Leaves & Lies

Mimmo Paladino, Pinocchio, 2004

 

Dal 12 Maggio 2016 al 31 Maggio 2016

Torino

Luogo: Galleria Febo e Dafne

Indirizzo: via della Rocca 17

Orari: 10,30-12,30 / 15,30-19,30

Curatori: Melanie Zefferino

Telefono per informazioni: +39 339 6855706 / 331 3962965

E-Mail info: feboedafne@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.feboedafne.org



In concomitanza con il XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino la Galleria d’arte Febo e Dafne propone una mostra di libri d’artista a corollario di un ciclo di dodici opere grafiche realizzate nel 2004 da Mimmo Paladino con diverse tecniche (acquaforte, acquatinta, serigrafia, acquerello, e collage di legno, carta, oro e rame in foglia) per illustrare Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. A far da contrappunto alle frottole del burattino-bambino ritratto in queste immagini di straordinaria vivacità cromatica e compositiva sono le croci rosse e le pagine nere - simbolo della mendacità delle ideologie di guerra - nel Libro di bugie per Susan Sontag (2004), arazzo di Zamfira Facas. Questa artista-ingegnere dalla doppia nazionalità, italiana e rumena, presenta anche tre opere tessili di matrice concettuale realizzate nel 2016: La grotte de Rochefort, il “fascicolo” Scherzo per la Mole e Quintiliano è ottimista. Fra la seta cremisi e le pagine di un diario-registro inglobato in quest’opera si legge una previsione di tempi migliori che la seconda guerra mondiale avrebbe rivelato essere fallace.
Alcuni Acquerelli di Gosia Turzeniecka, artista polacca naturalizzata italiana già vincitrice di diversi premi di pittura e incisione, ci riportano nel mondo delle favole da lei illustratein Pane, Amore e Favole e  I misteri della casa segreta, due volumi della collana “Il nonno racconta” a cura di Gianni Oddone per i tipi Priuli & Verucca (Torino, 2007), frutto del Premio Nazionale di Letteratura “Dada Rosso”.
I Libri vivi (2016) e i Libri liquidi (2015) dell’artista-architetto Luisa Raffaelli accendono un dialogo ideale con la Simultaneità di Luigi Nervo, scultore e illustratore torinese recentemente scomparso, che nel 2005 cesellò la copertina di questo libro d’artista per custodire nel legno, il materiale che più amava, pensieri e disegni ispirati alle Voyelles di Arthur Rimbaud. Altro unicum che coniuga linguaggi verbali e visivi è il Libro di poesia (2010) a firma OPIEMME. Infine, con un originale gioco di luce, forma e immagine riflessa in uno specchio, la Lampada-libro(2016) di Luisa Raffaelli cattura lo sguardo dell’osservatore in una dimensione sospesa tra realtà e immaginazione. È una delle infinite “visioni” che sono il tema, illustrato da Mimmo Paladino, del XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino.
Quale evento collaterale di questa rassegna dedicata alla scrittura, “Leaves & Lies” mostra libri e pagine d’artista in cui mito e contempo-raneità s’intrecciano così come parola e immagine si fondono entro fogli di alterità che recano un segno creativo d’inedito conio.
 
GLI ARTISTI
 
MIMMO PALADINO Nato a Paduli (Benevento) nel 1948, Mimmo (Domenico) Paladino è una figura di primo piano sulla scena artistica internazionale. Pittore, scultore, scenografo e regista, si è dedicato anche all’incisone sperimentando diverse tecniche, come nel suo ciclo di opere realizzato nel 2004 per illustrare le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Le sue opere sono sue presenti in numerose collezioni pubbliche del mondo, fra cui il MOMA di New York, il Kunstmuseum di Berna, il Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna e altri.
 
LUIGI NERVO (Torino, 2 dicembre 1930 – 1 giugno 2006)
Autore del Bosco dei maghi (1998) e il Vento solare con cui ha arricchito le “Luci d’artista” della sua città, Luigi Nervo fu scultore, scenografo,docente all’Accademia Albertina e maestro d’arte in vari laboratori di educazione artistica. Del 1982 è la sua Guida al gioco creativo pubblicata da N.I.S. editore, testo che prelude al Teatro d’Automi di Luigi Nervo, fondato nel 1984, i cui spettacoli con automi lignei a grandezza naturale furono realizzati  in collaborazione con in teatri stabili di Torino e Trieste oltre che con l’Opera di Roma. Ben più grandi sia di quei suoi “burattini” che delle sue Macchine-fiaba (teatrini da camera con sculture), sono le Macchine-giocodi Luigi Nervo che ancora animano la città di Torino – in particolare il Dinosauro al Parco “Michelotti”, la Balena al Parco della Mandria e la Muccaa Superga, per citarne solo alcune.
 
