Madame Niet. La leggenda del balletto russo

Madame Niet. La leggenda del balletto russo, Casa dei Teatri, Roma

 

Dal 06 Novembre 2014 al 18 Gennaio 2015

Roma

Luogo: Casa dei Teatri - Villa Doria Pamphilj

Indirizzo: largo 3 giugno 1849

Orari: da martedì a domenica 10-17

Curatori: N. Savcenko, L. Shemrakova

Enti promotori:

  • Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica - Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali
  • Ambasciata della Federazione Russa nella Federazione Italiana

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 0608 / 06 45460693

E-Mail info: eventi.casadeiteatri@bibliotechediroma.it

Sito ufficiale: http://www.casadeiteatri.culturaroma.it/


Dal 6 novembre 2014 al 18 gennaio 2015, in occasione del settantacinquesimo anniversario dalla sua nascita, gli spazi della Casa dei Teatri ospitano la mostra dedicata alla ballerina Ekaterina Maximova, leggenda russa del XX secolo conosciuta come Madame Niet e il cui ricordo, della sua arte e della sua persona, ancora oggi emoziona esperti, appassionati e cultori del balletto.
La mostra, a cura di N. Savcenko e L. Shemrakova, è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ed è organizzata dalla Fondazione Internazionale Accademia Arco in collaborazione col Museo Teatrale Statale Bakrushin di Mosca, con il patrocinio dell’Ambasciata della Federazione Russa nella Federazione Italiana.  
L’esposizione attraversa i momenti salienti della vita e della carriera di questa grande interprete della danza classica, mostrando al pubblico, secondo un percorso cronologico-biografico, fotografie, costumi di scena, programmi di sala, manifesti e testimonianze dal Museo Teatrale Statale Bakrushin di Mosca, il maggiore al mondo sulla storia del teatro russo con una collezione che vanta più di 1,5 milioni di pezzi.

Ekaterina Maximova nasce a Mosca il 1 febbraio 1939. 
A dieci anni Katya, così soprannominata da fan e amici, entra alla scuola del Teatro Bolshoi di Mosca. Dopo solo due mesi sale su quel palcoscenico che diventerà per lei familiare e abituale. Appare inizialmente in piccoli ruoli, in opere per bambini, ma presto le viene affidato il ruolo di Cenerentola
Nello 1951 Katya partecipa per la prima volta al balletto Lo Schiaccianoci che la porterà sulla strada del successo e che farà per sempre parte della sua vita, interpretandone varie parti: fiocchi di neve, bambole, pas de trois. Nel 1957 ottiene il ruolo della principessa Masha, che interpreta pochi mesi dopo al Festival della Gioventù dell’Unione Sovietica e che le farà vincere una medaglia d'oro e l'attenzione dei coreografi più importanti del paese. 
La sua formazione è, nel corso degli anni, opera di grandi maestri tra cui Lydia Iosifovna Rafailova, Elizabeth Pavlovna Gerdt, la celebre prima ballerina del Teatro Imperiale, e l’insuperabile Galina Ulanova. 
Sposa il danzatore VladimirVasilyev che diverrà suo partner in quasi tutti i balletti. Insieme hanno ballato nella compagnia del Teatro Bolshoi ricevendo sentiti applausi a Mosca, Parigi, New York e ottenendo l’onorificenza di Artista del Popolo dell'URSS. 
Il duo Maximova/Vasilyev è diventato non solo un simbolo del Teatro Bolshoi degli anni ’60 e ‘70, ma anche l'incarnazione della gioia, della danza libera, della bellezza dei corpi umani in movimento. Questa "coppia di celebrità" ha girato il mondo e, con lo stesso impegno, le piccole città della Russia. 
La coppia ha  sempre considerato un dovere civico quello di portare l'arte del balletto a più persone possibili e per questo hanno lavorato anche in televisione e al cinema. Nonostante il successo Katya è sempre rimasta una persona semplice e umile. L’importante, per lei, era ballare per un pubblico sempre più vasto e dunque non le interessavano solo i palchi prestigiosi, tanto da rifiutare varie parti importanti e autorevoli. Per questo si è guadagnata il soprannome di “Madame Niet” (Madama No).
Ekaterina Maximova muore a Mosca il 28 aprile 2009.

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