Bizhan Bassiri. Specchio Solare

© Ph Mahhnaz Sahhaf | Bizhan Bassiri, Noor, 2015. Aun Gallery Tehran, Iran

 

Dal 23 Febbraio 2016 al 31 Dicembre 2018

Roma

Luogo: Museo Carlo Bilotti

Indirizzo: viale Fiorello La Guardia

Orari: Ottobre - maggio: da martedì a venerdì 10 - 16; sabato e domenica 10 - 19. Giugno - settembre: da martedì a venerdì 13 - 19; sabato e domenica 10 - 19

Curatori: Bruno Corà

Enti promotori:

  • Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 060608

Sito ufficiale: http://www.museocarlobilotti.it



La luce, Noor in persiano, è elemento base dell’opera di Bizhan Bassiri che dal 23 febbraio al 31 dicembre 2016 sarà collocata sulla porta centrale del Museo Carlo Bilotti di Roma. L’iniziativa segue di pochi giorni l’inaugurazione al MACRO Testaccio della personale dello stesso artista, La Riserva Aurea del Pensiero Magmatico, aperta al pubblico fino al 29 marzo prossimo.

L’iniziativa è organizzata da Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Tehran Museum of Contemporary Arts, Fondazione VOLUME! di Roma, AUN Gallery di Tehran e Claudio Poleschi Arte Contemporanea di Lucca.

La scultura Specchio Solare torna in Italia dopo essere stata protagonista della personale dedicata a Bassiri, tenutasi nel settembre del 2015 alla AUN Gallery di Tehran. A Roma, al Museo Carlo Bilotti, l’opera entra in contatto con il cuore verde della città, creando un legame di continuità tra le due capitali e le due culture, di cui l’artista stesso è un esponente.

Nel termine Noor è chiaro il riferimento alla luce naturale che metterà in relazione la scultura Specchio Solare di Bizhan Bassiri con lo spazio che la circonda, liberandola della sua funzione primaria di superficie riflettente per trasformarla in luogo in cui la luce diviene forma. Sulla porta del Museo Bilotti l’artista italo persiano compie un gesto di continuità nello spazio che genera un’apertura su una nuova dimensione, innescando una serie infinita di rimandi tra reale e immaginario.

Bizhan Bassiri, nato a Tehran nel 1954, giunge a Roma nel 1975 e vive tra Roma e Chiusi (Siena). Comincia a esporre nel 1981 partecipando a mostre personali e collettive. La sua ricerca artistica inizia con l’utilizzo di materiali diversi: superfici di cartapesta e di acciaio e bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche. È autore del Pensiero Magmatico (1984), del Manifesto del Pensiero Magmatico (1984 - 2016).Tra le mostre principali, personali e collettive, si segnalano: Paesaggio con rovine, Orestiadi, Gibellina (Trapani) (1992). IX Biennale di Sydney (Australia) (1992). Corpus Delicti, Museum van Hedendaagse Kunst, Gand (Belgio) (1995). Engel: Engel, Kunsthalle, Vienna (Austria); Pensiero Magmatico. Paesaggi della Mente, Borholms Kunstmuseum, Borholms (Danimarca) (1998). Au rendez-vous des amis. Identità e Opera, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (1998). The Opening. Eventi Tellurici, Arsaevi, Collegiumartisticum, Sarajevo (Bosnia) (2002). Sorgente, Centro Arte Contemporanea BM, Tophane-i Amire, Istanbul (Turchia) (2004). Il Pendio, Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2004). La Caduta delle Meteoriti, Museo Archeologico Nazionale di Venezia (2011). La Riserva Aurea, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia (2013). La Battaglia, Sala dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, Firenze (2014). Motlaq, Tehran Contemporary Art Museum, Tehran (2015). Noor, Aun Gallery, Tehran (2015). 

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