Michele Mattiello. Epidermica
![Michele Mattiello, <em>Sottopelle</em> Michele Mattiello, <em>Sottopelle</em>](http://www.arte.it/foto/600x450/20/136453-Sottopelle_2.jpg)
© Michele Mattiello | Michele Mattiello, Sottopelle
Dal 04 Febbraio 2023 al 12 Febbraio 2023
San Donà di Piave | Venezia
Luogo: Spazio Mostre Battistella
Indirizzo: Piazza Indipendenza 13
Orari: venerdì 16:30 - 19:30; sabato 10:30 - 12:30 / 16:30 - 19:30; domenica 10:30 - 12:30 / 16:30 - 19:30
Curatori: Barbara Codogno
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sabato 4 febbraio alle 17.30 allo Spazio Mostre I. Battistella (immerso nel giardino Agorà a San Donà di Piave, Venezia) inaugura “Epidermica” la personale del fotografo padovano Michele Mattiello a cura di Barbara Codogno.
Prende così il via “ciclo OFF#5”, format promosso da culturaincorso APS con la direzione artistica di Francesco Finotto, in collaborazione con i Musei Civici Sandonatesi e l'Assessorato alla Cultura di San Donà di Piave (Venezia).
Nello spazio dedicato all’approfondimento e alla ricognizione dei nuovi linguaggi artistici del contemporaneo dal 5 al 12 febbraio i riflettori saranno puntati sull’ottava arte: in esposizione una quarantina di scatti firmati da Mattiello, organizzati in tre sezioni.
“Urlo”: la prima sezione propone al pubblico un lavoro storicizzato, esposto in Italia e all’estero. Si tratta di una serie di pezzi unici, le foto sono infatti eseguite attraverso il processo di trasferimento di emulsione su carta acquerello. Mattiello ritrae i suoi soggetti mentre urlano: un atto tanto liberatorio quanto intimo.
“Mutatios Cuti” racconta i cambiamenti dei corpi. In questo caso di quelli della pelle. Parliamo dei tatuaggi, ormai un fenomeno di massa. In questa seconda sezione Mattiello ritrae corpi che affidano alla pelle i significanti della loro vita.
“L’equazione di Dirac”. Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In questa terza sezione Mattiello ritrae corpi in vicinanza, affidando ancora una volta alla pelle il racconto dei legami tra le persone.
Michele Mattiello, è fotografo freelance e stampatore fine art. Ha iniziato a fotografare e a praticare la camera oscura negli anni ‘80. Successivamente, nel 2003 collabora con una Onlus per realizzare reportage sulle loro attività, e questo lo avvicina al reportage e al suo linguaggio. Dopo questo progetto, durato alcuni anni, ha deciso di concentrarsi sull’esplorazione della sfera intima delle persone e dei linguaggi del corpo. Esperienze con altri fotografi lo portano ad approfondire questa ricerca. Le sue foto sono state esposte Italia, Francia, Russia, Giappone. Attualmente lavora come fotografo freelance e stampatore fine art, con una particolare attenzione al mondo dell’arte e alla ricerca su differenti materiali di stampa.
Prende così il via “ciclo OFF#5”, format promosso da culturaincorso APS con la direzione artistica di Francesco Finotto, in collaborazione con i Musei Civici Sandonatesi e l'Assessorato alla Cultura di San Donà di Piave (Venezia).
Nello spazio dedicato all’approfondimento e alla ricognizione dei nuovi linguaggi artistici del contemporaneo dal 5 al 12 febbraio i riflettori saranno puntati sull’ottava arte: in esposizione una quarantina di scatti firmati da Mattiello, organizzati in tre sezioni.
“Urlo”: la prima sezione propone al pubblico un lavoro storicizzato, esposto in Italia e all’estero. Si tratta di una serie di pezzi unici, le foto sono infatti eseguite attraverso il processo di trasferimento di emulsione su carta acquerello. Mattiello ritrae i suoi soggetti mentre urlano: un atto tanto liberatorio quanto intimo.
“Mutatios Cuti” racconta i cambiamenti dei corpi. In questo caso di quelli della pelle. Parliamo dei tatuaggi, ormai un fenomeno di massa. In questa seconda sezione Mattiello ritrae corpi che affidano alla pelle i significanti della loro vita.
“L’equazione di Dirac”. Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In questa terza sezione Mattiello ritrae corpi in vicinanza, affidando ancora una volta alla pelle il racconto dei legami tra le persone.
Michele Mattiello, è fotografo freelance e stampatore fine art. Ha iniziato a fotografare e a praticare la camera oscura negli anni ‘80. Successivamente, nel 2003 collabora con una Onlus per realizzare reportage sulle loro attività, e questo lo avvicina al reportage e al suo linguaggio. Dopo questo progetto, durato alcuni anni, ha deciso di concentrarsi sull’esplorazione della sfera intima delle persone e dei linguaggi del corpo. Esperienze con altri fotografi lo portano ad approfondire questa ricerca. Le sue foto sono state esposte Italia, Francia, Russia, Giappone. Attualmente lavora come fotografo freelance e stampatore fine art, con una particolare attenzione al mondo dell’arte e alla ricerca su differenti materiali di stampa.
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