Il bianco e il nero. L’acquaforte contemporanea
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Il bianco e il nero. L’acquaforte contemporanea
Dal 25 Gennaio 2013 al 16 Febbraio 2013
Roma
Luogo: Edarcom Europa Galleria d’Arte Contemporanea
Indirizzo: via Macedonia 12/16
Orari: da lunedì a sabato 10.30-13/ 15.30-19.30
Curatori: Francesco Ciaffi
Telefono per informazioni: +39 06 7802620
E-Mail info: edarcom_europa@yahoo.it
Sito ufficiale: http://www.edarcom.it/
Dal 25 gennaio al 16 febbraio 2013, presso la galleria d’arte contemporanea Edarcom Europa in via Macedonia n. 12/16, si terrà “Il bianco e il nero”, mostra dedicata alla tecnica dell'incisione in acquaforte.
Le atmosfere degli interni di Ugo Attardi, le surreali figure di Enrico Benaglia, i luoghi senza tempo di Mario Ferrante, le morbide donne di Emilio Greco, gli scorci romani di Sigfrido Oliva, i temi poetici di Ernesto Piccolo, le città ideali di Carlo Roselli, l'immaginario fantastico di Cynthia Segato, le crude raffigurazioni di Renzo Vespignani accompagneranno il visitatore alla riscoperta di una tecnica considerata, a ragione, un prodotto di nicchia nel mercato dell'arte.
L'immenso lavoro della preparazione della lastra, dell'affumicatura della cera, dell'incisione e della successiva morsura nell'acido, poco si confà ad un modello di società che vuole imporre anche nella produzione dell'artista tempi di esecuzione certi e rapidi. Ed è proprio ciò che rende questa tecnica così affascinante e coinvolgente. L'incisione è spesso qualcosa che l'artista produce innanzitutto per sé stesso, nella tranquillità del proprio studio, per l'esigenza intima di sperimentare una tecnica antica dai risultati estetici sorprendenti. Anche la tiratura molto bassa in cui solitamente viene realizzata l'incisione è un'ulteriore prova del pregio di questa tecnica.
Le atmosfere degli interni di Ugo Attardi, le surreali figure di Enrico Benaglia, i luoghi senza tempo di Mario Ferrante, le morbide donne di Emilio Greco, gli scorci romani di Sigfrido Oliva, i temi poetici di Ernesto Piccolo, le città ideali di Carlo Roselli, l'immaginario fantastico di Cynthia Segato, le crude raffigurazioni di Renzo Vespignani accompagneranno il visitatore alla riscoperta di una tecnica considerata, a ragione, un prodotto di nicchia nel mercato dell'arte.
L'immenso lavoro della preparazione della lastra, dell'affumicatura della cera, dell'incisione e della successiva morsura nell'acido, poco si confà ad un modello di società che vuole imporre anche nella produzione dell'artista tempi di esecuzione certi e rapidi. Ed è proprio ciò che rende questa tecnica così affascinante e coinvolgente. L'incisione è spesso qualcosa che l'artista produce innanzitutto per sé stesso, nella tranquillità del proprio studio, per l'esigenza intima di sperimentare una tecnica antica dai risultati estetici sorprendenti. Anche la tiratura molto bassa in cui solitamente viene realizzata l'incisione è un'ulteriore prova del pregio di questa tecnica.
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