Saverio Bertrand. Eterne istantanee

Saverio Bertrand. Eterne istantanee, Galleria Quadrifoglio, Siracusa
Dal 05 Maggio 2018 al 25 Maggio 2018
Siracusa
Luogo: Galleria Quadrifoglio
Indirizzo: via Santi Coronati 13
Orari: tutti i giorni, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Curatori: Mario Cucè
Enti promotori:
- Galleria Quadrifoglio
Telefono per informazioni: +39 0931 64443
E-Mail info: info@galleriaquadrifoglio.it
Sito ufficiale: http://www.galleriaquadrifoglio.it/
Comunicato Stampa:
Dal 5 al 25 maggio gli spazi espositivi della Galleria Quadrifoglio, in via Santi Coronati, 13 a Ortigia, ospiteranno la personale "Eterne istantanee" di Saverio Bertrand a cura di Mario Cucè (vernissage sabato 5, ore 18,30).
Figlio d'arte, classe 1983, Bertrand ha studiato all'Istituto d'Arte di Siracusa, laureandosi all'Accademia di Belle Arti di Roma.
"Eterne istantanee" propone quindici opere realizzate con carbone su pannelli di legno di pioppo. Nel testo pubblicato nel dépliant della mostra, la giornalista e scrittrice Daniela Frisone coglie la peculiarità di questa tecnica e di questo materiale nella forza simbolica con cui riesce a racchiudere in sé, in una sintesi dinamica, il concetto di passaggio, trasformazione alchemica della materia da uno stato a un altro. Legno e carbone, dunque, esprimono la metafora della condizione transeunte dell'uomo.
«Ecco, allora, – scrive - lo sguardo alienato sulle cose del mondo, sulle donne che aspettano presenti nell'assenza, con le loro scarpette graziose o i piedi liquidi, mutuati dalla polvere del tempo, le posture demodé: le privilegiate, dive incompiute, imprestate e sacrosante. E tempo ci fu, per Bertrand, ad intuirle sfocate, quasi sussurrate, rifilate, rubate, protette. Perché le sue carte, i suoi fogli di legno, vanno decifrati, e senza sforzo, attenzione, senza mai costanti impressioni, senza mai dar loro risoluzione o agio».
Un lavoro di cesello, quello di Bertrand, che «viaggia sul legno per sinestesie»: odori, colori ma anche vibrazioni musicali e sentimenti malinconici. «Passano e sembrano non svanire, quegli attimi, in bilico tra gli accenni di un Lacrimosa mozartiano e le passerelle rarefatte de La dolce vita di Rota – continua Frisone - Purché ci sia un ricordo svanito, ritrattato, redivivo, fluttuante. Purché ci sia unamarcord corrucciato e ironico, mai spiattellato, futuristicamente attualizzante, in un circolo plastico di presenze, mai personaggi; di anime ininterrotte, sempre. Le eterne istantanee di Saverio Bertrand mutuano il loro corso in uno spazio temporale che appartiene solo a chi crede nel futuro già vissuto, nel passato odierno, nel mentre riconosciuto e praticato senza sosta. Nel qui, dopo, nel durante».
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Dal 5 al 25 maggio gli spazi espositivi della Galleria Quadrifoglio, in via Santi Coronati, 13 a Ortigia, ospiteranno la personale "Eterne istantanee" di Saverio Bertrand a cura di Mario Cucè (vernissage sabato 5, ore 18,30).
Figlio d'arte, classe 1983, Bertrand ha studiato all'Istituto d'Arte di Siracusa, laureandosi all'Accademia di Belle Arti di Roma.
"Eterne istantanee" propone quindici opere realizzate con carbone su pannelli di legno di pioppo. Nel testo pubblicato nel dépliant della mostra, la giornalista e scrittrice Daniela Frisone coglie la peculiarità di questa tecnica e di questo materiale nella forza simbolica con cui riesce a racchiudere in sé, in una sintesi dinamica, il concetto di passaggio, trasformazione alchemica della materia da uno stato a un altro. Legno e carbone, dunque, esprimono la metafora della condizione transeunte dell'uomo.
«Ecco, allora, – scrive - lo sguardo alienato sulle cose del mondo, sulle donne che aspettano presenti nell'assenza, con le loro scarpette graziose o i piedi liquidi, mutuati dalla polvere del tempo, le posture demodé: le privilegiate, dive incompiute, imprestate e sacrosante. E tempo ci fu, per Bertrand, ad intuirle sfocate, quasi sussurrate, rifilate, rubate, protette. Perché le sue carte, i suoi fogli di legno, vanno decifrati, e senza sforzo, attenzione, senza mai costanti impressioni, senza mai dar loro risoluzione o agio».
Un lavoro di cesello, quello di Bertrand, che «viaggia sul legno per sinestesie»: odori, colori ma anche vibrazioni musicali e sentimenti malinconici. «Passano e sembrano non svanire, quegli attimi, in bilico tra gli accenni di un Lacrimosa mozartiano e le passerelle rarefatte de La dolce vita di Rota – continua Frisone - Purché ci sia un ricordo svanito, ritrattato, redivivo, fluttuante. Purché ci sia unamarcord corrucciato e ironico, mai spiattellato, futuristicamente attualizzante, in un circolo plastico di presenze, mai personaggi; di anime ininterrotte, sempre. Le eterne istantanee di Saverio Bertrand mutuano il loro corso in uno spazio temporale che appartiene solo a chi crede nel futuro già vissuto, nel passato odierno, nel mentre riconosciuto e praticato senza sosta. Nel qui, dopo, nel durante».
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
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