1924-2014. La Rai racconta l’Italia

1924-2014. La Rai racconta l’Italia, Complesso del Vittoriano, Roma

 

Dal 31 Gennaio 2014 al 30 Marzo 2014

Roma

Luogo: Complesso del Vittoriano

Indirizzo: piazza dell’Ara Coeli 1

Orari: da lunedì a giovedì 9.30-19.30; venerdì, sabato e domenica9.30-20.30

Curatori: Costanza Esclapon, Alessandro Nicosia, Barbara Scaramucci

Enti promotori:

  • Senato della Repubblica
  • Camera dei Deputati
  • Ministero per i Beni e le attività Culturali e per il Turismo
  • Regione Lazio
  • Provincia di Roma
  • Roma Capitale

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 6780664

E-Mail info: museo.vittoriano1@tiscali.it

Sito ufficiale: http://https://www.comune.roma.it


Inaugura il 31 gennaio negli spazi del Complesso del Vittoriano (per poi fare tappa alla Triennale di Milano) “1924-2014. La Rai racconta l’Italia”, una mostra pensata per celebrare l’istituzione culturale italiana più vicina alla gente che compie, quest’anno, i sessanta anni della sua televisione e i novanta anni della sua radio.
 Servizio pubblico, specchio della vita quotidiana, fonte di informazione, cultura e svago, prima con la radio e poi con la magica scatola della Tv, in quasi un secolo di attività la Rai ha cambiato gli italiani ed è cambiata con loro.
La mostra si propone di raccontare la storia di questa istituzione, e dell’immaginario collettivo che ha contribuito a formare, attraverso simboli, voci e immagini immediatamente riconoscibili, anzi, ormai, paradigmatiche. 
 Tutto questo viene illustrato attraverso spezzoni di programmi, filmati, telegiornali, annunci, servizi, programmi, quiz, tribune politiche, e anche con documenti d’archivio, fotografie d’epoca, opere d’arte della collezione Rai (Guttuso, De Chirico, Casorati, Nespolo, Cremona, Campigli, Turcato, Vedova e molti altri), copioni e testimonianze manoscritte di chi ha partecipato e vissuto la lunga storia iniziata il 27 agosto 1924, con l’atto costitutivo dell’Unione Radiofonica Italiana U.R.I. e gli anni di attività dall’Uri all’Eiar fino alla Rai: novant’anni che parlano con le voci dei protagonisti.
L’esposizione si avvale della collaborazione di Piero Angela, Piero Badaloni, Andrea Camilleri, Bruno Pizzul, Arnaldo Plateroti, Emilio Ravel, Marcello Sorgi, Bruno Vespa e Sergio Zavoli, ed è curata da Costanza Esclapon, direttore Comunicazione e Relazioni Esterne della Rai, Alessandro Nicosia, presidente di Comunicare Organizzando e di Barbara Scaramucci, direttore di Rai Teche.
Una selezione di costumi di scena introduce lo spettatore al percorso espositivo: una sezione di presentazione dal titolo “la Rai: una bella impresa italiana” testimonia l’origine e la nascita dell’azienda; seguono 8 sezioni tematiche, ciascuna con un testimonial/curatore: Sergio Zavoli per l’informazione, Emilio Ravel per lo spettacolo; Andrea Camilleri per la cultura e per la scienza Piero Angela. La sezione politica è affidata a Bruno Vespa, la società a Piero Badaloni, l’economia ad Arnaldo Plateroti e lo sport a Bruno Pizzul. 
 I contributi audio-video e programmi integrali di Rai Teche e del Centro Produzione Rai di Roma si possono consultare da postazioni interattive.
Una sezione a parte, curata da Marcello Sorgi, è dedicata alla storia della Radio narrata attraverso la voce dei protagonisti e molti materiali inediti. Nove postazioni tematiche interattive offrono al visitatore una selezione di novant’anni di programmi radiofonici, una colonnina interattiva del Radiocorriere, cimeli come l’Uccellino dei programmi radio e documenti, come il libretto contenente le “Norme per la redazione di un testo radiofonico”, scritto da Carlo Emilio Gadda nel 1973.
 Nello spazio espositivo centrale c’è un set televisivo degli anni Settanta, ricostruito con la collaborazione del Museo della Radio e Televisione di Torino. E poi tante memorabilia e inediti come i bozzetti originali dei costumi per “Giovanna, la Nonna del Corsaro Nero”, tavole illustrate con i personaggi per “I quattro moschettieri” di Nizza e Morbelli, i giochi in scatola dei quiz televisivi, il copione manoscritto originale del film di Ermanno Olmi “L’albero degli zoccoli” (1978) e il Leone d’Oro 2013 vinto a Venezia da Gianfranco Rosi con il film “Sacro Gra”.
A chiusura del percorso espositivo una sezione documenta l’attività del CRIT-Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai, dalle origini della progettazione al futuro della tecnologia.
L’organizzazione generale e la realizzazione della mostra sono di Comunicare Organizzando, il catalogo è pubblicato per i tipi Skira/Nuova Eri.
La mostra nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Provincia di Roma, e con il sostegno di Eni e di Intesa Sanpaolo.


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