Willi Moegle e Otto Steinert. Fotografia 3

© Lascito Otto Steinert, Museum Folkwang, Essen | Otto Steinert, Kraftwerk Bexbach1958, collezione privata

 

Dal 07 Ottobre 2016 al 02 Dicembre 2016

Roma

Luogo: Accademia Tedesca Roma Villa Massimo

Indirizzo: Largo di Villa Massimo 1-2

Orari: dal lunedì al giovedì, ore 9.00 – 17.30; venerdì, ore 9.00 – 16.00; sabato e domenica chiusi

Sito ufficiale: http://www.villamassimo.de/



L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo partecipa alla XV edizione di Fotografia– Festival Internazionale di Roma (Macro) e inaugura, in anteprima, la mostra fotografica “Willi Moegle – Otto Steinert” curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen.

L’esposizione è la terza mostra di una serie espositiva che illustra l’evoluzione della fotografia tedesca dagli anni venti a oggi e che mette in dialogo o in contrasto le opere di due fotografi di un’epoca. L’avvio della serie, nel 2014, fu con la mostra di August Sander e Helmar Lerski seguita dalla seconda, nel 2015, con Erich Salom e Friedrich Seidenstücker, entrambe le mostre esibirono opere di fotografi della repubblica di Weimar. La terza edizione è dedicata al dopoguerra, in particolare alla fine degli anni cinquanta, epoca delmiracolo economico tedesco.

Willi Moegle e Otto Steinert sono due creatori della fotografia in bianco e nero: il primo è rappresentante della fotografia di oggetti e il secondo della rappresentazione astratta sperimentale. Due fenomeni polari: la fotografia applicata e quella libera.

Secondo Joachim Blüher, direttore di Villa Massimo, “Qui si tratta di due fotografi in un Paese che non solo aveva perso una guerra, ma che con il regime nazionalsocialista era stato privato di ogni fondamento di cultura e umanità. […] Quello che è rimasto ora in Germania è una modesta oggettività. Nella consueta brillante realizzazione tecnica. Perché questa al Paese non si può sottrarre.”

In mostra saranno presenti 13 fotografie, vintage e modern print, di Willi Moegle e 12 fotografie vintage degli anni Cinquanta di Otto Steinert. Le fotografie provengono dal Museum Folkwang, Essen, dalla bpk-Bildagentur für Kunst, Kultur und Geschichte, Berlino e da una collezione privata.

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