Arte Forte | Aspettando il momento

© Valmore Gallery | Jacques Toussaint, Una linea di percorso, tubi al neon blu

 

Dal 30 Giugno 2018 al 23 Settembre 2018

Riva del Garda | Trento

Luogo: Forte Garda

Indirizzo: via Monte Brione

Curatori: Mariella Rossi

Enti promotori:

  • Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento

Telefono per informazioni: +39 0464 573869

E-Mail info: info@museoaltogarda.it



Torna quest'estate l'appuntamento con l'arte contemporanea all'interno dei Forti austro-ungarici del Trentino.
La mostra diffusa Arte Forte | Aspettando il momentoapproderà a Forte Garda sul monte Brione di Riva del Garda il 29 giugno 2018, quando alle ore 18.00 sarà inaugurato il percorso espositivo che interesserà tutto il primo piano della fortificazione, con opere degli artisti della galleria Valmore di Vicenza Fausto Balbo, Manuela Bedeschi, Annamaria Gelmi, Jacques Toussaint.
L'inaugurazione sarà accompagnata da una visita guidata alla mostra – che rimarrà allestita fino al 23 settembre – insieme alla curatrice Mariella Rossi e da una visita ai nuovi spazi recentemente ristrutturati del forte, che hanno svelato aree e piani finora inaccessibili e in gran parte invisibili.
Partecipazione gratuita. Seguirà brindisi.
 
«Riflessioni e vibrazioni percorrono il Forte Garda attraverso le installazioni pensate appositamente per questo luogo da quattro artisti creando un’atmosfera dal carattere immersivo. Sono riflessioni e vibrazioni del colore e del suono»: così la curatrice Mariella Rossi ci introduce nell'atmosfera della mostra Arte Forte.
«A guidare idealmente il visitatore sono le parole che campeggiano in diversi punti, spesso sulle macerie ancora presenti nel forte, come ancore di salvezza – continua Rossi – Sono le parole scritte al neon da Manuela Bedeschi: casa - guarda - ascolta - pensa. Aneliti, aspirazioni e, al tempo stesso, imperativi e mòniti. La prima parola fa pensare ai pensieri nostalgici dei soldati al fronte, mentre le altre richiamano gli ordini impartiti dai superiori, ma suonano anche come inviti a non abbassare la guardia oggi, perché le guerre non sono ancora finite. 
Nell’invito a pensare sembra volerci guidare Jacques Toussaint, che ha tracciato una linea luminosa all’interno del forte usando segmenti di tubo luminoso. È blu, il colore dell’immensità, del cielo, dei laghi, dei mari, chiuso ora simbolicamente dentro il forte. Questa linea non arriva a una meta, ma conduce dentro di noi, in quell’oceano che abbiamo dentro di noi, e nel quale erano soliti rifugiarsi i giovani soldati per sopravvivere al dolore. 
Che non siamo soli e l’importanza dell’incontro e dell’interazione vengono ricordati da Annamaria Gelmi che usa il simbolo intenso della croce. Campeggia con la sua monumentalità e amplifica la dimensione fortemente introspettiva che il susseguirsi delle opere innesca. Il meccanismo del guardarsi dentro viene indagato da Gelmi in un’altra opera, un dittico nel quale alle immagini esterne del forte, concepito come una ponderosa fortezza inespugnabile, corrispondono due specchi che riflettono gli angusti spazi interni di questa architettura svuotata. Così come la luce, anche il suono è composto di onde che si riflettono. 
Sui meccanismi più profondi del suono lavora Fausto Balbo che al forte porta una serie di installazioni, tra cui un monolito che esige il contatto fisico con lo spettatore. Al freddo metaforico patito dai giovani arruolati va inevitabilmente il rimando della sua opera Inverno, al passare interminabile del tempo, sempre uguale. Come incessante è il suono di una goccia d’acqua che Balbo ricrea con una risonanza e che doveva assillare le notti di chi abitava queste architetture inospitali, trasudanti umidità. Sono paure e sensazioni che riemergono anche in FB48di Balbo, opera basata sulla risonanza di Schumann e sul campo elettromagnetico terrestre, nella quale prendono forma in voci e profili di labbra, come echi immersi in una dimensione sospesa».
 
Fasto Balboè nato nel 1970, vive e lavora a Garessio (Cuneo).
Manuela Bedeschiè nata a Vicenza, vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo.
Annamaria Gelmi è nata a Trento, dove vive e lavora.
Jacques Toussaint è nato a Parigi nel 1947 e vive in Italia dal 1971.
 
La mostra Arte Forte | Aspettando il momento, distribuita in dieci forti del Trentino e ideata dalla Galleria Raffaelli di Trento con il coinvolgimento di dodici gallerie del Triveneto, rientra nella rassegna provinciale Sentinelle di Pietra - I Forti del Trentinodel Circuito dei Forti del Trentino, promossa dal Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento e curata dal Centro servizi culturali Santa Chiara e dalla Fondazione museo storico del Trentino.
 
Forte Garda (h 185 m) è raggiungibile con una breve camminata di circa quindici minuti dal porto San Nicolò (h 65 m) di Riva del Garda, in viale Rovereto n°140: da lì parte il Sentiero della Pace che costeggia il crinale del monte Brione. Il forte non è raggiungibile in automobile, in quanto inserito nel biotopo del monte Brione.

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