La casa per tutti. Franco Marescotti 1908-1991

Franco Marescotti, Progetto di case per gli operai del Lanificio Rossi a Schio, 1937 con I. Diotallevi

 

Dal 23 Maggio 2016 al 23 Maggio 2016

Roma

Luogo: Accademia di San Luca

Indirizzo: piazza dell’Accademia di San Luca 77

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06.6798850 / 06.6798848

E-Mail info: comunicazione@accademiasanluca.it

Sito ufficiale: http://www.accademiasanluca.eu



Lunedì 23 maggio 2016, a partire dalle ore 17, l'Accademia Nazionale di San Luca, nell'ambito delle iniziative previste per la VI Giornata Nazionale degli Archivi di Architettura organizzata da AAAItalia, presenta al pubblico l'archivio progetti di Franco Marescotti (190841991) donato all'Accademia nel novembre 2015. Dopo la conferenza di Maristella Casciato intitolata Vivere l'Architettura verrà inaugurata la mostra La casa per tutti. Franco Marescotti 19081991, una rassegna di disegni e modelli dell'archivio Marescotti, incentrata sul tema dell'abitazione che fu centrale nella ricerca progettuale condotta nell'arco dell'intera sua vita professionale, a partire dagli anni Trenta del Novecento. Una "mostra per un giorno", che non ha la pretesa di offrire una esaustiva ricognizione del complesso pensiero di Marescotti sulla casa ma che intende "soltanto" mostrare, attraverso un piccolo saggio, la ricchezza dei materiali conservati, la loro importanza e la straordinaria attualità delle riflessioni di Marescotti sull'abitare.

Da Irenio Diotallevi e Franco Marescotti, La città del sole. Prima mostra del problema nazionale della casa, Catania 1945: "Molte altre cose potremo ancora intendere e ascoltare, ma quello che non riusciremo a tacere è che accanto alle più grandi concluse civiltà, esistono la miseria e le rinunce di quella attuale, la disorganizzazione del nostro organismo Nazionale, la pretenziosità dei nuovi quartieri cittadini e dei nuovi edifici monumentali, la vergogna delle case popolari, i tuguri infetti delle genti povere.

Noi non vogliamo più essere partecipi di questa criminale attività costruttiva che, mentre risolve a tempo di primato la costruzione di palazzi signorili, nega ogni suo valido contributo alla soluzione del problema nazionale della casa per tutti. Noi siamo stanchi delle montagne di marmo innalzate dalla vanità degli enti governativi e delle ricche società azionarie, siamo stanchi di retorica e dello sperpero che si è commesso e si commette tuttora nella ricostruzione del patrimonio edile italiano. Noi vogliamo che le nostre città siano veramente le città del nostro tempo, organismi sani e dinamici, semplici nella loro concezione costruttiva, limpide nel loro contenuto e significato umano.
Noi vogliamo le città del sole.
La città del sole è una casa per uno e infiniti uomini". 


 

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