider de course, 1913, légendée par l'auteur "Grand Prix de l'Automobile Club de France, 26 juin 1912" Jacques Henri Lartigue, René Croquet sur une Théo Schneider de course, 1913, légendée par l'auteur "Grand Prix de l'Automobile Club de France, 26 juin 1912"](http://www.arte.it/foto/600x450/f2/149055-Lartigue.jpg)
© Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL | Jacques Henri Lartigue, René Croquet sur une Théo Schneider de course, 1913, légendée par l'auteur "Grand Prix de l'Automobile Club de France, 26 juin 1912"
Dal 23 Novembre 2024 al 06 Aprile 2025
Riccione | Rimini
Luogo: Villa Mussolini
Indirizzo: Viale Milano 31
Curatori: Marion Perceval e Matthieu Rivallin
Enti promotori:
- Comune di Riccione
E-Mail info: serviziculturali@civita.art
Jacques Henri Lartigue (1894 – 1986) e André Kertész (1894 – 1985) sono nati lo stesso anno a cavallo tra il XIX e XX secolo. Avrebbero potuto conoscersi a Parigi tra le due guerre, ma il loro primo incontro non avvenne prima del 1972, a New York.
Hanno esposto al MoMA rispettivamente nel 1963 e nel 1964, dove sono stati descritti come un dilettante primitivo l’uno e come “l’inventore del fotogiornalismo”, l’altro. Entrambi pionieri della fotografia moderna, hanno lasciato opere con un’estetica singolare. Queste mostre sono state un momento cruciale che hanno segnato per Lartigue l’inizio del riconoscimento internazionale e istituzionale e per Kertész la riscoperta, dopo due decenni più silenziosi.
Le due mostre hanno inoltre contribuito ad affermare lo stile dei due fotografi nella prima metà del XX secolo, identificandoli come precursori di una modernità visuale. Lartigue è considerato un maestro dell’istantanea, Kertész un maestro della fotografia riflessiva.
Lartigue e Kertész non hanno mai intrapreso il percorso più facile verso il riconoscimento. Hanno costruito le loro opere con la massima libertà, lontano dai grandi movimenti artistici.
A partire dagli anni ’70, queste due personalità indipendenti venivano considerate come modelli senza scuola. Mettere in parallelo le loro fotografie, permette di mostrare sia le loro convergenze che le loro divergenze di vita e di punti di vista.
La mostra curata da Marion Perceval e Matthieu Rivallin, è promossa dal Comune di Riccione e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con diChroma photography e Rjma Progetti Culturali.
Hanno esposto al MoMA rispettivamente nel 1963 e nel 1964, dove sono stati descritti come un dilettante primitivo l’uno e come “l’inventore del fotogiornalismo”, l’altro. Entrambi pionieri della fotografia moderna, hanno lasciato opere con un’estetica singolare. Queste mostre sono state un momento cruciale che hanno segnato per Lartigue l’inizio del riconoscimento internazionale e istituzionale e per Kertész la riscoperta, dopo due decenni più silenziosi.
Le due mostre hanno inoltre contribuito ad affermare lo stile dei due fotografi nella prima metà del XX secolo, identificandoli come precursori di una modernità visuale. Lartigue è considerato un maestro dell’istantanea, Kertész un maestro della fotografia riflessiva.
Lartigue e Kertész non hanno mai intrapreso il percorso più facile verso il riconoscimento. Hanno costruito le loro opere con la massima libertà, lontano dai grandi movimenti artistici.
A partire dagli anni ’70, queste due personalità indipendenti venivano considerate come modelli senza scuola. Mettere in parallelo le loro fotografie, permette di mostrare sia le loro convergenze che le loro divergenze di vita e di punti di vista.
La mostra curata da Marion Perceval e Matthieu Rivallin, è promossa dal Comune di Riccione e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con diChroma photography e Rjma Progetti Culturali.
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