Christian Basetti. Va, pensiero

© Christian Basetti

 

Dal 26 Febbraio 2022 al 13 Marzo 2022

Varese

Luogo: Sala Veratti

Indirizzo: Via Carlo Giuseppe Veratti 20

Orari: giovedì e venerdì 15.00 - 19.30 | sabato e domenica 10.30 - 13.00 / 15.00 - 20.00. Chiuso da lunedì a mercoledì

Costo del biglietto: ingresso gratuito


Sabato 26 febbraio alle ore 15, nel centro storico di Varese presso lo spazio affrescato della prestigiosa Sala Veratti, si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica "Va, pensiero" di Christian Basetti, artista milanese appassionato di luoghi abbandonati.
 
La mostra "Va, pensiero" presenterà molte opere che nell'arco del 2021 hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali di fotografia, tra i più importanti un primo posto nella categoria architettura all'IPA (International Photography Award) e dei quattro Gold Awards al MIFA (Moscow International Photography Awards), al PX3 Prix de la photographie Paris e al TIFA (Tokyo International Photography Awards), e al BIFA (Budapest International Photography Awards e ai Chromatic Awards.
 
Palazzi in decadenza dell'antica nobiltà italiana e altri ambienti del passato settecentesco ed ottocentesco italiano, saranno i protagonisti della mostra che si svolgerà dal 26 febbraio al 13 marzo. 
 
Con il Patrocinio del Comune di Varese, la mostra, di stampo artistico e non solo documentaristico, rappresenta uno strumento di sensibilizzazione e valorizzazione verso il patrimonio storico italiano, retaggio del nostro passato.
 
L'artista milanese ammira l'iconicità delle grandi opere dei tempi antichi; nella sua passione sente la sfida di far parlare con gli scatti le grandi opere costruite, come fossero delle creature narcisistiche silenziose in attesa di qualcuno che esprima la loro grandezza obliata.
 
"Va, pensiero" è un progetto estratto dal ben più ampio "Forgotten Art-chitectures", termine ideato per fondere in un'unica parola uno stile creativo fotografico legato al mondo dei luoghi abbandonati in decadenza: arte ed architettura.
L'artista non è interessato a scattare fotografie solo in nome di uno spirito di denuncia o per immortalare il rigore architettonico, ma introduce anche un ricercato stile ispirato a Caravaggio.
 
Caravaggio utilizzava soggetti emarginati della società, come vecchi mendicanti e prostitute, per poi glorificarli in trasposizioni di santi e madonne. I soggetti di Christian Basetti, decrepiti come quelli di Caravaggio, si ispirano a lui arrivando ad assumere quasi la qualità di un dipinto, trasformando qualcosa di decadente e inanimato in un'opera dove le ombre dominanti e le luci suscitano nello spettatore emozioni discordanti, provocate da un'antica bellezza avvolta nelle tenebre.
 
Durante tutto il periodo della mostra verranno inoltre proiettate, su maxi schermo, varie opere accompagnate da sottofondo musicale, raccolte in anni di esplorazioni a tema abbandono.
 

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