Pamela Ferri. A un passo dalle stelle
Dal 18 Maggio 2023 al 13 Luglio 2023
Roma
Luogo: Galleria SpazioCima
Indirizzo: Via Ombrone 9
Orari: da martedì a venerdì 15:30/19:0. Dal mese di giugno sabato su appuntamento. Chiusure straordinarie: dal 1 al 5 giugno, dal 28 giugno al 3 luglio
Curatori: Roberta Cima e Anna Baldini
Telefono per informazioni: +39 06 85302973
E-Mail info: info@spaziocima.it
Sito ufficiale: http://www.spaziocima.it
Sarà visitabile dal 18 maggio (vernissage dalle 18 alle 21) al 13 luglio, presso la galleria SpazioCima di Roma, “A un passo dalle stelle”, l’installazione site specific di Pamela Ferri. Protagonisti dell’appuntamento, organizzato da Roberta Cima e curato da Roberta Cima e Anna Baldini, saranno i temi da cui scaturisce tutta la produzione dell’artista romana: la geometria, lo spazio e l’universo, nonché la complessità degli stessi e la ricchezza di interconnessioni tra loro. La galleria sarà visitabile, a ingresso libero, sino al 13 Luglio.
LA MATRICE – Alla base di tutto c’è una matrice, MatriceMater, leit motiv della sua produzione artistica e concepita come una costellazione che lei percepisce nell’universo e che si concretizza sulla Terra. Il processo di creazione, generato da un procedimento tecnico definito, materializza entità geometriche che costituiscono l’opera allo stesso modo di come le miriadi di stelle formano le galassie. “È un procedimento tecnico che parte da un “codice base simile ad una Stella a cinque punte aperta in rotazione antioraria lungo una curva a spirale – spiega l’artistaPamela Ferri - Ma non è tutto, perché le sue dimensioni tendono all’infinito grazie alla sua capacità di poter replicare il codice iniziale in diverse scale di grandezza che ricordano quelle della geometria frattale”.
L’INSTALLAZIONE - Le opere di Pamela Ferri sono vive e pulsanti e generano sensazioni diverse di volta in volta che si entra in contatto con loro. Sensazioni che poi, quando accompagnate dalla riflessione, riescono a diventare parole, espressioni, realtà. “Paradossalmente è come se il percorso creativo che genera l’opera, si trasferisse nelle opere stesse e loro lo trasmettessero a chi le osserva, attraverso il dinamismo e la molteplicità di sfaccettature che contengono – spiega la curatrice Anna Baldini - E così anche il percorso di scrittura solo se diventa un percorso creativo che si compone di diversi momenti di osservazione e restituzione di una successione di visioni, riesce a dare l’idea della produzione artistica di Pamela Ferri”.
Pamela Ferri (Tivoli_Rm – 21 Agosto 1975) vive e lavora a Medolago ( Bergamo). Dopo un’ istruzione musicale avuta sin da piccola, frequenta l’istituto d’Arte Isa Roma2 specializzandosi in scultura nel laboratorio di arti plastiche. Approfondisce il rapporto dimensionale della materia frequentando l’Università di Architettura Roma Tre ponendo attenzione e potenziando la fasi progettuali e strutturali. Nel suo lavoro si concentrano e pongono attenzione varie collaborazioni artistiche, scientifiche e progettuali. Tutto questo è servito nel trovare una dimensione Unica chiamata MatriceMater Stellata di un SistemaSferico TempoR(e)ale che in sordina, già dal 2000, iniziò ad avere un ruolo fondamentale nella sua ricerca artistica e progettuale.
LA MATRICE – Alla base di tutto c’è una matrice, MatriceMater, leit motiv della sua produzione artistica e concepita come una costellazione che lei percepisce nell’universo e che si concretizza sulla Terra. Il processo di creazione, generato da un procedimento tecnico definito, materializza entità geometriche che costituiscono l’opera allo stesso modo di come le miriadi di stelle formano le galassie. “È un procedimento tecnico che parte da un “codice base simile ad una Stella a cinque punte aperta in rotazione antioraria lungo una curva a spirale – spiega l’artistaPamela Ferri - Ma non è tutto, perché le sue dimensioni tendono all’infinito grazie alla sua capacità di poter replicare il codice iniziale in diverse scale di grandezza che ricordano quelle della geometria frattale”.
L’INSTALLAZIONE - Le opere di Pamela Ferri sono vive e pulsanti e generano sensazioni diverse di volta in volta che si entra in contatto con loro. Sensazioni che poi, quando accompagnate dalla riflessione, riescono a diventare parole, espressioni, realtà. “Paradossalmente è come se il percorso creativo che genera l’opera, si trasferisse nelle opere stesse e loro lo trasmettessero a chi le osserva, attraverso il dinamismo e la molteplicità di sfaccettature che contengono – spiega la curatrice Anna Baldini - E così anche il percorso di scrittura solo se diventa un percorso creativo che si compone di diversi momenti di osservazione e restituzione di una successione di visioni, riesce a dare l’idea della produzione artistica di Pamela Ferri”.
Pamela Ferri (Tivoli_Rm – 21 Agosto 1975) vive e lavora a Medolago ( Bergamo). Dopo un’ istruzione musicale avuta sin da piccola, frequenta l’istituto d’Arte Isa Roma2 specializzandosi in scultura nel laboratorio di arti plastiche. Approfondisce il rapporto dimensionale della materia frequentando l’Università di Architettura Roma Tre ponendo attenzione e potenziando la fasi progettuali e strutturali. Nel suo lavoro si concentrano e pongono attenzione varie collaborazioni artistiche, scientifiche e progettuali. Tutto questo è servito nel trovare una dimensione Unica chiamata MatriceMater Stellata di un SistemaSferico TempoR(e)ale che in sordina, già dal 2000, iniziò ad avere un ruolo fondamentale nella sua ricerca artistica e progettuale.
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