Schili. Primitif: tracce nella memoria, animali e simboli

Schili. Primitif: tracce nella memoria, animali e simboli

 

Dal 06 Dicembre 2017 al 01 Giugno 2018

Roma

Luogo: Museo delle Origini - Facoltà di Lettere e Filosofia - Sapienza Università di Roma

Indirizzo: piazzale Aldo Moro 5

Orari: dal lunedi al venerdi 9-13

Curatori: Museo delle Origini

Enti promotori:

  • Polo Museale Università La Sapienza

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: museo-origini@unirima1.it

Sito ufficiale: http://www.schili.it



Mercoledi 6 dicembre 2017 alle ore 18.00 presso il Museo delle Origini della Sapienza,si e' inaugurata la mostra “SCHILI - PRIMITIF: TRACCE NELLA MEMORIA, ANIMALI E SIMBOLI.
La mostra sarà aperta fino al 1 Giugno 2018 dal lunedì al venerdi dalle 9:00 alle 13.00. 
Alcune delle opere di Schili sono già state esposte a Bruxelles alla Commissione Europea Ambiente, ad Ascoli Piceno presso l’antico Palazzo dei Capitani del Popolo e a Roma presso il Corpo Forestale dello Stato, il Caffè Letterario e il Museo Civico di Zoologia.
Salvatore Schiliro', in arte SCHILI, nato a Roma, laureato in architettura, ha insegnato per molti anni disegno e storia dell'arte in vari licei romani. Vive e lavora a Roma. 
Il grande interesse per la natura, l'ecologia, i problemi ambientali e  l'affascinante influenza ricevuta da frequenti viaggi naturalistici in varie parti del mondo hanno portato Schili ad elaborare variegati microcosmi iconografici.

Tra il 2012 e il 2013, dopo una serie di viaggi in Namibia e Tajikistan, Schili ha elaborato un microcosmo di immagini animali facendosi ispirare dai graffiti rupestri del 10000 – 2000 a.c. visti in questi paesi, pur sempre realizzando nelle sue opere rappresentazioni prevalentemente ispirate al mondo animale, in particolare animali selvaggi e molto spesso in via d’estinzione.
 
“Enormi bisonti stilizzati e pecore giganti di montagna (marcopolo) ancestrali, gazzelle filiformi ed antilopi essenziali, immaginari ungulati dalle lunghe corna ricurve ed affusolate etc etc sono ripetuti quasi ossessivamente in un variopinto viaggio di conquista e riconoscimento del debito eterno nei confronti della natura. 
Sono queste solo alcune esemplificazioni del repertorio di forme spesso tese e dinamiche, su fondo monocromo simile alle pareti di roccia, che tendono a ricordare antichi petroglifi utilizzati come segni astronomici, mappe o forme simboliche di comunicazione simile alla pre-scrittura. 
Le sfide dei nostri antenati: cacciare, mangiare e sopravvivere sono sovvertite. 
Gli esseri umani sono ridotti a figurine nude, nere ed essenziali; essi si confrontano con gli animali in un mistico e ideale “corpo a corpo”, rispettoso delle leggi della natura e dell’universo.““

Salvatore Schiliro’ in arte SCHILI

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