Stefano Tubaro. Tracce luminose - fotografie 1997-2022
![Stefano Tubaro, Stanza fotogenica#18A, 2021, stampa fine art giclée, 60x80 cm. Stefano Tubaro, Stanza fotogenica#18A, 2021, stampa fine art giclée, 60x80 cm.](http://www.arte.it/foto/600x450/df/137181-Stefano_Tubaro_Stanza_fotogenica_18A_stampa_fine_art_gicl_e_60x80cm_2021.jpg)
© Stefano Tubaro | Stefano Tubaro, Stanza fotogenica#18A, 2021, stampa fine art giclée, 60x80 cm.
Dal 03 Marzo 2023 al 02 Aprile 2023
Trieste
Luogo: Sala espositiva Umberto Veruda - Palazzo Costanzi
Indirizzo: Piazza Piccola 2
Orari: tutti i giorni feriali e festivi 10:00 -13:00 / 17:00 - 20:00
Enti promotori:
- Comune di Trieste - Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 040 6754016
Venerdì 3 marzo 2023, alle ore 18:00, verrà inaugurata a Trieste, presso gli spazi espositivi di Palazzo Costanzi in Piazza Piccola 2, la mostra fotografica di Stefano Tubaro intitolata "Tracce luminose - fotografie 1997-2022”. L’esposizione si focalizza su tre progetti significativi della ricerca del fotografo friulano, che verranno presentati dalla critica d’arte Alessandra Santin. Sono oltre cinquanta le fotografie proposte, caratterizzate dall'uso della luce artificiale in contesti architettonici, selezionate appositamente per questa rassegna.
Il filo conduttore che lega le opere presentate è quello dell’ambiguità che caratterizza l’ambito contemporaneo, sottolineato dal posizionamento delle sorgenti luminose che tratteggianoe contaminano gli spazi, rivitalizzandoli. Le fotografie appartenenti ai cicli “Contrattempi”e "Contrazioni” sono dedicate all'architettura dismessa: edifici diroccati con interni fatiscenti,trattati attraverso fasci luminosi colorati, rimandano immediatamente ad altro da sè. I Contrattempi accolgono punti di vista rivolti verso il mondo esterno, si tratta spesso di inquadrature di edifici e strade cittadine in cui dominano i rapporti geometrici che colgono sintetiche relazioni spaziali. Le opere fotografiche della serie Contrazioni esplorano invece gli interni, si spostano in ambienti domestici spesso rurali o in locali industriali spogli e labirintici.
Nella recente ricerca del progetto “Stanze fotogeniche”, il fotografo ha progettato ed allestito modelli plastici dedicati ad ambienti immaginari: spazi interni, costruiti manualmente come teatrini, elevano esteticamente la realtà ed aiutano a trovare la propria dimensione meditativa. “Vere finzioni” di luoghi architettonici mai abitati, queste stanze hanno pareti e pavimentazioni decorate da texture cinetiche, realizzate appositamente in camera oscura su carta fotosensibile.
La rassegna fotografica è organizzata dall’Associazione Culturale Play Art di Lusevera, in compartecipazione con il Comune di Trieste, patrocinata dai Comuni di Martignacco e di Lusevera. Il progetto culturale si avvale del contributo della Fondazione Giovanni Santin onlus di Venezia, dell’Associazione Culturale On Art di Udine. L’allestimento e il catalogo realizzati con la collaborazione e il supporto tecnico di: Studio Interlinea Maris di Codroipo, Made4Art di Milano, Studio Art Ok di Palmanova, Thekemuseum di Pasiano di Pordenone e Libreria Al Segno Editrice di Pordenone.
Il filo conduttore che lega le opere presentate è quello dell’ambiguità che caratterizza l’ambito contemporaneo, sottolineato dal posizionamento delle sorgenti luminose che tratteggianoe contaminano gli spazi, rivitalizzandoli. Le fotografie appartenenti ai cicli “Contrattempi”e "Contrazioni” sono dedicate all'architettura dismessa: edifici diroccati con interni fatiscenti,trattati attraverso fasci luminosi colorati, rimandano immediatamente ad altro da sè. I Contrattempi accolgono punti di vista rivolti verso il mondo esterno, si tratta spesso di inquadrature di edifici e strade cittadine in cui dominano i rapporti geometrici che colgono sintetiche relazioni spaziali. Le opere fotografiche della serie Contrazioni esplorano invece gli interni, si spostano in ambienti domestici spesso rurali o in locali industriali spogli e labirintici.
Nella recente ricerca del progetto “Stanze fotogeniche”, il fotografo ha progettato ed allestito modelli plastici dedicati ad ambienti immaginari: spazi interni, costruiti manualmente come teatrini, elevano esteticamente la realtà ed aiutano a trovare la propria dimensione meditativa. “Vere finzioni” di luoghi architettonici mai abitati, queste stanze hanno pareti e pavimentazioni decorate da texture cinetiche, realizzate appositamente in camera oscura su carta fotosensibile.
La rassegna fotografica è organizzata dall’Associazione Culturale Play Art di Lusevera, in compartecipazione con il Comune di Trieste, patrocinata dai Comuni di Martignacco e di Lusevera. Il progetto culturale si avvale del contributo della Fondazione Giovanni Santin onlus di Venezia, dell’Associazione Culturale On Art di Udine. L’allestimento e il catalogo realizzati con la collaborazione e il supporto tecnico di: Studio Interlinea Maris di Codroipo, Made4Art di Milano, Studio Art Ok di Palmanova, Thekemuseum di Pasiano di Pordenone e Libreria Al Segno Editrice di Pordenone.
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