AHORA Y PARA SIEMPRE HEROÍNAS. Belén Ortega e Mirka Andolfo

Belén Ortega, Catwoman
Dal 15 May 2025 al 12 July 2025
Roma
Luogo: Instituto Cervantes
Indirizzo: Piazza Navona 91
Orari: da martedì a venerdì dalle 14:00 alle 20:00 | sabato dalle 12.00 alle 20.00; domenica e lunedì chiuso
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 686 18 71
E-Mail info: pnavona@cervantes.es
Sito ufficiale: http://www.arf.it
ARF! e l’Instituto Cervantes di Roma presentano alla Sala Dalì di Piazza
Navona la mostra in prima assoluta di Belén Ortega e Mirka Andolfo
“AHORA Y PARA SIEMPRE HEROÍNAS”.
Le stelle della DC Comics – Wonder Woman, Supergirl, Catwoman, Harley
Quinn, Punchline, Trinity e le Bombshells – incontrano Angelina, Leslie,
Lady Hellaine, Paprika e Clelia attraverso disegni originali, sketch e
riproduzioni delle tavole digitali native, dal 15 maggio al 12 luglio
2025.
In occasione dell’inaugurazione dell’esposizione, giovedì 15 alle ore
18, le autrici hanno incontrato il pubblico per un talk e una sessione
di dediche.
Per la prima volta dal 2016, a suggellare la lunga e preziosa
collaborazione tra l’Instituto Cervantes di Roma e ARF! Festival, la
Sala Dalì di piazza Navona ospita una doppia mostra che celebra Spagna e
Italia attraverso due delle loro migliori eccellenze.
Dall’Andalusia Belén Ortega, che appartiene a pieno titolo a quella
“scuola spagnola” che sta spopolando nei comics nordamericani di genere
supereroistico grazie ad artisti acclamatissimi come Pepe Larraz, Jorge
Jimènez o Rafa Sandoval (ma la lista potrebbe proseguire con David Aja,
Daniel Acuña, Jorge Fornés, Marcos Martín fino a Salvador Larroca o al
compianto Carlos Pacheco), risultando un’autrice di primo piano
nell’attuale scena professionale iberica, come sottolineato lo scorso
gennaio anche dal Festival di Angoulême.
Dal Piemonte (anche se originaria di Napoli), l’altrettanto eccezionale
Mirka Andolfo, una delle poche autrici italiane che – al pari di
colleghe come Sara Pichelli o Elena Casagrande – può essere definita una
superstar di livello internazionale, avendo raggiunto i massimi livelli
del Fumetto, tanto nel panorama editoriale italiano quanto nei mercati
di Francia e Stati Uniti. Anno dopo anno, ogni nuovo progetto a fumetti
targato Andolfo è un successo!
Pur provenendo da due esperienze artistiche ben distinte, Belén e Mirka
condividono una posizione comune: sono entrambe giovani autrici europee
affermate nel mercato globale che stanno portando nel cosiddetto Fumetto
mainstream (ancora dominato da machismi superomistici o immaginari
comunque codificati) un nuovo modo di guardare, disegnare e narrare le
figure femminili, con uno sguardo europeo capace di reinterpretarle
attraverso una sensibilità contemporanea, dove il corpo non è solo
superficie, ma identità in trasformazione, agente di senso e conflitto.
La Ortega agisce dall’interno del mito supereroistico più iconico,
riforgiandolo con un segno che è anche molto influenzato dai manga; la
sua linea fonde costantemente il dinamismo giapponese alla composizione
occidentale.
E che si tratti di Wonder Woman (con la sua idea di giustizia che passa
per la compassione e l’empatia) o della sua giovane figlia Trinity, che
si tratti di Catwoman o Punchline, le sue heroínas – o villain – sono
donne attualissime e complesse, anche nelle contraddizioni.
Rappresentano il diritto di essere tutto: giuste, ambigue, dolci,
terribili, ironiche, guerriere, divertenti. In una parola: libere!
La Andolfo, invece, partendo dall’erotico o dal grottesco dei suoi
fumetti creator owned, ci parla di desiderio, di identità e di
emancipazione. Le sue protagoniste sono creature che cambiano pelle,
scardinano ruoli, si confrontano con la propria umanità. Da
Sacro/Profano a Blasfamous, sfidano i ruoli che la società vuole imporre
loro, incarnando versioni diverse di una femminilità che rifiuta di
essere addomesticata. Sexy, ironiche, romantiche, esagerate, comiche o
sovrannaturali, per queste protagoniste il proprio corpo non è mai
semplice estetica. È un campo di battaglia dove si combattono forze
contrastanti: la vergogna, il desiderio, l’identità, la seduzione,
l’empowerment. È linguaggio e maschera, è rifugio e arma, è ciò che le
definisce agli occhi del mondo attraverso trasformazioni profonde
(fisiche, emotive, simboliche) che le portano a ridefinire sé stesse.
Come sottolinea Stefano "S3Keno" Piccoli, direttore di ARF! Festival e
curatore della mostra: “La scelta di unire in una sola esposizione Belén
Ortega e Mirka Andolfo è perché entrambe le autrici, utilizzano il
fumetto come spazio politico e poetico, dove il femminile è voce
narrante, soggetto attivo, forza in movimento. Dove ognuna delle loro
eroine racconta una stessa tensione, quella tra immagine imposta e
verità interiore, tra ciò che si è e ciò che si sceglie di diventare.”