LUISA RAFFAELLI
Artista e architetto formatasi a Torino, Luisa Raffaelli esprime la sua creatività giocando con la luce, lo spazio e la forma mentre con il suo fare coniuga fotografia, elaborazione digitale dell’immagine e del suono, pittura, scultura e installazione d’arte. Alcuni suoi lavori fotografici sono stati scelti per la copertina di libri pubblicati da Einaudi. Le sue “strutture” organiche e germinanti, così come le sue “fughe” di Alberi infiniti, Città nido, figure femminili sensuali quanto eteree, Libri bosco, Libri liquidi e Flying Books, prendono vita in una dimensione rarefatta, sospesa fra il reale e l’ideale, in cui hanno senso gli ossimori che l’artista crea focalizzando il suo sguardo sul rapporto tra Uomo e Natura. Di particolare rilievo nel suo percorso artistico costellato di esposizioni in sedi prestigiose, sono le opere Riverrun, esposta in diversi spazi pubblici, e Song to the Siren (2008), realizzata in collaborazione con il regista Walter Malosti alla Fondazione Merz nell’ambito della rassegna “Meteorite in Giardino”. Personalità eclettica, Luisa Raffaelli esplora diversi linguaggi anche nella sua più recente produzione artistica di Libri vivi.
 
ZAMFIRA FACAS
Nata e formatasi a Bucarest, Zamfira Facas si divide fra la sua città d’origine e la sua città d’adozione, Torino. Nel 2005, presso la Galleria Dieffe, ha esposto una serie di lavori incentrati sul tema della precarietà dell’esistenza umana in una mostra facente parte della trilogia “D’amore, di morte e altre incertezze” a cura di Olga Gambari. L’anno successivo,  ha affrontato il tema della migrazione attraverso un ciclo di arazzi esposti nella personale “È sempre un viaggio” a cura di Monica Trigona. Raffinata quanto incisiva espressione della sua produzione artistica di matrice concettuale è l’installazione Uno, Due, Dodici, presentata qualche anno fa a Torino, Palazzo Bricherasio, e più recentemente alla Galleria Febo e Dafne nella mostra “Gems & Jewels” a cura di Melanie Zefferino. I lavori di Zamfira Facas sono la materializzazione di strutture di pensiero in cui trame di simboli s’intrecciano in un ordito denso di significati. Creando elaborate composizioni in cui ogni elemento presente è fondamentale ai fini narrativi, questa artista enigmatica spazia dalla matematica alla filosofia, alla chimica e alla fisica senza però dimenticare la storia, il mito e l’esoterismo nel suo reinterpretare tecniche e materiali antichi, prevalentemente tessili.
 
GOSIA TURZENIECKA
Vincitrice del Premio d’acquisto “The Others” 2015 e di altri premi prestigiosi quali il Premio della Biennale d’Incisione di Monsumanno Terme (1999) e il Premio Tiepolo alla Biennale dell’Incisione Contemporanea Italia-Slovenia (2000), Gosia Turzenieckca, si divide tra la Polonia e l’Italia. Essenzialità e delicatezza sono i tratti salienti dei suoi acquerelli, le cui trasparenze lasciano intravedere la visione poetica di questa protagonista della scena artistica contemporanea a livello internazionale.
 
OPIEMME
Opiemme esplora i confini tra poesia e immagine, dove la parola è libera di trasformarsi in segno grafico arricchendosi di nuovi significati.
Attraverso interventi site-specific che uniscono le tecniche della street art con la progettualità dell’arte pubblica l’artista crea opere che sono al tempo stesso immagini da leggere e parole da guardare. Fra i suoi lavori più significativi ricordiamo il percorso simbolico di poesia di strada creato nel 2013 con il progetto Un viaggio di pittura e poesia. L’anno seguente ha ricevuto il Premio “Prima Pagina” ad Arte Fiera e il Premio “Talent Scout La Molisana” alla Fiera Setup.

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