C'era una volta la peste: Venezia e Rovereto. Le misure di contenimento del morbo tra '500 e '600
Dal 13 Ottobre 2021 al 09 Gennaio 2022
Rovereto | Trento
Luogo: Museo della Città
Indirizzo: Via Calcinari 18
Telefono per informazioni: +39 0464 452800
E-Mail info: museo@fondazionemcr.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionemcr.it
Senza un vaccino, senza medicinali specifici, senza norme igieniche adeguate, di fronte ad un morbo che risulta devastante quanto inarrestabile, la Repubblica di Veneziaper contrastare la diffusione della peste si affida alle sole misure che all'epoca apparivano efficaci: la disinfezione, il distanziamento, l'isolamento, le preghiere. L'epidemia non conosce confini e Rovereto non fa eccezione, trovandosi costretta a seguire un percorso del tutto simile, disponendo la chiusura della città, i limiti nella circolazione delle persone e delle merci, e costruendo un'ampia rete di lazzaretti, luoghi destinati ad isolare più che a curare le persone infette.
Attraverso volumi antichi di medicina, astrologia, farmacia, osservando le mappe del contagio e le testimonianze della devozione popolare, la mostra "C'era una volta la peste. Venezia e Rovereto" racconta una storia che ognuno di noi in realtà conosce già. Specchiarsi in questa storia, che non ci è poi così lontana né così estranea, conduce a un confronto ricco di rimandi e suggestioni. Così la mostra - curata dalla Fondazione Querini Stampalia e arricchita dai documenti della Biblioteca Civica Tartarotti di Rovereto - rivolge lo sguardo all'oggi, alle incognite che ancora abbiamo davanti e alle poche eppure sostanziali differenze rispetto alle grandi pestilenze del passato: ospedali al posto dei lazzaretti, dispositivi di protezione individuale al posto di spezie ed erbe officinali e uno strumento di prevenzione straordinario come il vaccino.
Attraverso volumi antichi di medicina, astrologia, farmacia, osservando le mappe del contagio e le testimonianze della devozione popolare, la mostra "C'era una volta la peste. Venezia e Rovereto" racconta una storia che ognuno di noi in realtà conosce già. Specchiarsi in questa storia, che non ci è poi così lontana né così estranea, conduce a un confronto ricco di rimandi e suggestioni. Così la mostra - curata dalla Fondazione Querini Stampalia e arricchita dai documenti della Biblioteca Civica Tartarotti di Rovereto - rivolge lo sguardo all'oggi, alle incognite che ancora abbiamo davanti e alle poche eppure sostanziali differenze rispetto alle grandi pestilenze del passato: ospedali al posto dei lazzaretti, dispositivi di protezione individuale al posto di spezie ed erbe officinali e uno strumento di prevenzione straordinario come il vaccino.
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