Le opere in mostra saranno raccolte nell’ARFbook 2025, il catalogo delle
mostre di ARF! disponibile presso il Bookshop di ARF! Festival dal 23
maggio al Mattatoio La Pelanda a Roma.
Navona la mostra in prima assoluta di Belén Ortega e Mirka Andolfo
“AHORA Y PARA SIEMPRE HEROÍNAS”.
Le stelle della DC Comics – Wonder Woman, Supergirl, Catwoman, Harley
Quinn, Punchline, Trinity e le Bombshells – incontrano Angelina, Leslie,
Lady Hellaine, Paprika e Clelia attraverso disegni originali, sketch e
riproduzioni delle tavole digitali native, dal 15 maggio al 12 luglio
2025.
In occasione dell’inaugurazione dell’esposizione, giovedì 15 alle ore
18, le autrici hanno incontrato il pubblico per un talk e una sessione
di dediche.
Per la prima volta dal 2016, a suggellare la lunga e preziosa
collaborazione tra l’Instituto Cervantes di Roma e ARF! Festival, la
Sala Dalì di piazza Navona ospita una doppia mostra che celebra Spagna e
Italia attraverso due delle loro migliori eccellenze.
Dall’Andalusia Belén Ortega, che appartiene a pieno titolo a quella
“scuola spagnola” che sta spopolando nei comics nordamericani di genere
supereroistico grazie ad artisti acclamatissimi come Pepe Larraz, Jorge
Jimènez o Rafa Sandoval (ma la lista potrebbe proseguire con David Aja,
Daniel Acuña, Jorge Fornés, Marcos Martín fino a Salvador Larroca o al
compianto Carlos Pacheco), risultando un’autrice di primo piano
nell’attuale scena professionale iberica, come sottolineato lo scorso
gennaio anche dal Festival di Angoulême.
Dal Piemonte (anche se originaria di Napoli), l’altrettanto eccezionale
Mirka Andolfo, una delle poche autrici italiane che – al pari di
colleghe come Sara Pichelli o Elena Casagrande – può essere definita una
superstar di livello internazionale, avendo raggiunto i massimi livelli
del Fumetto, tanto nel panorama editoriale italiano quanto nei mercati
di Francia e Stati Uniti. Anno dopo anno, ogni nuovo progetto a fumetti
targato Andolfo è un successo!
Pur provenendo da due esperienze artistiche ben distinte, Belén e Mirka
condividono una posizione comune: sono entrambe giovani autrici europee
affermate nel mercato globale che stanno portando nel cosiddetto Fumetto
mainstream (ancora dominato da machismi superomistici o immaginari
comunque codificati) un nuovo modo di guardare, disegnare e narrare le
figure femminili, con uno sguardo europeo capace di reinterpretarle
attraverso una sensibilità contemporanea, dove il corpo non è solo
superficie, ma identità in trasformazione, agente di senso e conflitto.
La Ortega agisce dall’interno del mito supereroistico più iconico,
riforgiandolo con un segno che è anche molto influenzato dai manga; la
sua linea fonde costantemente il dinamismo giapponese alla composizione
occidentale.
E che si tratti di Wonder Woman (con la sua idea di giustizia che passa
per la compassione e l’empatia) o della sua giovane figlia Trinity, che
si tratti di Catwoman o Punchline, le sue heroínas – o villain – sono
donne attualissime e complesse, anche nelle contraddizioni.
Rappresentano il diritto di essere tutto: giuste, ambigue, dolci,
terribili, ironiche, guerriere, divertenti. In una parola: libere!
La Andolfo, invece, partendo dall’erotico o dal grottesco dei suoi
fumetti creator owned, ci parla di desiderio, di identità e di
emancipazione. Le sue protagoniste sono creature che cambiano pelle,
scardinano ruoli, si confrontano con la propria umanità. Da
Sacro/Profano a Blasfamous, sfidano i ruoli che la società vuole imporre
loro, incarnando versioni diverse di una femminilità che rifiuta di
essere addomesticata. Sexy, ironiche, romantiche, esagerate, comiche o
sovrannaturali, per queste protagoniste il proprio corpo non è mai
semplice estetica. È un campo di battaglia dove si combattono forze
contrastanti: la vergogna, il desiderio, l’identità, la seduzione,
l’empowerment. È linguaggio e maschera, è rifugio e arma, è ciò che le
definisce agli occhi del mondo attraverso trasformazioni profonde
(fisiche, emotive, simboliche) che le portano a ridefinire sé stesse.
Come sottolinea Stefano "S3Keno" Piccoli, direttore di ARF! Festival e
curatore della mostra: “La scelta di unire in una sola esposizione Belén
Ortega e Mirka Andolfo è perché entrambe le autrici, utilizzano il
fumetto come spazio politico e poetico, dove il femminile è voce
narrante, soggetto attivo, forza in movimento. Dove ognuna delle loro
eroine racconta una stessa tensione, quella tra immagine imposta e
verità interiore, tra ciò che si è e ciò che si sceglie di diventare.”
Le opere in mostra saranno raccolte nell’ARFbook 2025, il catalogo delle
mostre di ARF! disponibile presso il Bookshop di ARF! Festival dal 23
maggio al Mattatoio La Pelanda a Roma.
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