Guglielmo Castelli. Asomatognosia
Dal 24 Maggio 2017 al 25 Maggio 2017
Torino
Luogo: Sala Reale - Stazione di Porta Nuova
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 58
E-Mail info: info@tretigalaxie.com
Treti Galaxie è orgogliosa di presentare “Asomatognosia”, mostra personale di Guglielmo Castelli allestita nella occulta e prestigiosa Sala Reale della Stazione di Torino Porta Nuova. L'opening è prevista alle ore 18 del 24 maggio.
L’artista torinese sta da tempo sviluppando una ricerca pittorica incentrata sulla figura umana, focalizzandosi su una particolare idea di mutazione, cambiamento, che riconduce al delicato passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza.
Nei suoi ultimi lavori Castelli si concentra sull’isolamento di alcuni particolari del corpo umano, per evidenziarne la condizione di fragilità attraverso un’esplorazione delle loro potenzialità di astrazione.
La Sala Reale è uno dei gioielli nascosti di Torino. Progettata e costruita nel 1864 dall’Ingegner Alessandro Mazzucchetti come sala d’attesa di prima classe, è impreziosita da un ciclo di pitture di Francesco Gonin che raffigurano gli elementi Terra, Acqua e Fuoco, dagli stucchi dello scultore svizzero Pietro Isella e dal mobilio disegnato da Carlo Orsi.
Oltre alla sua bellezza e alla sua indiscussa importanza storica e artistica, quello che tuttora affascina della Sala Reale è la sua funzione: qui il Re d’Italia aspettava il treno lontano dal suo popolo, pur essendo consapevole che lui e loro avrebbero comunque viaggiato sugli stessi binari. Questa evidente contraddizione è il nucleo del progetto espositivo.
L’asomatognosia è una condizione neurologica caratterizzata dalla perdita della capacità di riconoscere una parte del corpo come propria. L’individuo che ne è affetto percepisce un suo arto come estraneo, e in alcuni casi può arrivare addirittura ad attribuirlo a un’altra persona.
Se considerassimo il Re come il capo, inteso come testa e cervello, e il popolo come il resto del corpo, questa condizione risulta calzante per evidenziare la contraddizione di cui sopra.
Alla luce di questa interpretazione, i nuovi dipinti di Guglielmo Castelli, caratterizzati dall’isolamento di parti del corpo, e da una tensione tra questi elementi e un agire esterno, trovano la loro collocazione ideale nella Sala Reale.
La Sala Reale come rappresentazione di un corpo separato, i dipinti di Guglielmo Castelli come portatori di una volontà di inclusione.
Nella parole dell’artista: “In questi nuovi dipinti sperimento un processo pittorico di rimozione, ma anche di inclusione all’interno del quadro di un qualcosa che è esterno al corpo che sto dipingendo. Una sorta di appendice, di altro corpo, che spera di non essere rigettato”.
In collaborazione con Francesca Antonini Arte Contemporanea e Grandi Stazioni Rail.
Opening: 24 May 2017 - h.18.00
Special Opening: 25 May 2017 - h.12.00 - 18.00
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Milano | Palazzo Reale
Cézanne | Renoir. Capolavori dal Musée de L’Orangerie e dal Musée D’Orsay
-
Dal 15 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Lecco | Palazzo delle Paure
INFORMALE. La pittura italiana degli anni Cinquanta
-
Dal 15 marzo 2024 al 08 settembre 2024
Roma | Museo Napoleonico
Giuseppe Primoli e il fascino dell'Oriente
-
Dal 15 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Firenze | Museo Novecento
Jannis Kounellis. La stanza vede. Disegni 1973–1990
-
Dal 14 marzo 2024 al 15 luglio 2024
Massa Marittima | Museo di San Pietro all’Orto
Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo all'arte senese del primo Quattrocento
-
Dal 10 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Perugia | Galleria Nazionale dell’Umbria
L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro