Chiara Abbaticchio. Frammenti di Memoria
Dal 25 Febbraio 2015 al 09 Marzo 2015
Roma
Luogo: Galleria Vittoria
Indirizzo: via Margutta 103
Orari: da lunedì a venerdì 15-19 e su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 36001878
E-Mail info: info@galleriavittoria.com
Sito ufficiale: http://www.galleriavittoria.com
Un mondo di Elementi rielaborati finalizzati a creare il linguaggio pittorico caratteristico di Chiara Abbaticchio attraverso la sua gestualità e i suoi cromatismi, dai caratteri accattivanti.
"Frammenti di Memoria" inaugura Mercoledì 25 Febbraio alle ore 18.00 e durerà fino al 9 Marzo presso la Galleria Vittoria di via Margutta 103 di Roma, in mostra l'ultimo percorso artistico e di ricerca, durato 2 anni dell'Artista romana Chiara Abbaticchio, a cura di Tiziana Todi.
L'Artista presenta un connubio tra le figure calde e morbide, della donna emancipata, libera, indipendente e trasgressiva, e il mondo freddo e rigido della metropoli simbolo della modernità, fondendoli tra di loro armonicamente rendendoli unico protagonista dell'opera.
Scrive di lei Claudio Bardi:
Che cosa ne sappiamo del Mondo e della Realtà Intorno a noi? I Mezzi di cui disponiamo per Ricevere le impressioni Sono assurdamente scarsi, e Le nostre cognizioni in Merito Agli Oggetti Che ci circondano, infinitamente ristrette. Vediamo la Realtà circostante venire siamo comunemente, e culturalmente, abituati a vederla, ed ignoriamo quasi sempre del tutto il Motivo per cui Uno sporadico frammento di tanta pubblica "Realtà" ci Resti, talvolta, impresso in modo indelebile quasi nell'anfratto Più recondito e intimo dell'animo, o nello Spazio Più profondo e privato della memoria.
"Frammenti di Memoria" inaugura Mercoledì 25 Febbraio alle ore 18.00 e durerà fino al 9 Marzo presso la Galleria Vittoria di via Margutta 103 di Roma, in mostra l'ultimo percorso artistico e di ricerca, durato 2 anni dell'Artista romana Chiara Abbaticchio, a cura di Tiziana Todi.
L'Artista presenta un connubio tra le figure calde e morbide, della donna emancipata, libera, indipendente e trasgressiva, e il mondo freddo e rigido della metropoli simbolo della modernità, fondendoli tra di loro armonicamente rendendoli unico protagonista dell'opera.
Scrive di lei Claudio Bardi:
Che cosa ne sappiamo del Mondo e della Realtà Intorno a noi? I Mezzi di cui disponiamo per Ricevere le impressioni Sono assurdamente scarsi, e Le nostre cognizioni in Merito Agli Oggetti Che ci circondano, infinitamente ristrette. Vediamo la Realtà circostante venire siamo comunemente, e culturalmente, abituati a vederla, ed ignoriamo quasi sempre del tutto il Motivo per cui Uno sporadico frammento di tanta pubblica "Realtà" ci Resti, talvolta, impresso in modo indelebile quasi nell'anfratto Più recondito e intimo dell'animo, o nello Spazio Più profondo e privato della memoria.
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