Stupinigi tempo primo. Tesori ritrovati

 

Dal 19 Novembre 2011 al 09 Aprile 2012

Nichelino | Torino

Luogo: Palazzina di Caccia di Stupinigi

Indirizzo: Piazza Principe Amedeo , 7

Orari: Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17,00; Sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle 17,15

Costo del biglietto: Intero 12,00 euro; Ridotto 8,00 euro. Prenotazione obbligatoria per tutti

Telefono per prevendita: 800329329

Telefono per informazioni: 800329329

Sito ufficiale: http://www.piemonteitalia.eu


Dal 19 novembre 2011 la Palazzina di Caccia di Stupinigi riapre al pubblico con uno straordinario percorso di visita. La mostra “Stupinigi tempo primo. Tesori ritrovati” illustra gli interventi di restauro del complesso di Stupinigi, dal 1997 Patrimonio dell’Umanità Unesco insieme alle altre Residenze sabaude, ma ormai chiuso al pubblico dal 2006.
 
Il percorso di visita prende avvio dalla Corte d’onore dove sono stati ripristinati i parterre verdi tracciati sugli assi delle Rotte di Caccia. Nell’atrio si propone la storia mauriziana del luogo. Si prosegue nella Scuderia juvarriana, con il Cervo del Ladatte, ornamento originale della cupola, e, alle pareti, i 12 Medaglioni lignei con effigi tratte dalla Genealogia Sabauda. Di qui, nella Biblioteca alfieriana con primi arredi, nella Galleria di Levante con i Trofei del Collino, nella Sala degli Scudieri con le Cacce di Corte del Cignaroli. Si fa ingresso cosi' nel Salone centrale, affrescato dai fratelli Valeriani sul tema delle Storie di Diana, dea della caccia, con le splendide appliques, i paracamini e il monumentale lampadario: fulcro dell'edificio, dal quale si diparte l'intera sistemazione architettonica del territorio. La visita si completa nell'Appartamento di Levante, detto dei Duchi di Chiablese, secondo un percorso cerimoniale che parte dall’Atrio e dalla Camera di Parata, attraverso salotti, camere da letto e studioli, per finire nella Camera da Gioco. Tutte le sale, interamente restaurate nelle splendenti decorazioni ad affresco, con stucchi, tappezzerie originali in seta e in carta dipinta, espongono gli arredi e i mobili preziosissimi, opera dei grandi ebanisti piemontesi quali Piffetti e Bonzanigo.

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