Luigi Ghirri. Atlante

© Eredi Ghirri | Luigi Ghirri, Atlante, 1973 (part.). Collezione privata

 

Dal 15 Dicembre 2017 al 21 Gennaio 2018

Roma

Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Indirizzo: via Guido Reni 4/a

Orari: Dal Martedì al Venerdì e Domenica 11.00 - 19.00; sabato 11.00 - 22.00; Domenica 11.00 - 19.00. Giorno di chiusura Tutti i Lunedì, 25 Dicembre, 1 Maggio. La biglietteria chiude un’ora prima del museo

Curatori: Margherita Guccione, Bartolomeo Pietromarchi, Laura Gasparini

Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 8. Gratuito minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; accompagnatore del disabile; dipendenti MiBACT; accompagnatori e guide turistiche Regione Lazio; 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati; possessori della membership card del MAXXI; studenti e ricercatori universitari di Arte e Architettura dal martedì al venerdì* (festivi esclusi); il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità

Telefono per informazioni: +39 06 3201954

E-Mail info: infopoint@fondazionemaxxi.it

Sito ufficiale: http://www.maxxi.art



“Il luogo nel quale tutti i segni della terra, da quelli naturali a quelli costruiti dall’uomo, sono rappresentati: monti, laghi, piramidi, oceani, cittá, villaggi, stelle, sole.” Luigi Ghirri

È Atlante di Luigi Ghirri, 41 fotografie realizzate nel 1973 e rilegate originariamente in un album dallo stesso autore: un progetto chiave della storia della fotografia italiana contemporanea a cui il MAXXI dedica un focus nell’ambito del nuovo allestimento delle Collezioni, The Place To Be.
Acquistato da un collezionista privato direttamente da Luigi Ghirri intorno al 1975 e ritrovato solo recentemente, l’esemplare inedito restaurato è esposto in questa occasione per la prima volta in Italia.

“Il solo viaggio possibile sembra essere ormai all’interno dei segni, delle immagini: nella distruzione dell’esperienza diretta.” Luigi Ghirri

L’album, composto da fotografie di dettagli di un vero atlante geografico, costituisce un momento chiave nel percorso dell’autore, all’inizio della sua indagine sulla realtà come “fotomontaggio”; uno dei primi tentativi di ripensare il concetto di “paesaggio” e di interrogare i codici della sua rappresentazione attraverso la fotografia.
Su questo tema Ghirri lavora intensamente intorno al 1973 dando forma a diverse edizioni in cui le stesse immagini sono assemblate in sequenze differenti, secondo una prassi operativa degli artisti concettuali e che diventerà tipica anche nel suo lavoro.
La mostra è arricchita da materiali di approfondimento – album, cartelle, pubblicazioni, opere di altri artisti – che avviano un confronto sia con il lavoro dello stesso Ghirri, sia con il contesto culturale e gli interventi artistici affini.

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