Valentina Formisano e Alessandra Maxaculi. (Per)Inciso
Dal 27 Giugno 2014 al 12 Luglio 2014
Roma
Luogo: AND Gallery
Indirizzo: via Lorenzo il Magnifico 97
Orari: da lunedì a venerdì 17-20; sabato 10-13
Curatori: AND - Arte Non Definibile
Telefono per informazioni: +39 329 8734772
E-Mail info: hello@andarte.it
Sito ufficiale: http://www.andarte.it/
Dopo l'inaugurazione dello scorso maggio, la AND Gallery è lieta di ospitare la Doppia Personale - (Per)Inciso delle giovani artiste Alessandra Maxaculi e Valentina Formisano. Prosegue così il percorso di AND - Arte Non Definibile, con- centrato ad individuare giovani artisti emergenti in grado di rappresentare l’attualità affidandosi a codici multimediali loquaci, spesso affini alla grafica d'arte, alla fotografia e al disegno.
Con la mostra (Per)Inciso, AND si affida a due artiste molto delineate, quindi inevitabilmente molto diverse, Valentina Formisano e Alessandra Maxaculi. A fare da punto di congiun- zione tra le loro opere, così lontane nel loro modo di espri- mersi, ci sono la cura che entrambe riservano al gesto tecni- co e la dovizia e la raffinatezza del segno, che per entrambe resta di taglio accademico.
!Valentina Formisano, giovane e talentuosa, ancora fresca dei suoi appena trascorsi studi all'Accademia di Macerata, incide a puntasecca su metallo o su plexiglass e da’ prova di solida bravura nell'acquaforte. Ha un disegno preciso e i suoi nume- rosi passaggi tonali denotano una straordinaria padronanza del chiaroscuro; in (Per)Inciso mette in mostra un trittico di opere con protagoniste le api, un soggetto solo apparente-
mente piccolo, perché l’artista riesce ad imporlo nella sua ripetitività, riempendo lo spazio con l’idea di moltitudine. Le sue sono grandi incisioni con un piccolo soggetto di par- tenza.
Regala un’impressione opposta Alessandra Maxaculi, giovane artista proveniente dall'Accademia di Belle Arti di Roma, de- dita alla cura sul disegno fin dai bozzetti preparatori, mol- to raffinati. Le sue opere poggiano su atmosfere oniriche, con soggetti capaci di uscire dal buio, ma pronti a rientrar- vi come un’Euridice troppo curiosa ed incerta. Le sue sono opere spesso di piccole dimensione, e questo forse ne è pro- prio il fascino, insieme all’inchiostro giapponese che usa per stampare le sue xilografie su rinomata carta Kawashi.
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