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Andreana Scanderbeg e Alexander Sauer. Iconic Geography. Works 2005-2015

Andreana Scanderbeg e Alexander Sauer. Iconic Geography. Works 2005-2015
Dal 25 Febbraio 2015 al 05 Maggio 2015
Roma
Luogo: Anteprima D' Arte Contemporanea
Indirizzo: piazza Mazzini 27
Orari: da martedì a venerdì; sabato su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 06 37500282
E-Mail info: info@anteprimadartecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.anteprimadartecontemporanea.it/
La mostra vuole introdurre lo spettatore nelle varie serie realizzate, negli ultimi dieci anni, dai fotografi Andreana Scanderbeg & Alexander Sauer, abili narratori delle tecnologie di controllo.
Dal testo di Camilla Boemio ‘ (…) C'è la fiducia nell'innovazione tecnologica, nella bellezza dell'architettura contemporanea, quale migliore espressione della vita urbana che cambia.
Ogni scatto dimostra come immortalare l’ architettura non sia meno complesso che cogliere l'espressione giusta di un volto in un ritratto.
La mostra racconta di gente e mondi urbani attraverso il paesaggio costruito, considerando la fotografia lo strumento forse più adatto e ambizioso per documentarlo. Piuttosto che della simbiosi tra le due discipline,’ Iconic Geography.Works 2005-2015 ‘tratta di come un percorso fotografico possa aiutare a orientare lo sguardo: dalla vita immaginata intorno a siti impervi, l’ analisi dell’ impatto industriale sul territorio e come si sviluppi il lavoro nei contesti industriali.
I fotografi Svizzeri hanno esplorato i più svariati posti geografici sul bordo della civiltà dove l'uomo, spesso, capitola e cede. Nelle immagini esteticamente perfette hanno evocato il passato glorioso di aerei iconici che sono abbandonati nel deserto. Le cui carcasse ci raccontano di viaggi, esaltandone le linee e le forme.
Nella nuova serie, ‘ Chavalon ‘ hanno catturato la bellezza morbosa del progresso e individuato un estetica della perdita del controllo.
Merci, treni, navi, processi di produzione e paesaggi industriali riempiono le periferie del mondo; raccontandoci di un progresso e di spostamenti, viaggi e mondi fatti di lavoro nel quale l’ uomo nelle aziende applica le tecnologie e l’ innovazione.
Un mondo, non a tutti conosciuto, appare ai nostri occhi nel quale il tempismo e la determinazione ci raccontano di progressi e sconfitte; dove stiamo andando, e dove probabilmente arriveremo nelle nostre scoperte e nell’ evoluzione dell’ economia.
Se fino a qualche decennio fa, le fotografie che raccontavano il mondo del lavoro erano un appannaggio degli archivi aziendali – oggi sono diventate di ricerca e hanno una nuova forma di collezionismo.
Nelle scelte vagliate, per la loro prima mostra Italiana, è stato pensato un racconto nel quale ripercorrere le febbrili rotte del mondo degli affari e delle merci, nel quale le tappe delle metropoli sono intervallate con luoghi periferici nei quali il racconto si addentra
all’ interno di: silos, tubi, macchinari industriali, particolari ed aziende nelle quali il rumore ed il barlume del gas, il fuoco e il vapore dialogano con la routine.
Come in un attuale remake di ‘ Rumore Rosso ‘ di Michelangelo Antonioni siamo distratti da quel paesaggio articolato ed industriale nel quale perdersi, o ritrovarsi. ‘
Andreana Scanderbeg (è nata a Los Angeles,negli Stati Uniti) e Alexander Sauer (è nato a Frankfurt am Main, in Germania) sono un duo di fotografi; basati a Zurigo. Dal 2005, Scanderbeg e Sauer hanno prodotto molte serie realizzate a livello internazionale.
Il loro lavoro fotografico si concentra principalmente sulla narrazione dei siti aziendali e industriali; i quali vengono reinterpretati in modo personale; questi ultimi sono caratterizzati da una espressione visiva unica e da una visione coerente. Il paesaggio industriale viene rappresentato in modo molto incisivo, i luoghi estremamente lontani per la maggior parte delle persone – diventano familiari mostrandone i dettagli e gli scenari di un paesaggio eroso e plasmato dall’ intervento umano.
Tra le tante mostre avute segnaliamo VOLTA Basel nel 2014 e l’ attuale BIG DATA (group show) a Zurigo.
