What is happening with sleep today? Julia Gryboś / Barbora Zentková, Martin Kohout, Ben Landau

© Martin Kohout | Martin Kohout, Slides (film still), 2017; full HD video

 

Dal 08 Novembre 2019 al 07 Dicembre 2019

Roma

Luogo: AlbumArte

Indirizzo: via Flaminia 122

Orari: dal martedì al sabato, ore 15.00 – 19.00

Curatori: Lýdia Pribišová

Telefono per informazioni: +39 06 24402941

E-Mail info: info@albumarte.org

Sito ufficiale: http://www.albumarte.org/



Giovedì 7 novembre 2019 inaugura ad AlbumArte la mostra collettiva degli artisti Julia Gryboś / Barbora Zentková (Polonia, 1988 / Slovacchia, 1986), Martin Kohout (Repubblica Ceca, 1984) e Ben Landau (Australia, 1985) dal titolo What is happening with sleep today?, a cura di Lýdia Pribišová, recentemente co-curatrice della 12a Biennale di Kaunas in Lituania. 

La mostra pone al centro delle sue riflessioni il dormire e il suo possibile, ma al tempo stesso impossibile utilizzo commerciale nella società odierna, prendendo spunto dal testo dello storico dell’arte e saggista Jonathan Crary 24/7: Il capitalismo all’assalto del sonno, in aperta polemica con le disumanizzanti condizioni dettate dal neoliberismo e da una produttività no-stop, che spinge a una vita senza pause e a una sorta di ‘dormiveglia globale’. Una condizione che sta ridisegnando la nozione di temporalità, delineando nuove e pericolosissime strategie di sorveglianza delle singole soggettività, che minano la possibilità di espressioni politiche e di dissenso individuali. 

Il duo artistico Julia Gryboś e Barbora Zentková realizza un ambiente completamente site specific dal titolo The Shallow Sleep of Emergency Mode II che è anche installazione sonora. Con la loro opera, le artiste affrontano l’aspetto più tangibile e sensoriale che circonda la cultura del sonno, inserendo nello spazio elementi metallici e in tessuto – che ricordano il letto – e un suono meditativo immersivo a basse frequenze che invita al riposo ma, al tempo stesso, evoca anche la sensazione di ansia che accompagna l’insonnia e che è l’effetto collaterale dell’accelerazione del nostro ritmo di vita. La frammentazione dell’installazione riflette la sempre più graduale scomposizione del dormire nella vita odierna e si interroga – così come i lavori di Martin Kohout e Ben Landau – se il sonno sia o no ancora l’ultimo baluardo di attività umana non soggetta a un monitoraggio esterno. 

Il film Slides di Martin Kohout è parte di un progetto di ricerca in corso sulle problematiche determinanti il lavoro notturno, le diverse fasi del sonno, le sue alterazioni, l’uso quotidiano e sempre più assoluto delle nuove tecnologie, le nostre reazioni sia sensoriali che mentali per cercare di convivere con questo futuro che è già intorno a noi. 

Ben Landau
 presenta l’installazione multimediale Sleeper Cells, un progetto sperimentale che indaga l’incidenza del sonno nella società contemporanea: il dormire e il susseguente sognare aprono una connessione con l’inconscio ormai trascurata dal nostro iper-veloce e iper-reale mondo, ponendosi come un ultimo bastione di libertà dagli incessanti ritmi di lavoro. Sleeper Cells analizza diverse situazioni dove le persone rifuggono dalla dimensione del conscio preferendo esplorare i mondi sconosciuti della propria mente. 

La mostra è stata realizzata con il supporto di Slovak Art CouncilFaculty of Fine Arts UT e Istituto Polacco di Roma. Si ringraziano le Tenute dei Fratelli Ciotola e i loro vini di Torleanzi per la degustazione offerta in occasione dell’opening della mostra.

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