Imperdibile Marilyn. Donna, Mito, Manager

Imperdibile Marilyn. Donna, Mito, Manager

 

Dal 17 Maggio 2017 al 05 Novembre 2017

Roma

Luogo: Palazzo degli Esami

Indirizzo: Via Girolamo Induno 4

Orari: Lun - Gio 10 - 20 | Ven - Sab 10 - 23 | Dom 10 - 21 | L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura

Curatori: Fabio Di Gioia

Costo del biglietto: Adulti 16 € | Studenti (14-26 anni), over 65, disabili (con accompagnatore secondo la Legge 104/92) 12 € | Bambini e ragazzi (dai 7 ai 13 anni) 9 € | Fino a 6 anni ingresso gratuito. Per i servizi di prevendita va aggiunta una commissione di € 2 iva inclusa per ogni biglietto

Telefono per prevendita: 892.101

E-Mail info: info@imperdibilemarilyn.it

Sito ufficiale: http://www.imperdibilemarilyn.it/la-mostra/



I beni di Marilyn vengono messi all’asta soltanto nel 1999. Rimaste intatte per decenni, come in una capsula del tempo, le casse immagazzinate furono aperte dopo quasi 37 anni ed il loro contenuto fu catalogato. La maggior parte degli oggetti fu venduta nell’ottobre del 1999, suscitando un enorme interesse internazionale, anche tra le celebrità. Grazie al successo dell’asta altri oggetti furono venduti successivamente da Christie’s e Julien’s e gli effetti personali di Marilyn furono acquistati da collezionisti di tutto il mondo. Nell’esposizione realizzata a Palazzo degli Esami, trova spazio con oltre 200 pezzi, la più ampia collezione al mondo di effetti appartenuti alla diva. Sono esposti anche oggetti di grande importanza storica e artistica, contestuali alla vita di Marilyn.

IMPERDIBILE MARILYN si inserisce nel quadro delle più pregevoli esposizioni internazionali che illustrano la vita e il periodo storico di personaggi e personalità di primo piano che hanno fatto la storia della nostra cultura recente. Con la mostra su Marilyn si toccano, oltre il mito e la carriera dell’attrice, anche i periodi di florida affermazione delle produzioni cinematografiche di Hollywood. Particolarmente importante proprio per il nostro cinema. Com’è noto, importanti connessioni si stabilirono proprio all’indomani della seconda Guerra Mondiale tra le produzioni cinematografiche italiane del neorealismo e gli Stati Uniti, dove, lo stile asciutto, semplice, vero, dei film italiani e dei nostri protagonisti, conquistò il pubblico con suggestioni poetiche e profondamente umane.

La mostra su Marilyn Monroe rappresenta uno strumento utile anche al ricordo di questo importante ponte storico e culturale.
Emblematico è il momento della consegna del premio del David di Donatello (la Targa d’Oro) consegnata nel 1959 proprio dalla nostra grande e emozionatissima Anna Magnani alla diva americana nella sede dell’Istituto di Cultura Italiano a New York, momenti questi sottolineati dal commento di un vibrante Ruggero Orlando nelle immagini custodite dall’Istituto Luce. Il prestigioso premio è stato riacquistato da BVULGARI ed è stato concesso alla mostra IMPERDIBILE MARILYN per tutta la durata dell’esposizione.

L’ESPOSIZIONE A ROMA

La mostra dedicata alla donna che è diventata l’icona e il mito del cinema di Hollywood presenta nella prestigiosa sede di Palazzo degli Esami, gli oggetti che ne raccontano, molto da vicino, la storia. Grazie alla collaborazione dei maggiori collezionisti internazionali e alle recenti intese tra questi raggiunte, è stato possibile configurare la più importante esposizione sulla vita di Norma Jeane Mortenson.

Nell’insieme, questi importanti prestiti fanno rivivere la grande storia della Monroe, concedendo di entrare nel privato e partendo dai grandi sogni di una ragazza semplice, non particolarmente fortunata. L’esposizione vivace di tanti effetti personali e di oggetti che emanano un’incredibile fascino, avvicina il visitatore alla persona e alla sua intimità. Vestiti, accessori, cosmetici, oggetti simbolo del suo lifestyle e di quello dell’epoca, regali avuti da altre grandi star del cinema, o che ne rappresentano la frequentazione, sceneggiature, contratti cinematografici della casa di produzione da lei fondata, pellicole o spezzoni di film, fotografie di scena o pubbliche apparizioni anche inedite, immagini che illustrano i principali momenti della carriera e della vita privata. Tanti elementi dunque che riconducono ad una personalità molto più articolata rispetto all’icona voluta nei film.

L’esposizione svela, in anni ancora severi per la condizione femminile, la grande determinazione di una donna capace di andare controcorrente e di saper essere unica. Ne consegue un ritratto che colpisce ben oltre la fisicità e cioè quello di una personalità che ha saputo coniugare gli aspetti anche più frivoli dell’esistenza con la durezza e la serietà che il lavoro impone.

La mostra rivela, passo dopo passo l’istinto di una vera manager. Una Marilyn da non perdere, quella che va oltre il mito e che sopravvive come figura molto attuale. Una donna che oggi definiremmo perfettamente emancipata.

Norma Jeane Mortenson, alias Marilyn Monroe, nasce il 1° giugno 1926 a Los Angeles ed è battezzata con il nome di Norma Jeane Baker. Poche settimane dopo la nascita, la madre decide di darla in affidamento. Norma Jeane trascorre tutti gli anni fino all’adolescenza presso famiglie affidatarie, con pesanti conseguenze emotive che la portano a percepire la propria vita priva di vero amore.
A Hollywood, la bambina infelice trova rifugio nel mondo del cinema. Nasce in lei il desiderio di diventare attrice e scopre il suo idolo Jean Harlow, l’attrice più celebrata della Hollywood degli anni Trenta. Grace Goddard, amica della madre biologica e, successivamente, sua tutrice, incoraggia fortemente i suoi sogni di attrice.

Con l’inizio della pubertà la sua vita cambia improvvisamente. Norma Jeane scopre per la prima volta il proprio carisma e l’effetto che suscita nelle persone che la circondano e, soprattutto, impara a usare con grande sicurezza i propri attributi femminili sviluppatisi precocemente.

Prende sempre più le distanze dal ruolo di sex symbol che le è stato imposto in passato, e che lei stessa ha consapevolmente utilizzato, per interpretare i ruoli che desidera. Con la sua casa cinematografica, produce e interpreta Fermata d’autobus (1956) e Il principe e la ballerina (1957). Per la sua interpretazione in queste produzioni riceve premi cinematografici internazionali e una candidatura per il Golden Globe. Infine per il ruolo di protagonista nel suo film successivo, il classico A qualcuno piace caldo, riceve il Golden Globe Award nella categoria ‘Migliore attrice del 1959 in una commedia‘.
Nel marzo 1962 le viene conferito il secondo Golden Globe Award, questa volta nella categoria ‘Attrice cinematografica preferita del 1961’. Lo stesso anno riceve la prestigiosa proposta di cantare per il Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy al Madison Square Garden di New York ed è introdotta nelle alte sfere della società. La canzone di compleanno, praticamente sussurrata, alimenta le voci di una relazione tra il Presidente e l’attrice che non sono mai state confermate.

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