Camilla Boemio è un curatore, un critico d’arte contemporanea, e un consulente di progetti Universitari di ricerca la cui pratica di analisi tratta le politiche di partecipazione della curatela ed il filone arte-scienza. Boemio ha co-fondato e diretto la piattaforma AAC ed è da poco curatore associato della fondazione APT- Artist Pension Trust.
E’ stata Deputy Curator del Padiglione Nazionale delle Maldive ala 55. International Art Exhibition La Biennale di Venezia.
Dal testo di Camilla Boemio ‘ (…) C'è la fiducia nell'innovazione tecnologica, nella bellezza dell'architettura contemporanea, quale migliore espressione della vita urbana che cambia.
Ogni scatto dimostra come immortalare l’ architettura non sia meno complesso che cogliere l'espressione giusta di un volto in un ritratto.
La mostra racconta di gente e mondi urbani attraverso il paesaggio costruito, considerando la fotografia lo strumento forse più adatto e ambizioso per documentarlo. Piuttosto che della simbiosi tra le due discipline,’ Iconic Geography.Works 2005-2015 ‘tratta di come un percorso fotografico possa aiutare a orientare lo sguardo: dalla vita immaginata intorno a siti impervi, l’ analisi dell’ impatto industriale sul territorio e come si sviluppi il lavoro nei contesti industriali.
I fotografi Svizzeri hanno esplorato i più svariati posti geografici sul bordo della civiltà dove l'uomo, spesso, capitola e cede. Nelle immagini esteticamente perfette hanno evocato il passato glorioso di aerei iconici che sono abbandonati nel deserto. Le cui carcasse ci raccontano di viaggi, esaltandone le linee e le forme.
Nella nuova serie, ‘ Chavalon ‘ hanno catturato la bellezza morbosa del progresso e individuato un estetica della perdita del controllo.
Merci, treni, navi, processi di produzione e paesaggi industriali riempiono le periferie del mondo; raccontandoci di un progresso e di spostamenti, viaggi e mondi fatti di lavoro nel quale l’ uomo nelle aziende applica le tecnologie e l’ innovazione.
Un mondo, non a tutti conosciuto, appare ai nostri occhi nel quale il tempismo e la determinazione ci raccontano di progressi e sconfitte; dove stiamo andando, e dove probabilmente arriveremo nelle nostre scoperte e nell’ evoluzione dell’ economia.
Se fino a qualche decennio fa, le fotografie che raccontavano il mondo del lavoro erano un appannaggio degli archivi aziendali – oggi sono diventate di ricerca e hanno una nuova forma di collezionismo.
Nelle scelte vagliate, per la loro prima mostra Italiana, è stato pensato un racconto nel quale ripercorrere le febbrili rotte del mondo degli affari e delle merci, nel quale le tappe delle metropoli sono intervallate con luoghi periferici nei quali il racconto si addentra
all’ interno di: silos, tubi, macchinari industriali, particolari ed aziende nelle quali il rumore ed il barlume del gas, il fuoco e il vapore dialogano con la routine.
Come in un attuale remake di ‘ Rumore Rosso ‘ di Michelangelo Antonioni siamo distratti da quel paesaggio articolato ed industriale nel quale perdersi, o ritrovarsi. ‘
Andreana Scanderbeg (è nata a Los Angeles,negli Stati Uniti) e Alexander Sauer (è nato a Frankfurt am Main, in Germania) sono un duo di fotografi; basati a Zurigo. Dal 2005, Scanderbeg e Sauer hanno prodotto molte serie realizzate a livello internazionale.
Il loro lavoro fotografico si concentra principalmente sulla narrazione dei siti aziendali e industriali; i quali vengono reinterpretati in modo personale; questi ultimi sono caratterizzati da una espressione visiva unica e da una visione coerente. Il paesaggio industriale viene rappresentato in modo molto incisivo, i luoghi estremamente lontani per la maggior parte delle persone – diventano familiari mostrandone i dettagli e gli scenari di un paesaggio eroso e plasmato dall’ intervento umano.
Tra le tante mostre avute segnaliamo VOLTA Basel nel 2014 e l’ attuale BIG DATA (group show) a Zurigo.
Camilla Boemio è un curatore, un critico d’arte contemporanea, e un consulente di progetti Universitari di ricerca la cui pratica di analisi tratta le politiche di partecipazione della curatela ed il filone arte-scienza. Boemio ha co-fondato e diretto la piattaforma AAC ed è da poco curatore associato della fondazione APT- Artist Pension Trust.
E’ stata Deputy Curator del Padiglione Nazionale delle Maldive ala 55. International Art Exhibition La Biennale di Venezia.
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