Andrea Salvino. Il disordine

Andrea Salvino. Il disordine, Galleria Richter, Roma
Dal 08 Aprile 2022 al 20 Maggio 2022
Roma
Luogo: Galleria Richter
Indirizzo: Vicolo del Curato 3
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 o su appuntamento
E-Mail info: info@galleriarichter.com
Sito ufficiale: http://www.galleriarichter.com
La Galleria Richter è lieta di presentare venerdì 8 Aprile Il Disordine, mostra personale di Andrea Salvino. L’artista torna dopo due anni ad abitare la galleria riflettendo sul concetto di “disordine”.
Uno studio pubblicato sul New York Times, afferma che un ambiente leggermente disordinato permette alla mente di liberarsi dalle convenzioni e di sentirsi più libera di muoversi in tutte le direzioni alla ricerca di nuove risposte e nuove idee. Pertanto, una stanza disordinata non
necessariamente riflette una persona irresponsabile o dalla vita caotica.
Il Disordine è una mostra “disordinata”, lo è apparentemente. “L’unico ordine - afferma l’artista - è la dimensione verticale dei lavori. Ogni lavoro racconta qualcosa o non racconta nulla. C’è bisogno di utilizzare la pittura e il disegno nella loro semplicità. Dei piccoli quadri danno la possibilità di giocare. Sono immediati. Tolgono la responsabilità costante dell´ “opera”, a cui l’artista è costantemente chiamato a rispondere. E in questa mostra non avevo voglia di rispondere. Ma c’è un vantaggio: la possibilità di trovare sempre ciò che si cerca immerso nel proprio caos, seguendo una logica creativa, basata sulla memoria visiva, sui raggruppamenti di oggetti, immagini e racconti. Il “disordine”, lo fuggo e lui mi segue. Lo diniego, e sempre mi ricorda come la creatività nasca spontanea quando c’è.
Andrea Salvino, classe 1969, vive e lavora a Berlino.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi nel 1993. La ricerca artistica di Salvino è strettamente connessa alla storia e trae ispirazione dall’iconografia politica, sociale e cinematografica fondamentalmente del 900 Italiano ed Europeo fino hai nostri giorni. Il suo lavoro può essere inteso come una pagina di storia non ufficiale scritta per immagini attraverso aneddoti e dettagli tratti da documenti figurativi. I soggetti che Salvino fa vivere nelle carte disegnate e nelle tele dipinte sono fotogrammi storici individuati tra fotografie, vecchie cartoline, libri, pellicole o stampe e selezionati poiché motivi iconografici particolarmente significativi e capaci di descrivere l’epoca dalla quale derivano e la cultura di riferimento. Le vicende politiche, la guerra, la pornografia, l’erotismo, il costume e il cinema si susseguono nei disegni di Salvino come se fossero dei frammenti di una realtà passata in grado di fornire e restituire all’osservatore un “pezzo” di identità. Infatti Salvino, senza aver la pretesa di prendere posizioni politiche o ideologiche, svela con le sue opere l’importanza e il potere delle immagini quali elementi che inducono a ricordare, a evocare un fatto storico o altro. e infine, a riconoscere un mondo di appartenenze che va oltre ogni tabù. I soggetti sono trattati dall’artista con familiarità quasi ossessiva, attraverso un tratto veloce e marcato capace di trasmettere vigore e di nutrire l’immaginario dell’osservatore.
Inaugurazione Venerdì 8 Aprile 2022 dalle 13.00 alle 20.00
Uno studio pubblicato sul New York Times, afferma che un ambiente leggermente disordinato permette alla mente di liberarsi dalle convenzioni e di sentirsi più libera di muoversi in tutte le direzioni alla ricerca di nuove risposte e nuove idee. Pertanto, una stanza disordinata non
necessariamente riflette una persona irresponsabile o dalla vita caotica.
Il Disordine è una mostra “disordinata”, lo è apparentemente. “L’unico ordine - afferma l’artista - è la dimensione verticale dei lavori. Ogni lavoro racconta qualcosa o non racconta nulla. C’è bisogno di utilizzare la pittura e il disegno nella loro semplicità. Dei piccoli quadri danno la possibilità di giocare. Sono immediati. Tolgono la responsabilità costante dell´ “opera”, a cui l’artista è costantemente chiamato a rispondere. E in questa mostra non avevo voglia di rispondere. Ma c’è un vantaggio: la possibilità di trovare sempre ciò che si cerca immerso nel proprio caos, seguendo una logica creativa, basata sulla memoria visiva, sui raggruppamenti di oggetti, immagini e racconti. Il “disordine”, lo fuggo e lui mi segue. Lo diniego, e sempre mi ricorda come la creatività nasca spontanea quando c’è.
Andrea Salvino, classe 1969, vive e lavora a Berlino.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi nel 1993. La ricerca artistica di Salvino è strettamente connessa alla storia e trae ispirazione dall’iconografia politica, sociale e cinematografica fondamentalmente del 900 Italiano ed Europeo fino hai nostri giorni. Il suo lavoro può essere inteso come una pagina di storia non ufficiale scritta per immagini attraverso aneddoti e dettagli tratti da documenti figurativi. I soggetti che Salvino fa vivere nelle carte disegnate e nelle tele dipinte sono fotogrammi storici individuati tra fotografie, vecchie cartoline, libri, pellicole o stampe e selezionati poiché motivi iconografici particolarmente significativi e capaci di descrivere l’epoca dalla quale derivano e la cultura di riferimento. Le vicende politiche, la guerra, la pornografia, l’erotismo, il costume e il cinema si susseguono nei disegni di Salvino come se fossero dei frammenti di una realtà passata in grado di fornire e restituire all’osservatore un “pezzo” di identità. Infatti Salvino, senza aver la pretesa di prendere posizioni politiche o ideologiche, svela con le sue opere l’importanza e il potere delle immagini quali elementi che inducono a ricordare, a evocare un fatto storico o altro. e infine, a riconoscere un mondo di appartenenze che va oltre ogni tabù. I soggetti sono trattati dall’artista con familiarità quasi ossessiva, attraverso un tratto veloce e marcato capace di trasmettere vigore e di nutrire l’immaginario dell’osservatore.
Inaugurazione Venerdì 8 Aprile 2022 dalle 13.00 alle 20.00
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 08 dicembre 2023 al 29 settembre 2024 Lucca | Cavallerizza di Lucca
Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca
-
Dal 09 dicembre 2023 al 14 febbraio 2024 Bologna | Palazzo D'Accursio
Giovanni Masotti (1873-1915). Turbamento ed estasi
-
Dal 07 dicembre 2023 al 10 marzo 2024 Torino | Musei Reali di Torino - Galleria Sabauda
Antonio Campi a Torre Pallavicina. L’Oratorio di Santa Lucia
-
Dal 06 dicembre 2023 al 17 marzo 2024 Venezia | Museo di Palazzo Grimani
David ‘Chim’ Seymour. Il Mondo e Venezia. 1936-56
-
Dal 07 dicembre 2023 al 07 aprile 2024 Fano | Palazzo Malatestiano
Pietro Perugino a Fano. ‘Primus pictor in orbe’
-
Dal 07 dicembre 2023 al 03 marzo 2024 Rovereto | Mart Rovereto
Dürer. Mater et melancholia