Sidival Fila. La Materia Svelata

Opera di Sidival Fila, dettaglio

 

Dal 05 Settembre 2019 al 05 Ottobre 2019

Roma

Luogo: Palazzo Merulana

Indirizzo: via Merulana 121

Orari: 10 - 20. Ultimo ingresso ore 19. Martedì chiuso

Costo del biglietto: Intero 10 €, Ridotto 8 €



Palazzo Merulana, nato dalla sinergia tra la Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture, è lieto di presentare un progetto espositivo interamente dedicato all’artista brasiliano Sidival Fila con la mostra dal titolo La Materia Svelata, aperta al pubblico dal 6 settembre al 5 ottobre 2019. Opening giovedì 5 settembre 2019 ore 18.30.

Frate francescano e artista di origini brasiliane: in una sola figura si incontrano due universi che viaggiano insieme attraverso la ricerca e la creatività dell’autore. Grazie all’utilizzo di tessuti, stoffe, carte storiche, fibre organiche ricuce e ricompone spazi di materia ora più lievi ora più profondi. 

Trama e ordito, nelle opere di Sidival Fila, prendono forma tra le pieghe e le velature delle superfici. I suoi pezzi assumono volume e consistenza negli spazi dedicati alla mostra: il percorso si sviluppa a partire dalla Sala delle Sculture al piano terra, prosegue al secondo piano, dove sono presenti quattro installazioni in dialogo con la collezione permanente Elena e Claudio Cerasi e si conclude al terzo piano, interamente dedicato all’artista e al suo progetto espositivo. 

Come dichiara Fila, i verbi ‘tramare’ e ‘ordire’ nella sua arte assumono  significato positivo, grazie ad un lento processo di restituzione alla vita della materia utilizzata, che viene rigenerata e successivamente sottoposta a una particolare forma di riscatto, un’assoluzione che riattualizza la materia stessa nel presente. 

Un lavoro meditativo e artigianale sulle materie prime – siano esse tela, carta, lino, seta, pergamene o fibre incontaminate - che lascia un’impronta, un nuovo segno grafico che le rende significative, attraverso un’innata energia espressa nel tempo e nello spazio senza confini. 

Il progetto espositivo è stato concepito proprio in relazione al luogo in cui questo trova collocazione.
Così come la sede espositiva, ex Ufficio d’Igiene della capitale, è riemersa dallo stato di incuria e abbandono in cui versava da diversi decenni, trovando un nuovo profilo e una nuova identità come Palazzo Merulana e come spazio culturale, anche le materie con cui l’artista lavora e si confronta sono caratterizzate da un vissuto che, una volta concluso, ritorna sotto una nuova luce, svelando inediti contenuti e nuove promesse di vita. 

La mostra si presenta come un atto di ‘rivelazione’ a partire dalla velatura tridimensionale di un’opera in collezione permanente, al di sotto della quale si ‘svela’ il mondo. L’emanazione cromatica, unita alla luce immateriale, rappresenta l’espressione della pura energia della materia, e attraverso il vibrato costante delle sue fitte trame riesce ad andare oltre alla verità fisica del visibile.

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