Archeologia in Vallicelliana

Archeologia in Vallicelliana

 

Dal 04 Febbraio 2015 al 04 Febbraio 2015

Roma

Luogo: Biblioteca Vallicelliana

Indirizzo: piazza della Chiesa Nuova 18

Orari: h 17

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06.68802671

E-Mail info: b-vall.promozione@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.vallicelliana.it/


Mercoledì 4 febbraio alle ore 17, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, si tiene un nuovo incontro del ciclo di conferenze Archeologia in Vallicelliana realizzato in collaborazione con Terra Italia Onlus, Associazione per lo sviluppo e la diffusione degli Studi sull'Italia romana. La conferenza di Flavio Enei, archeologo e direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica di S. Severa, è dedicata al tema Ager Caeretanus: nuove scoperte e acquisizioni da Pyrgi e Castrum Novum. Fondatore del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, Enei ha pubblicato i volumi Pyrgi sommersa. Ricognizioni archeologiche subacquee nel porto dell'antica Caere e  Il Museo del Mar e della Navigazione Antica. di S. Severa. 
Scopo del progetto denominato Ager Caeretanus, ideato e diretto da Enei, è quello di indagare  uomini e paesaggi dell'ager caeretanus, le campagne dell'antica  Caere, in epoca etrusca una tra le più potenti città del Mediterraneo, corrispondente all'odierna Cerveteri, lungo la costa tirrenica, a circa quaranta chilometri a nord-ovest di Roma. L'etrusca Caisra, ricordata dagli autori classici con il nome di Agylla-Caere, è posta su di un ampio pianoro tufaceo dai fianchi scoscesi, affacciato sulla pianura litoranea a circa sei chilometri dal mare, presso il punto di confluenza tra le valli dei fossi Mola e Manganello, alle falde dei Monti Ceriti. Un territorio molto ricco e favorevole all'insediamento umano, con una disponibilità quasi illimitata di risorse naturali facilmente accessibili, consistenti in terreni fertili, corsi d'acqua, sorgenti perenni, lagune costiere, legname, minerali e una felice posizione geografica in rapporto alla viabilità terrestre e marittima sono, indubbiamente, alcuni dei fattori determinanti la fortuna del populus cerite. La ricerca, destinata alla ricostruzione dei paesaggi antichi, riguarda l'immediato hinterland del centro urbano, esteso tra il Mare Tirreno e i Monti Ceriti, comprendente località distanti al massimo quindici chilometri dall'abitato.

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